Stage Piano: Grande delusione dopo 2 ore di prove intense

anonimo 13-02-11 20.41
Certo che i tuoi giudizi sull'Mp10 mi lasciano parecchio perplesso. Non che non li ritenga attendibili intendiamoci. Però un digitale con un tasto in legno da 40 cm con sistema hammer che emula la meccanica di un coda, almeno sulla carta sembra promettere bene. Cionondimeno finchè non lo provo io non esprimo alcun giudizio ne tanto meno contesto chi invece, avendoli provati, esprime i propri. Kawai è un costruttore di piani acustici, la serie Shigeru Kawai è davvero superba, quindi un certo Know How dovrebbero averlo acquisito anche nel contesto digitale. I roland li ho provati, il suono è molto bello, la meccanica ivory feel è una meccanica ideale da concerto, per gli esecutori non da studio in quanto troppo leggera. Sugli stage yamaha (Cp5 -Cp1) concordo sulla leggerezza della meccanica, non invece sul Cp-50 che ha una meccanica dura, ferma e precisa perfetta per la tecnica pianistica molto piu' di modelli blasonati.

Ragazzi io direi che è fondamentale premettere che una cosa è una meccanica pianistica da studio, un'altra cosa è una meccanica pianistica da concerto. Uno yamaha U3 ha una meccanica dura e precisa, straordinaria per forgiare le dita dei bimbi e studenti in genere. Ma non ci puoi certo suonare per due ore e passa, senno' avverti una fatica notevole. Uno steinway ha "La Meccanica" (Renner con brevetto esclusivo steinway), è una cosa che non si puo' descrivere a parole bisogna suonarci, eppure Horowitz prima di ogni concerto se la faceva allegerire ulteriormente perchè la trovava eccessivamente dura. Dunque : posto che una cosa è il pianoforte da studio e un'altra cosa è il pianoforte da concerto, interviene poi il fattore soggettivo, i suggerimenti del maestro etc. etc.

Sono pienamente d'accordo con supermario quando dice che una pessima meccanica puo' fare grossi danni. E' una verità incontestabile. Ma badate bene che la tecnica del meccanismo (Hanon per intenderci) su meccaniche eccessivamente dure, puo' provocare tendiniti o sindrome del tunnel carpale e allora sono cavoli amari ! Ma sul serio perchè per curarle occorrono mesi e soprattutto distanza assoluta dallo strumento !

Cheers
losfogos 13-02-11 20.50
@ yurirob
Non si deve spaventare proprio nessuno.

Ho solo sottolienato che il parere arriva da uno che il pianoforte lo suona e bene.
Supermario ha messo parecchie demo in questo forum e tutte di gran livello (IMHO).

Anche Losfogos so che è un pianista e musicista che ci ha deliziato in questi anni con ascolti che non ho dimenticato (dal kurzweil me1 al famoso "gioco a chi indovinava lo strumento" con il Fantom 76).

Non ho proprio voglia di fare polemiche, benchè meno con musicisti veri a cui non sono minimamente degno di avvicinarmi.

saluti a tutti

Ti ho scritto in privato.
stesgarbi 13-02-11 22.37
@ yurirob
Non si deve spaventare proprio nessuno.

Ho solo sottolienato che il parere arriva da uno che il pianoforte lo suona e bene.
Supermario ha messo parecchie demo in questo forum e tutte di gran livello (IMHO).

Anche Losfogos so che è un pianista e musicista che ci ha deliziato in questi anni con ascolti che non ho dimenticato (dal kurzweil me1 al famoso "gioco a chi indovinava lo strumento" con il Fantom 76).

Non ho proprio voglia di fare polemiche, benchè meno con musicisti veri a cui non sono minimamente degno di avvicinarmi.

saluti a tutti

Supermario suona benissimo .
Nessuno lo negherebbe mai.

Però lui non è il "verbo", nè il "giudizio assoluto".

