12-04-20 01.35
MicTastiera ha scritto:
Cosa mi sfugge?
Tutto il discorso armonico/temporale.
Parto con un Do e sul Do mi fermo. La nota La (di Fa magg) e Lab (di Fa-) concorrono a centrare il riposo sul Do magg.
Prova a suonarlo tutto, sino al Do magg della fine e poi ribatti secco l'accordo col Do in acuto. Dirai: oh, è finito!
Do magg risulterà essere il perno di tutto il discorso.
Dobbiamo anche dare importanza al "momento ritmico" in cui si presentano gli accordi perché assumono diversa importanza.
Consideriamo che i discorsi si creano con proposte/domande e risposte/soluzioni. In musica un battere, soprattutto nei finali, equivale ad una soluzione, un punto definito su cui fermarsi, un levare è identificabile con una proposta che deve essere esaudita.
Conta in 2 ( 1>battere, ^2 levare):
1> Do magg
2^ Do7b
1> Fa magg
2^ Fa-
1 -2 Do magg di chiusura
1> Do magg (+ nota Do in alto) ribbattuto secco.
Sia col penultimo che con l'ultimo hai un accordo che suona insieme al battere, alla soluzione. Do magg gratifica ed esaurisce il discorso.
Anche Fa magg potrebbe essere messo per ultimo, col ribattuto, non stonerebbe armonicamente, ma verrebbe a cadere in un momento che non ti aspetti, dove vorresti la pace per dire: ok, finito, andiamo a casa ...e invece, col Fa pensi ...allora non ho capito niente! il discorso è ancora aperto? Può darsi, se riesci a costruire su questo giro armonico un discorso melodico che sa esistere anche non appoggiandosi a quello che uno si aspetterebbe ...sei bravo!
In fondo quella che ho proposto è una semplice cadenza, un piccolo "giro" che si usa per chiudere e confermare una tonalità, semplicemente e senza troppi inganni per l'orecchio.