L'arranger visto "da fuori".

CoccigeSupremo 04-08-16 00.35
Non credo sia una domanda tecnica, direi più una curiosità che sfocia anche nel tecnico. emo

Premetto che il mio pensiero è "suona ciò che vuoi, con cosa vuoi. l'importante è che suoni".
Non troverete mai un mio attacco diretto a coloro che utilizzano gli arranger, perchè in molti casi (nel caso dei musicisti perlomeno) lo si usa per "necessità", e non per "far suonare la tastiera al proprio posto" (cosa che vedo fare certe volte...e li davvero mi trattengo dal dire "vergognati".)

Vado al dunque.

Su facebook vedo spesso amici e conoscenti che postano video delle proprie performance.
Tra un dj che si limita muovere la testa per 3 minuti fingendo di toccare pomelli, un chitarrista floydiano e l'ennesimo tributo a Vasco/Ligabue, mi colpisce sempre "il pianista con l'arranger e cantante al seguito".

Il dubbio: Ma questa cosa dell'arranger per suonare nei locali è una cosa tutta italiana o anche fuori è un fenomeno molto presente?

Vero è che yamaha e korg spendono quattrini per "video demo" che strizzano l'occhio (per i colori) alle astronavi di star trek, con stanze immacolate,futuristiche ed endorser esaltatissimi dal "dubidubah" suonabile, o dalla "nuova chitarretta per il gipsy jazz",ma io noto che i musicisti stranieri interessati agli arranger sono spesso amatori o settantenni che vogliono suonare in casa con la famiglia.Sbaglio?

Raro (o perlomeno io raramente l'ho visto) è l'arrangista di fronte ad un vasto pubblico (cosa che invece noto non capita di rado in italia, vedi i matrimoni).
In giappone al massimo ho visto molti ragazzi che utilizzano l'electone yamaha, ma li davvero si fanno un culo come una casa, perchè l'electone mi sembra un "arranger" in cui però suoni tutto in live, inclusi gli stacchi di batteria, con i piedi...
In America vedo fior di giovani che utilizzano le loop station miste ad ableton o quant'altro in maniera sempre più articolata,ma effettivamente è tutto live. Arrangisti "di successo" (live o in video) non ne conosco nel mercato straniero. Illuminatemi se ne sapete di più (sicuramente).

Curiosita numero 2: Ma se un arrangista del matrimonio fatto sotto casa, si presenta in America/Uk/Olanda/Germania e vuole "suonare" nel locale con arranger e cantante al seguito, avrà egualmente "successo" come qui o vedono male chi non "ha una band/trio/duo" che suona sul serio ciò che si sente?

Ripeto, non sono assolutamente contro gli utilizzatori di arranger, mi chiedevo solo se andando fuori dall'Italia verrei apprezzato maggiormente perchè suono tutto "live" ( o al massimo genero un loop al momento, o mando una sequenza di un MIO brano o un brano coverizzato in maniera personale) o anche in germania/Uk è più richiesto ( ed economico) un arrangista piuttosto che un duo/Trio e soprattutto se anche per i matrimoni in terre straniere l'arrangista/karaokeista è più "richiesto" (o comunque presente) di una band reale :)
arvensis 04-08-16 01.26
Ciao,
io mi ritengo fortunato perchè anche se non ho mai studiato musica, suono un arranger ma anche nei gruppi, quindi non faccio parte di quei vergognosi soggetti che non sanno nemmeno dove si trova il DO sulla tastiera e con un arranger, facendo finta di suonare vanno a suonare e a guadagnare.
Non so nel resto d'Europa cosa succede, ma credo che se in Italia si è avuto il boom degli arranger dai primi anni '90 quando iniziarono a comparire nel panorama musicale, è solo dovuto a una questione di soldi, oggi la gente spende sempre meno per la musica e un tastierista con una cantante per un matrimonio lo si paga sui 300 euro a volte anche 200 mentre se si dovesse prendere un trio o un quartetto jazz (per esempio) il prezzo si duplicherebbe e quindi sempre più persone scelgono il piano bar con l'arranger.
Io nn disdegno il tastierista che suona con l'arranger, purchè sia un vero musicista e che sappia realmente suonare e non faccia finta.