E' uno dei tanti insegnanti di pianoforte, la cui opinione va tenuta in conto, ma non costituisce un "valore assoluto".

Ho conosciuto molti concertisti e pianisti internazionali che hanno fatto dischi.
Tutti mi hanno detto che non esiste "la meccanica perfetta" nè tantomeno quella "ideale" .

Ciascun musicista ha le sue preferenze ed i suoi gusti.

Ci sono fior di insegnanti e grandi pianisti le cui opinioni divergono anche sulle meccaniche di piani a coda di marche blasonatissime.
Ho sentito Pollini lamentarsi della meccanica del grancoda di un grande teatro . . . .

Per questo, sorrido quando qualcuno dà giudizi così "tranchant", soprattutto sulle meccaniche dei piani digitali.

Stefano
Federico78 14-02-11 03.38
@ stesgarbi
Supermario suona benissimo .
Nessuno lo negherebbe mai.

Però lui non è il "verbo", nè il "giudizio assoluto".

E' uno dei tanti insegnanti di pianoforte, la cui opinione va tenuta in conto, ma non costituisce un "valore assoluto".

Ho conosciuto molti concertisti e pianisti internazionali che hanno fatto dischi.
Tutti mi hanno detto che non esiste "la meccanica perfetta" nè tantomeno quella "ideale" .

Ciascun musicista ha le sue preferenze ed i suoi gusti.

Ci sono fior di insegnanti e grandi pianisti le cui opinioni divergono anche sulle meccaniche di piani a coda di marche blasonatissime.
Ho sentito Pollini lamentarsi della meccanica del grancoda di un grande teatro . . . .

Per questo, sorrido quando qualcuno dà giudizi così "tranchant", soprattutto sulle meccaniche dei piani digitali.

