Suonare in tutte le tonalità

  • cecchino
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02-09-23 15.10

@ d_phatt
Concordo, anche e soprattutto perché per pezzi della tipologia sopracitata, cioè con ampie (o tutte) parti obbligate e di un certo livello di qualità musicale, non mi va di rovinarmi la memoria manuale/muscolare. Con i dovuti distinguo, sarebbe come studiare un pezzo di classica in un'altra tonalità, non avrebbe senso, tanto lavoro per cosa, per rovinare un brano? Sono casi in cui anche volendo non è che si può cambiare tonalità al brano in cuor leggero, sono stati scritti e pensati in un certo modo. Pur non avendo l'orecchio assoluto ritengo che ogni tonalità abbia un suo "sapore" e cambiandola in un certo senso brani del genere si snaturano. Poi magari per farli entrare nel range del cantante (o per rimanere in tonalità "amiche" a quella di partenza) si portano le parti di altri strumenti fuori dalle loro tessiture, si rovina l'arrangiamento, è un casino. Per cui, solo ed esclusivamente nei casi siffatti, se il cantante non ce la fa, personalmente spingo per non fare il pezzo, e se proprio per qualche motivo si deve fare, il transpose mi permette di mantenere la memoria muscolare (a costo dell'associazione tasto/suono), e soprattutto di esprimere il mio profondo dissenso emo

Ovviamente dipende dal genere, dal tipo di brano, il discorso cambia completamente per brani più leggeri, e soprattutto per gli standard, dove il cambio di tonalità è una parte fondamentale del gioco, tanto che sulle sigle accordali conviene ragionare più per gradi che per nomi...e in generale è importante sapersi adattare e saper buttare giù qualcosa al volo, almeno il minimo necessario per andare bene insieme agli altri.

E poi in situazioni troppo al di là delle proprie capacità IMHO bisogna anche imparare a dire "non lo posso fare", e tenere le mani a posto, con buona pace di tutti. Sono tante le cose che non so fare, figurati se devo vergognarmi a non saper trasporre Firth of Fifth al volo.

P.S. alcuni esercizi dell'Hanon (tra cui i primi, e anche i primi della seconda parte, oltre alle scale, ecc...) personalmente li trovo eccellenti per ritrovare familiarità con la tastiera e le sensazioni fisiche dopo un po' di lontananza, e le trasposizioni e le varianti ritmiche sono utilissime...
Concordo sulla questione del “sapore”, anche se generalmente un semitono difficilmente stravolge la sonorità di un brano. Come sempre occorre distinguere caso per caso, certe volte “se po’ fa’” altre volte meglio soprassedere (anche se ultimamente convincere alcune persone a rinunciare a brani che non riescono più a fare mi sta risultando difficile).
  • d_phatt
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03-09-23 00.07

@ cecchino
Concordo sulla questione del “sapore”, anche se generalmente un semitono difficilmente stravolge la sonorità di un brano. Come sempre occorre distinguere caso per caso, certe volte “se po’ fa’” altre volte meglio soprassedere (anche se ultimamente convincere alcune persone a rinunciare a brani che non riescono più a fare mi sta risultando difficile).
Mi rendo conto che non dev'essere facile per loro, sarebbe come per uno di noi perdere una o due dita...
  • Osuna1
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05-09-23 08.18

@ WTF_Bach
Ottimo!

Mi permetto di aggiungere un esercizietto che con poca spesa offre moltissima resa: i primi 10 esercizi dell’hanon in tutte le tonalita.
Sto provando i primi esercizi dell’Hanon in tutte le tonalità, come hai suggerito, molto molto interessante.
Thanks emo
  • WTF_Bach
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05-09-23 12.39

@ Osuna1
Sto provando i primi esercizi dell’Hanon in tutte le tonalità, come hai suggerito, molto molto interessante.
Thanks emo
Ottimo! Buon lavoro.

PS: quando hai finito con le 12 tonalità, puoi affrontare queste due varianti:

1) Coi ritmi

2) Hanon minore
  • d_phatt
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05-09-23 14.21

@ WTF_Bach
Ottimo! Buon lavoro.

PS: quando hai finito con le 12 tonalità, puoi affrontare queste due varianti:

1) Coi ritmi

2) Hanon minore
Mi permetto umilmente di aggiungere che di non fermarsi alle varianti ritmiche sulle quartine, ma considerare anche quelle sui gruppi di 8 note (fermata su una nota ogni 8, se il tempo è poco ovviamente solo la prima del gruppo), molto utili per prendere (o riprendere) un minimo di scorrevolezza meccanica senza doversi troppo preoccupare dell'aspetto interpretativo di un brano o di uno studio più musicale. Il vero "pro" dell'Hanon è che grazie alla ripetitività dei movimenti e alla scarsissima musicalità permette di concentrarsi totalmente sulle sensazioni fisiche.
  • WTF_Bach
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05-09-23 14.39