E poi, secondo me è sbagliato pensare che l'arranger suona da solo.
Ci vuole sempre il"musicista" per farlo suonare.
Edited 3 Ago. 2016 23:30
Roberto_Forest 04-08-16 02.47
Io gente con gli arranger in giro non l'ho mai vista qui a vicenza e dintorni...
Markelly 04-08-16 08.19
Mi sembra di capire che l'arranger è solo per i matrimoni, quando non usano direttamente le basi.
fighterrx 04-08-16 09.26
CoccigeSupremo ha scritto:
ma io noto che i musicisti stranieri interessati agli arranger sono spesso amatori o settantenni che vogliono suonare in casa con la famiglia.Sbaglio?


Quelli sono i clienti (amatori di tutte le età che suonano a casa, e settantenni benestanti che comprano il Tyros) che fanno il fatturato delle Case.

Se Yamaha & co aspettano di vendere numeri significativi a "musicisti" che vanno a suonare nei locali stanno fresche!

Più uno è un musicista vero, meno frequentemente cambia l'attrezzarura. Chi ha il manico usa roba di 20 anni fa e svernicia alla grande i fighetti con l'ultima novità.
lucabbrasi 04-08-16 09.50
...Coccige mi ha "rubato" praticamente il pensiero...tutte le sue riflessioni sono anche mie, e mi sono sempre chiesto, tra l'altro, tutta 'sta battaglia (a suon di €€€) per accaparrarsi l'arranger perfetto (Tyros, Audia, etc) che ti riproduca la "base perfetta", quando poi viene utilizzato in situazioni farlocche (matrimoni, comunioni, etc) per suonare l'ultimo stratosferico hit dei Modà o similari....mah emo
maxpiano69 04-08-16 10.00
Non esiste solo l'Italia, o l'Europa o gli USA; vi siete mai chiesti come mai molti arranger supportano l'uso di scale con intervalli non standard (orientali, arabe, etc...) ad esempio?

Di sicuro, secondo me, le case produttrici conoscono i loro mercati (plurale) e quando gli arranger smetteranno di vendere, smetterá anche la corsa.
Roland70 04-08-16 10.52
Di gente che usa gli arranger con basi musicali, e quindi facendo finta di suonare, ne è pieno il settore.

sono coloro che hanno fatto abbassare notevolmente il cashet di ogni singola serata.

argomento lungo e complesso.

La cosa vergognosa ma allo stesso tempo ridicola è che dicono sia MUSICA DAL VIVO

all'estero troverai molti gruppi....in zone europee e soprattutto in Italia, il pianobar resiste......giusto per chi con le basi musicali accetta di prendere 50€ a serata.

Ps:i più comici addirittura osano il playback durante il canto
notamelodica 04-08-16 10.56
Ciao, mi incuriosiva la tua riflessione e l'ho letta con molto interesse dato che sono un pianista di pianobar e uso tastiere arranger praticamente da sempre. Il primo modello che ho avuto da ragazzo è stato una GEM WS2 usava un suo modulo di lettura "ALL" e aveva un lettore floppy per caricare le basi, era una novità.. forse fu l'inizio della rovina dei musicisti da pianobar perchè da quel momento si è cominciato ad uasre le basi. Prima avevo una Roland E70 e si suonava con gli style che non erano belli come quelli di oggi e la maggior parte del repertorio era pianistico senza accompagnamento. Dopo la Gem Ws2 ho avuto la WK2 che aveva anche un hard disk interno e un ricco assortimento di midifile, poi per nostalgia sono tornato a suonare una Roland 500 e poi dopo anni ho fatto la scelta più giusta una korg pa500, oggi suono con una Korg pa900. Questo per dirti che sono andato sempre alla ricerca di uno strumento che mi soddisfacesse dal punto di vista del suono degli strumenti e da un buon accompagnamento. Le basi sono relative. Io suono eseguendo cover personalizzate usando styles con arrangiamenti nuovi e accattivanti che trasformino una vecchia canzone in una nuova canzone e nel mio repertorio ci sono molti brani suonati solo col piano. L'uso di un arranger come questo mio ultimo mi è molto utile, visto le sue molte funzioni posso suonare ad esempio un brano facendo il basso con la mano sinistra e il piano con quella destra oppure usare gli effetti vocali (tc helicon) facendo risaltare in alcune parti anche arricchimenti vocali. Io, personalmente un arranger lo ritengo uno strumento indispensabile per un musicista di pianobar, certo purchè se ne faccia buon uso. Le basi possono essere utili per fare un pò di karaoke se richiesto magari a un matrimonio. Oggi c'è tanta gente che si improvvisa musicista usando solo basi e facendo finta di suonare e nella maggior parte dei casi non sono neanche tanto itonati, io gli definisco più "karaoker" e questi sono quelli che hanno tolto di mezzo un po di qualità e di fantasia anche perchè quando ne hai sentito uno hli hai sentiti tutti... All'estero non lo so come funziona perchè sinceramente non mi è mai capitato di andare a vedere suonare qualcuno ma per quello che ne so io, in Italia o meglio a Roma il tipo di musica che si fà suonando un arranger piace e alcuni locali per fortuna stanno cominciando a capire la differenza di chi suona e chi invece fa finta.emo
renatus 04-08-16 11.23
Sull'argomento "suonare all'estero", mi piace citare Marco Bacchetta, un musicista che suona l'arranger dal vivo e spesso si esibisce all'estero:

[c]La figura del musicista all’estero è vista come una figura professionale, basti pensare che in Italia ti chiamano “il suonatore”, o se ti fanno una richiesta ti dicono “mi metti su la tal canzone”?
All’estero ti chiamano “maestro”, “musicista”, se ti fanno una richiesta ti dicono “mi puo’ suonare la tal canzone”?
In Germania la maggior parte dei locali ha al suo interno un pianoforte e quando organizzano le serate si assicurano che il musicista suoni il pianoforte e non prema soltanto “play” sulla sua tastiera o player.[/c]

L'intervista completa a Marco è disponibile sul blog di Giorgio Marinangeli.


Edited 4 Ago. 2016 9:24
zerinovic 04-08-16 13.06
20 anni fa nella mia zona andava molto il polistrumentista con basi e\o arranger, (ma era un musicista con i contro a..) sax,armonica,basso, chitarra. E cantava sempre.suonando uno degli strumenti. Oggi non se ne vedono piu.mi pare che sia piu richiesta la band,ma vogliono pagarla poco...
doremi58 04-08-16 13.13
@ Roland70
Di gente che usa gli arranger con basi musicali, e quindi facendo finta di suonare, ne è pieno il settore.

sono coloro che hanno fatto abbassare notevolmente il cashet di ogni singola serata.

argomento lungo e complesso.

La cosa vergognosa ma allo stesso tempo ridicola è che dicono sia MUSICA DAL VIVO

all'estero troverai molti gruppi....in zone europee e soprattutto in Italia, il pianobar resiste......giusto per chi con le basi musicali accetta di prendere 50€ a serata.

Ps:i più comici addirittura osano il playback durante il canto
è così.
anonimo 04-08-16 13.13
C'é locale e locale, c"é occasione ed occasione...c'é chi vuole ascoltare buona musica fatta dal vivo, chi si accontenta di un cantante che canti (possibilmente bene) anche sulle basi...c'é chi vuole ballare, c'é chi vuole "l'atmosfera" e non gli interessa come é fatta...c'é chi vuole guardare le tette della cantante...

Poi però non lamentiamoci del declino della nostra cultura e della nostra società: chi non sa più capire il bello non saprà neppure capire il bene

Detto questo, in Francia arrangeristi se ne vedono pochissimi
Edited 4 Ago. 2016 11:14
michelet 04-08-16 13.39
Premesso che l'arranger è uno strumento con il quale non sono mai riuscito ad instaurare un rapporto di fattiva collaborazione (con Korg microARRANGER è stato un momento di "deviazione" per distrarmi da un grave lutto di famiglia). Penso che il grande declino della musica dal vivo (in particolare nei locali) dipenda non solo dal generale imbarbarimento culturale ma anche dal fatto che i gestori pretendono di sborsare sempre meno, pur pretendendo di avere performance di livello. Da che mondo è mondo, moglie ubriaca e botte piena non sono mai esistiti.
Di conseguenza, ci sono gruppi che vanno a suonare ma tornano a casa, se va bene, con le spese pagate. Alcuni, tra i più fortunati, riescono a guadagnare quel tanto che consente di pagare l'affitto della sala prove o, al limite, fare qualche piccolo investimento per migliorare la strumentazione.
Tutto il resto naviga in un mare di perdite oppure, come oramai consolidata realtà, ci si limita a singoli o duo che utilizzano a man bassa basi preregistrate e MIDI Files.