Stefano
Finalmente qualcuno che scrive cose sensate.
mastroraro 06-06-11 23.33
Sono un pianista classico. Ho già fatto un intervento simile su un'altra pagina del forum, ma noto che qui si parla parecchio degli stage piano della Kawai, per cui era forse opportuno riportarlo qui... Ho comprato l'Mp10 da un mese, e sono veramente contento! Monta come il ca93 la meccanica RM3 Grand. Praticamente, l'unica oggi in commercio (a prescindere dai superbi AvantGrand della Yamaha) che possa adattarsi alle esigenze di un pianista classico che si trovi poi a suonare sui Grancoda. Io in casa ho un coda C3 della yamaha, e le uniche tastiere (le ho provate proprio tutte, tranne nord stage) che mi permettano di passare al coda senza troppo imbarazzo sono solo le ultime kawai. Tutte le altre si rivelano insufficienti per affrontarlo ad armi pari, sia per la pesantezza dei tasti che per la qualità dinamica. Il confronto peggiorerebbe ulteriormente passando a molti Grancoda che si trovano sui palchi dei teatri, molto spesso più pesanti del mio... Provate un Kawai Ex (magari non in casa, ma su un palco, perché in casa i suoi 400 watt di potenza sonora vi farebbero suonare leggero leggero) e ditemi se non sono pesanti quei tasti... !!! In ogni caso, anche a suonare leggero leggero alla fine il peso si sente, soprattutto se si suona veloce e bisogna far sentire tutto. Se ogni tasto pesa sui 50-60 (o più) grammi, quanti kg si sollevano dopo un'ora di studi di Chopin? Certo, questi bolidi hanno anche una risposta ineguagliabile, ma se non sei abituato a sollevare il peso dei loro tasti (che, tra l'altro, sulle leve lunghe consente un meraviglioso, sensibilissimo - ma sofisticato - controllo del suono) come puoi farcela? Le tastiere oggi son tutte troppo leggere. Ci ho messo quasi un anno a realizzare sul mio C3 il secondo studio di Chopin (op. 10), dopo che veniva già bene sulla mia yamaha p120, che pure non è tra le più leggere. Quando si sta qualche giorno senza suonare un pianoforte a coda, dopo un'ora di esercizio è facile aver le mani cotte dalla stanchezza anche dopo aver lavorato assiduamente sulla tastiera... E' normale... Con l'abitudine anche le mani più smilze invece si adattano... La Kawai a mio avviso dovrebbe solo pensare all'aggiunta di un terzo sensore per realizzare un vero scappamento, e non solo una simulazione. Per il resto mi sembra che la strada intrapresa sia veramente ottima!!!
Edited 6 Giu. 2011 21:47
anonimo 06-06-11 23.59
@ mastroraro
Sono un pianista classico. Ho già fatto un intervento simile su un'altra pagina del forum, ma noto che qui si parla parecchio degli stage piano della Kawai, per cui era forse opportuno riportarlo qui... Ho comprato l'Mp10 da un mese, e sono veramente contento! Monta come il ca93 la meccanica RM3 Grand. Praticamente, l'unica oggi in commercio (a prescindere dai superbi AvantGrand della Yamaha) che possa adattarsi alle esigenze di un pianista classico che si trovi poi a suonare sui Grancoda. Io in casa ho un coda C3 della yamaha, e le uniche tastiere (le ho provate proprio tutte, tranne nord stage) che mi permettano di passare al coda senza troppo imbarazzo sono solo le ultime kawai. Tutte le altre si rivelano insufficienti per affrontarlo ad armi pari, sia per la pesantezza dei tasti che per la qualità dinamica. Il confronto peggiorerebbe ulteriormente passando a molti Grancoda che si trovano sui palchi dei teatri, molto spesso più pesanti del mio... Provate un Kawai Ex (magari non in casa, ma su un palco, perché in casa i suoi 400 watt di potenza sonora vi farebbero suonare leggero leggero) e ditemi se non sono pesanti quei tasti... !!! In ogni caso, anche a suonare leggero leggero alla fine il peso si sente, soprattutto se si suona veloce e bisogna far sentire tutto. Se ogni tasto pesa sui 50-60 (o più) grammi, quanti kg si sollevano dopo un'ora di studi di Chopin? Certo, questi bolidi hanno anche una risposta ineguagliabile, ma se non sei abituato a sollevare il peso dei loro tasti (che, tra l'altro, sulle leve lunghe consente un meraviglioso, sensibilissimo - ma sofisticato - controllo del suono) come puoi farcela? Le tastiere oggi son tutte troppo leggere. Ci ho messo quasi un anno a realizzare sul mio C3 il secondo studio di Chopin (op. 10), dopo che veniva già bene sulla mia yamaha p120, che pure non è tra le più leggere. Quando si sta qualche giorno senza suonare un pianoforte a coda, dopo un'ora di esercizio è facile aver le mani cotte dalla stanchezza anche dopo aver lavorato assiduamente sulla tastiera... E' normale... Con l'abitudine anche le mani più smilze invece si adattano... La Kawai a mio avviso dovrebbe solo pensare all'aggiunta di un terzo sensore per realizzare un vero scappamento, e non solo una simulazione. Per il resto mi sembra che la strada intrapresa sia veramente ottima!!!
Edited 6 Giu. 2011 21:47
non sono ancora riuscito a provare l'mp10 ma dopo questa tua recensione devo assolutamente provarlo.
clouseau57 07-06-11 02.40
David_91 ha scritto:
Non bisogna spendere 2000€ per una buona pesata...basta un cp33, per non parlare del cp300...sono meccaniche dure al punto giusto e non chewing-gum!!

