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Io sono il più anziano e vecchio dei Voi tutti di "Supporti Musicali!"" Quindi ho più anni di...storia. Anni... 1950 , in Paese di tastiere c'era solo l'organo ed un armonium in Chiesa Parrocchiale. Una famiglia aveva un pianoforte a coda sgangherato. Il Cappellano, in un incontro di fanciulli, spiegò le prime nozioni di teoria musicale: rimasi attratto del metodo di associare un valore ad un simbolo. La ricostruzione del dopo guerra comprendeva non solo i muri degli edifici ma, anche le varie discipline di insegnamento e altro. Partecipai alle lezioni settimanali per imparare a suonare l'armonium. Per le prove giornaliere mi recavo in canonica. Ho avuto modo di provare la chitarra ma, la curvatura della mano sinistra atta a permettere le dita scorrano sui fili, mi giunse sgradito. In Paese abbiamo la Banda Musicale; avendo una modesta infarinatura musicale, partecipai suonando il Sax soprano. In questi anni, coloro che si dedicavano alla "musica" erano considerati dei "fannulloni". L'obiettivo era imparare un mestiere essendo importante l'essenziale, cioè il sostentamento della vita. Con la musica non si "mangia". Questo clima di considerazione, lo avvertivo e....calmierava la mia attitudine: mi sentivo un "inferiore". Ho svolto diversi tipi di lavoro e la "musica" è stata sempre un hobby - non mi posso considerare un "Musicista" bensì e solo uno che misteriosamente si diverte a suonare. Del mio stato sono contento in quanto di quest'arte, o meglio di ogni arte si dovrebbe ottenere nell'esercitarla, una esistenza...felice! La carenza di mezzi economici, mi offrì l'opportunità, di insegnare, nella Banda la teoria musicale e i vari strumenti. Non avendo capacità di conoscere i vari strumenti, mi sono arrabattato, con i metodi e con le informazioni di professionisti per ogni tipo di strumento ed in modo periodico. L'udito, o l'orecchio è stato il maestro che mi ha sorretto. Raggiunta l'età della "pensione", mi sono, e mi sto "trastullando" con questo emporio e mirabolanti tastiere, ricche di funzioni, di voci, di ritmi, tanto che il difficile è il saperle usare. Accompagno i canti nelle assemblee liturgiche sia con l' organo ma anche con la tastiera. Attualmente l'indirizzo, più o meno imposto, è quello di accompagnare i fedeli al canto. La funzione della variazione del volume del suono delle tastiere è diverso da quello dell'organo, offre di rendere partecipe nella espressione anche i fedeli. Mi diletto pure a scrivere dei testi di una canzone la cui melodia che mi piace. Se un giorno non scriverò più su S.M. , sappiate che sono...andato ad aspettarvi ! Prima però, provate a cantare questi versi sulla melodia: "Quel mazzolìn di fiori" Versione allegra: "Passavi sculettando e dondolando il seno - volevi far vedere l'emporio di ricchezze - da porle in offerta soltanto a colui che ritenevi un goliardo amatore ruba cuor! Ciao!18-05-19 11.56
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