Ma la colpa è parzialmente anche nostra, perché consentiamo ai gestori dei locali di prenderci per le pa**e.
Se esistesse un accordo di cartello, come fanno ad esempio le compagnie petrolifere, grazie al quale un gruppo (qualitativamente buono) non si muove per somme inferiori a 80-100€netti a testa, forse le cose cambierebbero.
Ho detto forse, perché al cattivo gusto dei gestori che per risparmiare chiamano il ragazzetto con l'arranger da 4 soldi, non c'è limite.
giulio12 04-08-16 13.48
@ Roland70
Di gente che usa gli arranger con basi musicali, e quindi facendo finta di suonare, ne è pieno il settore.

sono coloro che hanno fatto abbassare notevolmente il cashet di ogni singola serata.

argomento lungo e complesso.

La cosa vergognosa ma allo stesso tempo ridicola è che dicono sia MUSICA DAL VIVO

all'estero troverai molti gruppi....in zone europee e soprattutto in Italia, il pianobar resiste......giusto per chi con le basi musicali accetta di prendere 50€ a serata.

Ps:i più comici addirittura osano il playback durante il canto
Perché dici che chi usa le basi fa finta di suonare? Se un duo non ha il batterista e bassista ed usa le basi lasciando questi due strumenti e pochi altri, suonando le parti di competenza con piano e chitarra qual è il problema? E' far finta di suonare? Secondo me no. E' solo togliere due persone dal gruppo accettando il compromesso sonoro che ne esce. Io, ad esempio, suono in un duo fatto così e non abbiamo né voglia né possibilità di spazi e tempi per aggiungere altre persone al gruppo. In quest'ottica non è far finta di suonare. Il chitarrista suona la sua parte ed io suono la mia, magari non a livelli eccelsi, ma quello che si sente lo facciamo dal vivo...
Se invece parli di chi usa le basi e materialmente non ha nemmeno un generatore di suono acceso oppure ha tutte le tastiere senza cavi collegati (visto anche questo emoemoemo pure in TV), allora mi trovi d'accordo con te.
Insomma ben vengano le basi, gli arranger, i gruppi od i solisti di piano bar alla vecchia maniera, purchè non si truffi la gente facendo finta di premere dei tasti a caso... Sarà il pubblico, il mercato, i pochi intenditori che faranno selezione di quelli più o meno bravi... emo
Edited 4 Ago. 2016 11:51
anonimo 04-08-16 13.49
@ michelet
Premesso che l'arranger è uno strumento con il quale non sono mai riuscito ad instaurare un rapporto di fattiva collaborazione (con Korg microARRANGER è stato un momento di "deviazione" per distrarmi da un grave lutto di famiglia). Penso che il grande declino della musica dal vivo (in particolare nei locali) dipenda non solo dal generale imbarbarimento culturale ma anche dal fatto che i gestori pretendono di sborsare sempre meno, pur pretendendo di avere performance di livello. Da che mondo è mondo, moglie ubriaca e botte piena non sono mai esistiti.
Di conseguenza, ci sono gruppi che vanno a suonare ma tornano a casa, se va bene, con le spese pagate. Alcuni, tra i più fortunati, riescono a guadagnare quel tanto che consente di pagare l'affitto della sala prove o, al limite, fare qualche piccolo investimento per migliorare la strumentazione.
Tutto il resto naviga in un mare di perdite oppure, come oramai consolidata realtà, ci si limita a singoli o duo che utilizzano a man bassa basi preregistrate e MIDI Files.