emo
xr2002 07-06-11 07.56
Un bellissimo intervento! emoemo
Federico78 07-06-11 10.07
mastroraro, ottimo intervento. Concordo in gran parte. Kawai è sulla buona strada ma ancora non ci siamo. Il CA93 se proprio non si può suonare l'acustico e non si hanno i soldi per l'avantgrand o un buon silent piano, è un appena sufficiente compromesso, comunque il migliore attualmente in termini di meccanica su una certa fascia di prezzo. Vediamo che cosa riserva il futuro...Rhodes sta facendo uscire un controller con una vera meccanica(dicono loro), e se già è la stessa dei loro ultimi prodotti, che ho provato e giudico ottima, meglio di tutto quello che c'è in commercio compreso MP10/CA93, allora l'asticella verrà posizionata un pò più in alto. Peccato però che sarà 73 tasti...
clouseau57 07-06-11 12.12
Scusate ragazzi,...
ma credo di avere la S O L U Z I O N E che mette tutti d'accordo ! emo
jacus78 07-06-11 13.31
mi ricordo che quando ero in conservatorio, facevamo (gli alunni) 1 anno di studiare su 2 pianoforti principalmente: quello di casa e quello su cui facevamo le lezioni in aula......l'aula che fu la stessa per tutti i 10 anni.......eravamo talmente abituati a suonare e studiare su quelle meccaniche (a casa ho un petrof abbastanza morbido e in aula facevo lezioni su uno schimmel più duro dell'acciaio), che non prendevamo più nemmeno in considerazione il problema meccaniche.....(tranne quando studiavamo per i fatti nostri in conservatorio, ci infilavamo in un aula e ci poteva capitare anche il più scalcinato dei pianoforti verticali)......

il problema sorgeva quando dovevamo suonare ai saggi o ancor più difficoltoso, agli esami, vista la tensione la quale ci accompagnava fin sopra il palchetto dell'aula magna gremita di gente e spettatori che ci guardavano........sul palchetto c'era uno stainway a coda lunga nuovo nuovo con una meccanica che non c'entrava niente con i 2 pianoforti sopra citati......
ci lamentavamo, anche perchè suonare per la 1° volta un esame o un saggio su un pianoforte "estraneo" non era il massimo, in più era un coda lunga, per cui, una volta aperta la coda a metà, anche le dinamiche studiate in precedenza sballavano del tutto.......
ci lamentavamo con il maestro, del fatto che non avevamo la possibilità di provare PRIMA quel "pianofortaccio" che ci dava tanti problemi, e che ci rendeva insicuri a tal punto da pensare che un concerto studiato per 2 anni, potesse andare a farsi benedire in poco meno di 1 ora.......

il maestro ricordo, seccato da tutte queste pressioni da parte di noi alunni, ci disse bello chiaro e tondo: "un pianista che ha studiato per più tempo un concerto al punto da saperlo a memoria, non può farsi penalizzare o condizionare da questo o quel pianoforte.....un pianista che sa il concerto, si siede e suona peraltro su uno dei pianoforti migliori sul mercato.....quindi non mi raccontate minchiate perchè non ne voglio sentire......andate e suonate"!

tutto questo per dire che certe volte rimango molto basito da certe esternazioni soprattutto fatte da gente che su un acustico non c'ha mai suonato e pretende di suonare le "canzonette pop" dei tempi nostri con uno stainway in versione digitale sul quale vuole spendere il meno possibile e pretende di sapere tutto il funzionamento della meccanica di un pianoforte acustico solo perchè ha letto qualcosa su wikipedia! ma soprattutto quando mi dice "io su questo non mi ci trovo o l'altro mi sembra giocattoloso"! quando io, con un pianoforte sul quale non mi ci trovavo ( non tanto perchè faceva schifo, anzi.....quanto perchè non ero abituato) ho suonato il diploma!!
tutti i pianoforti digitali sono una ciofeca rispetto ad un acustico, ma uno che sa suonare, sa suonare su tutte le ciofeche di questo mondo......sia quelle da 2mila euro, sia quelle da 100euro! mentre per quanto riguarda il timbro in sè, così come è diverso uno schimmel da un petrof da uno stainway, così sono diversi un roland, uno yamaha, un korg o kurzweil ecc ecc!
saluti!
Edited 7 Giu. 2011 12:03
clouseau57 07-06-11 14.13
jacus78 ha scritto:
tutti i pianoforti digitali sono una ciofeca rispetto ad un acustico, ma uno che sa suonare, sa suonare su tutte le ciofeche di questo mondo......sia quelle da 2mila euro, sia quelle da 100euro!

Straquoto !
emo
efis007 07-06-11 14.14
Quello che dici jacus è vero.
Però è vero anche il contrario, ossia che non è matematicamente vero che un pianista suoni bene su qualsiasi cosa.
Diciamo che col tempo si è consolidata questa regola: il pianista deve suonare bene dappertutto.
Ma è una regola fittizia, basata più su una imposizione a chiacchere che non su un qualcosa di concreto.
Il problema sta tutto nel quanta resa si vuole ottenere suonando X al posto di Y.
Anche un pilota di F1 è un professionista abituato a "suonare" vetture da competizione.
Ma se facciamo salire Alonso sulla macchina di Massa, che è preparata in modo diverso da quella di Alonso, è quasi certo che non otterrà la sua prestazione migliore.
Stessa cosa dicesi di un chitarrista abituato a suonare una Fender da anni, e si trova poi a suonare (mettiamo ad un esame) su una Ibanez modello Gambale a manico piatto.
La suonerà, certo, se è bravo la suona.
Ma non più al massimo delle prestazioni che otterrebbe suonando sulla sua Fender.
A voler ben guardare, solitamente i musicisti più "lamentosi" non sono tanto i pianisti.
Sono tutti gli altri musicisti di altri strumenti, i quali un buon 90% non vogliono scendere mai a compromessi, nè sentir parlare di "io devo suonare su un altro strumento? ma tu sei pazzo, scordatelo, o il mio o niente".
Purtroppo questo luogocomune che vuole che un pianista possa suonare su qualsiasi pianoforte, ottenendo sempre una prestazione entusiastica, è da sfatare.
Un pianista non è un robot, è una qualsiasi persona che cerca di adattarsi (per ovvie questioni) a ciò che trova.
Ma se trova un pianoforte ostico, c'è poco da fare, lo suonerà male, o sicuramente non al massimo delle prestazioni che otterrebbe suonando sul suo pianoforte.
Poi per l'amor del cielo può capitare anche il contrario, di trovare un pianoforte eccezionale che esalta la performance.
A me per esempio è capitato in qualche occasione.
Una volta a Portofino ho suonato su un coda Kawai che era meraviglioso, sembrava creato a pennello per la mia mano, era fantastico; e infatti ho suonato splendidamente, ottenendo una prestazione musicale molto migliore rispetto al mio pianoforte convenzionale che conoscevo da anni (tanto che quel Kawai volevo portarmelo via a tutti i costi).
Ben venga quindi questa cosa, è sempre un piacere poter mettere le mani su qualcosa di migliore.
Però se al posto del pianoforte eccezionale ci si ritrova davanti ad uno strumento scadende o legnoso o indomabile, allora sono guai: addio suonar bene, c'è poco da fare.
emo
Edited 7 Giu. 2011 12:15
jacus78 08-06-11 00.28
ho letto il tuo intervento efis......ma io non mi riferivo ai pianisti.......mi riferivo a chi PENSA di essere un pianista sapendo a malapena qualche nozione qua e là.......
per quanto mi riguarda, penso che un professionista debba essere un professionista aldilà dello strumento che sta suonando......io mi vergognerei a non esibirmi da qualche parte con un pianoforte diverso da quello che ho (soprattutto se mi chiedono di fargli ascoltare un pezzo).......non gli dico cose del tipo scusa, ma questo non è il mio pianoforte quindi non mi siedo neanche........mi siedo e suono come da buon professionista e faccio buon viso a cattiva sorte anche se il pianoforte risultasse scordato......cosa che mi è capitata!