Ma la colpa è parzialmente anche nostra, perché consentiamo ai gestori dei locali di prenderci per le pa**e.
Se esistesse un accordo di cartello, come fanno ad esempio le compagnie petrolifere, grazie al quale un gruppo (qualitativamente buono) non si muove per somme inferiori a 80-100€netti a testa, forse le cose cambierebbero.
Ho detto forse, perché al cattivo gusto dei gestori che per risparmiare chiamano il ragazzetto con l'arranger da 4 soldi, non c'è limite.
Michele ha ragione

Ci provammo anni fa nel giro del jazz ligure, fondammo un'associazione che trovava le date e "imponeva" un minimo sindacale...per un paio di stagioni funzionò abbastanza bene, poi purtroppo l'innata "furbizia" umana mandò tutto a catafascio
giulio12 04-08-16 13.57
@ anonimo
Michele ha ragione

Ci provammo anni fa nel giro del jazz ligure, fondammo un'associazione che trovava le date e "imponeva" un minimo sindacale...per un paio di stagioni funzionò abbastanza bene, poi purtroppo l'innata "furbizia" umana mandò tutto a catafascio
Manca una normativa del settore. Dovrebbero semplicemente dividere i professionisti dagli amatoriali, con permessi e possibilità di lavoro diverse... Una band di ragazzini dovrebbe avere la possibilità di esibirsi a costi contenuti anche per il gestore, pagando solo un minimo di SIAE. Il professionista dovrebbe avere delle tariffe di partenza e gli amatori dovrebbero avere delle limitazioni. Anche i gestori non possono pagare 200 euro di SIAE e qualche centinaio di euro per un gruppo in un piccolo locale. Son degli imprenditori e tra tasse e spese non è che possano lavorare gratis. Anche li, per piccoli locali di provincia la SIAE dovrebbe essere un costo simbolico oppure un fisso annuale. Se costasse tutto un po' di meno come spese, ci sarebbe più musica in giro e più gente ad ascoltare... e più soldi per i musicisti..
Edited 4 Ago. 2016 12:02
anonimo 04-08-16 13.59
@ giulio12
Manca una normativa del settore. Dovrebbero semplicemente dividere i professionisti dagli amatoriali, con permessi e possibilità di lavoro diverse... Una band di ragazzini dovrebbe avere la possibilità di esibirsi a costi contenuti anche per il gestore, pagando solo un minimo di SIAE. Il professionista dovrebbe avere delle tariffe di partenza e gli amatori dovrebbero avere delle limitazioni. Anche i gestori non possono pagare 200 euro di SIAE e qualche centinaio di euro per un gruppo in un piccolo locale. Son degli imprenditori e tra tasse e spese non è che possano lavorare gratis. Anche li, per piccoli locali di provincia la SIAE dovrebbe essere un costo simbolico oppure un fisso annuale. Se costasse tutto un po' di meno come spese, ci sarebbe più musica in giro e più gente ad ascoltare... e più soldi per i musicisti..
Edited 4 Ago. 2016 12:02
Come in alcuni stati USA: sindacato, tessera e tariffe minime
giulio12 04-08-16 14.04
@ anonimo
Come in alcuni stati USA: sindacato, tessera e tariffe minime
Un altro sindacato????? emoemoemo Altri dirigenti, macchine blu ed autisti !!!! emoemo Siamo in Italia, mica negli USA... emo Il problema sono gli italiani.. Se gli togliessi, le cose andrebbero benone !!! emoemo
Edited 4 Ago. 2016 12:05
anonimo 04-08-16 14.12
@ giulio12
Un altro sindacato????? emoemoemo Altri dirigenti, macchine blu ed autisti !!!! emoemo Siamo in Italia, mica negli USA... emo Il problema sono gli italiani.. Se gli togliessi, le cose andrebbero benone !!! emoemo
Edited 4 Ago. 2016 12:05
Sindacato in US significa una cosa differente (più "syndicate" che "labour union")

Ti ricordo peraltro che se abbiamo la mutua, la pensione, le ferie pagate, i minimi salariali, la maternità etcetera lo dobbiamo ai sindacati ed alle lotte portate avanti dal socialismo e dalle labour unions

Oggi é facile fare del qualunquismo sui sindacati, ma se non ci fossero stati avremmo ancora i bambini che lavorano 12 ore al giorno in miniera

IMHOemo
Edited 4 Ago. 2016 12:13