mi riferivo ai dilettanti ma di quelli allo sbaraglio più completo, che pretendono di fare o strafare quello che in realtà non sanno fare......è come se mi dicessero ]io un brano di petrucciani, lo suono bene solo su un fp7 o con un mp10, perchè con altri pianoforti non mi viene bene.....scherziamo?

un pianista invece suonerà bene su qualsiasi cosa.....potrebbe venir meno qualche dettaglio, qualche dinamica ed è anche normale......una prestazione da 10 e lode sul tuo pianoforte, potrebbe essere da 8 su un altro........ma il grosso lo fai, e lo fai egregiamente!
Edited 8 Giu. 2011 9:51
dobermann103 08-06-11 09.44
quotissimo... tant' è vero che i pezzi li suono contemporaneamente su cp5 e su coda gs30 kawai..passando dal tenero del cp5 al tosto kawai...a questo punto opto per acquistare kawai ca93 .... ieri ho provato hp307 roland che mi ha deluso un pò come tocco e amplificazione. il kawai dovrei acquistarlo a scatola chiusa senza averlo provato basandomi sui vari forumer anche di forum esteri(escluso il giudizio di Supermario che probabilmente lavora per rolandemo)..abituato al coda e cp5 sono sicuro che la via di mezzo sia Kawai ca93
Q4bert 08-06-11 11.13
mastroraro ha scritto:
La Kawai a mio avviso dovrebbe solo pensare all'aggiunta di un terzo sensore per realizzare un vero scappamento


Solo puna precisazione: il terzo sensore permette di evitare il ritorno completo del tasto, aiutando così l'esecuzione dei ribattuti veloci. Non ha niente a che fare con la meccanica e quindi con l'"effetto" scappamento.

E poi vorrei spezzare una lancia a favore della tastiera Yamaha GH3, a mio avviso ottima. Attualmente ho un Clavinova con GH3 che cambierei solo con la NW... Avant Grand esclusi, ma quella è un'altra storia: purtroppo sono un po' troppo fuori portata emo
imola22000 09-06-11 15.33
Dobermann
ma prendi il Kawai Ca93 al posto del Cp5 o del GS30?

o a prescindere
mastroraro 09-06-11 18.00
@ Q4bert
mastroraro ha scritto:
La Kawai a mio avviso dovrebbe solo pensare all'aggiunta di un terzo sensore per realizzare un vero scappamento


Solo puna precisazione: il terzo sensore permette di evitare il ritorno completo del tasto, aiutando così l'esecuzione dei ribattuti veloci. Non ha niente a che fare con la meccanica e quindi con l'"effetto" scappamento.

E poi vorrei spezzare una lancia a favore della tastiera Yamaha GH3, a mio avviso ottima. Attualmente ho un Clavinova con GH3 che cambierei solo con la NW... Avant Grand esclusi, ma quella è un'altra storia: purtroppo sono un po' troppo fuori portata emo
Caro Q4bert, il cosiddetto “doppio scappamento” è proprio il meccanismo che consente di evitare il ritorno completo del tasto, come tu stesso dici, e lo rende disponibile, grazie alla “leva di ripetizione”, ad un nuovo pronto utilizzo.
E, mi spiace dirlo - questo lo sapevo già, e a ragion veduta ho comunque proceduto al mio recente acquisto di Mp10 - sia la GH3, sia la NW della Yamaha, sia la PHAIII della Roland proprio grazie ad un terzo sensore di “non contatto” (perlomeno credo, su questa materia non sono un esperto) riescono a realizzare sostanzialmente il doppio scappamento che Kawai simula solo nella “sensazione” (la PHAIII della Roland lo realizza anche nella sensazione del piccolo “gradinetto” ai 2/5 del tasto). Ciò ti permette non solo dei ribattuti molto rapidi, ma anche - a prescindere dalla rapidità - dei veri legati sulla stessa nota, senza l’ausilio del pedale. L’Mp10 non dispone, a mio avviso, di un sensore di “non contatto”: i ribattuti comunque si riescono a fare molto bene, e forse anche con un maggior realismo rispetto alle altre meccaniche (perché bisogna guadagnarseli). Come avviene ciò? Il tasto dell’Mp10 è lungo e il suo peso al di là del fulcro è sufficiente a permettergli in qualche modo di incollarsi alle dita nel loro ritorno verso l’alto. Poi, naturalmente, il piccolo let-off dà quel poco di spinta in più al tasto quand’esso è nella sua posizione di 2/5 dell’intera corsa. E ciò nei pianissimi giova. Ma si tratta di una spintarella da poco (e non è comunque un vero doppio scappamento a smorzatore alzato), tant’è vero che è perlopiù insufficiente a far suonare il tasto se non lo si preme veramente forte a partire proprio dal “gradinetto”, mentre nei coda ben registrati ciò riesce pressoché infallibilmente anche premendolo mezzo piano. Un terzo sensore ovviamente consentirebbe a MP10 di fare dei trilli in pianissimo “legati” - come ci fosse il pedale per quelle due note - con le dita che si muovono di pochi millimetri, cosa relativamente facile su un coda ben calibrato, e ottimamente riuscita anche a Roland.
Ma i Kawai Mp10, Ca93 ecc. hanno comunque una meccanica molto più “vera” rispetto a quelle della Yamaha e della Roland (prescindo ovviamente dagli AvantGrand), e riescono, nonostante questo “deficit” della RM3, a simulare molto più decentemente un pianoforte a coda, con le tipiche difficoltà di un pianoforte a coda e, dal punto di vista meccanico, anche con le tipiche soddisfazioni che ti dà un coda, soddisfazioni da “conquistare” con una gestualità tecnicamente sofisticata, fatta della capacità di integrare correttamente gravità e muscolarità, sempre con rilassamento, flessibilità e grazia.
mastroraro 09-06-11 18.06
Da quando ce l’ho riesco ad affrontare sia il mio che tutti i coda delle scuole dove insegno senza grossi problemi, solo un po’ di inevitabile “adattamento”. Non sto parlando ovviamente di pezzi facili: certi studi di Chopin, la seconda rapsodia ungherese di Liszt, il secondo degli studi trascendentali di Liszt, o la sua polacca in mi maggiore, o il Grand Galop Cromatique... O Gaspard de la Nuit di Ravel (io non lo suono, ma un mio amico eccellente pianista ce l’ha provato): ci son dei pezzi che possono costituire, per le loro peculiari esigenze tecniche, dei veri e propri “drive test”, per le tastiere. Questi pezzi si possono realizzare bene anche su Mp10, nonostante l’assenza del terzo sensore. Sul V-Piano (o sulla Roland Rd700nx, che è comunque ispiegabilmente meglio, un po’ più durina, della fp7-f, come pure sulle troppo leggere GH3 o NW) pure si realizzano, ma troppo artificialmente. Ti vengono lì, ma poi non ti vengono neanche sul tuo vero pianoforte... E la mano, come altri hanno notato, se lavori di ottave forti e veloci, cade proprio sul duro mentre il tasto vero dell’RM3 invece, essendo pesante, resiste e ammortizza, come dev’essere, e se si usa bene la mano non ti fai male.
Sul doppio scappamento cfr. anche:
http://www.youtube.com/watch?v=sfCipHoaMPY
Q4bert 09-06-11 19.11
Non te la prendere, ma continui a confondere il terzo sensore con lo scappamento (o doppio scappamento).

Sono cose diverse utilizzate a fini diversi.

Nell'ambito dei DP, infatti, esistono modelli con 3 sensori (Casio Celviano o le meccaniche Yamaha GH3) che hanno 3 sensori ma NON lo scappamento. Altri come l'MP10 che hanno lo scappamento (o let-off secondo la terminologia Kawai) ma utilizzano solo 2 sensori (e non 3).



Edited 9 Giu. 2011 17:18