@ d_phatt
Mi permetto umilmente di aggiungere che di non fermarsi alle varianti ritmiche sulle quartine, ma considerare anche quelle sui gruppi di 8 note (fermata su una nota ogni 8, se il tempo è poco ovviamente solo la prima del gruppo), molto utili per prendere (o riprendere) un minimo di scorrevolezza meccanica senza doversi troppo preoccupare dell'aspetto interpretativo di un brano o di uno studio più musicale. Il vero "pro" dell'Hanon è che grazie alla ripetitività dei movimenti e alla scarsissima musicalità permette di concentrarsi totalmente sulle sensazioni fisiche.
Anche le terzine, le note puntate etc.
  • d_phatt
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05-09-23 14.42

@ WTF_Bach
Anche le terzine, le note puntate etc.
emo
  • KBL
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05-09-23 16.35

Ma quando si sposta un esercizio Hanon in un altra tonalità si mantiene la stessa diteggiatura?
  • WTF_Bach
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05-09-23 17.54

@ KBL
Ma quando si sposta un esercizio Hanon in un altra tonalità si mantiene la stessa diteggiatura?
Si.
  • Osuna1
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05-09-23 20.54

@ WTF_Bach
Si.
Per certe tonalità, la diteggiatura originale è quasi impossibile da eseguirsi, adattandola invece diventa più fattibile. Può andare bene lo stesso o ci sono altri motivi di carattere tecnico, pedagogico, ecc. per cui è necessario mantenere la diteggiatura originale? Chiedo perché se devo fare un esercizio voglio farlo bene. Grazie.
  • WTF_Bach
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05-09-23 21.15

@ Osuna1
Per certe tonalità, la diteggiatura originale è quasi impossibile da eseguirsi, adattandola invece diventa più fattibile. Può andare bene lo stesso o ci sono altri motivi di carattere tecnico, pedagogico, ecc. per cui è necessario mantenere la diteggiatura originale? Chiedo perché se devo fare un esercizio voglio farlo bene. Grazie.
Suggerisco di mantenere la diteggiatura (originale). Ciò permette di affrontare difficoltà di meccanismo sempre nuove e variate.
  • KBL
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05-09-23 21.25

giusto per essere chiari, per mantenere diteggiatura intendo che se l'esercizio in do ha il pollice mano destra sul do, in re bemolle avrà sempre il pollice mano destra su re bemolle, mantenendo quindi la diteggiatura del do piuttosto che usare la diteggiatura di re bemolle (indice mano destra su re bemole ecc.).
  • Pianov
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05-09-23 21.43

@ KBL
Ma quando si sposta un esercizio Hanon in un altra tonalità si mantiene la stessa diteggiatura?
Si è certamente possibile anche perché gli esercizi dell'Hanon, almeno quelli della prima parte, si basano sulle 5 dita e non prevedono il passaggio del pollice fino al numero 30, 31.

Ottimo esercizio è invece quello di suonare tutte le scale maggiori con la diteggiatura del Do (123 1234)
  • WTF_Bach
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05-09-23 22.21

@ Pianov
Si è certamente possibile anche perché gli esercizi dell'Hanon, almeno quelli della prima parte, si basano sulle 5 dita e non prevedono il passaggio del pollice fino al numero 30, 31.

Ottimo esercizio è invece quello di suonare tutte le scale maggiori con la diteggiatura del Do (123 1234)
Quoto anche le virgole.

Quando si improvvisa non capita sempre di trovarsi nelle “posizioni giuste”.

Dado Moroni mi ha confidato che ha imparato a diteggiare tutto con 1 2 e 3
  • fefepa
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06-09-23 07.02

@ WTF_Bach
Quoto anche le virgole.

Quando si improvvisa non capita sempre di trovarsi nelle “posizioni giuste”.

Dado Moroni mi ha confidato che ha imparato a diteggiare tutto con 1 2 e 3
Bellissimo thread, complimenti! Mi spiegate perché suggerite di mantenere la diteggiatura di do facendo gli esercizi nelle altre tonalità?
  • WTF_Bach
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06-09-23 07.49

@ fefepa
Bellissimo thread, complimenti! Mi spiegate perché suggerite di mantenere la diteggiatura di do facendo gli esercizi nelle altre tonalità?
Per aumentare gli schemi motori della mano, sopratutto per l’anulare, il mignolo ed il pollice - che si trovano “costretti” a divaricazioni ed articolazioni che di solito si tendono ad evitare.
  • Pianov
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06-09-23 09.31

@ fefepa
Bellissimo thread, complimenti! Mi spiegate perché suggerite di mantenere la diteggiatura di do facendo gli esercizi nelle altre tonalità?
Aggiungo, oltre a quello che è stato detto, che permette di contrastare anche il razzismo inconscio del pollice. Suonare una scala col il pollice sul tasto nero ti porta a raggiungere posizioni mai provate, prima giudicate "pericolose" o da evitare. Invece vedrai che se la mano si spinge (tutta) all'interno della tastiera non ci saranno eccessive difficoltà e ti si aprono nuove possibilità.

La lotta al razzismo, anche sul pianoforte, è una battaglia per la vita, mai abbassare la guardia emo
  • zerinovic
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06-09-23 09.38

Pianov ha scritto:
Invece vedrai che se la mano si spinge (tutta) all'interno della tastiera non ci saranno eccessive difficoltà e ti si aprono nuove possibilità.

è vero, il problema è per chi ha la sindrome del dito d'apostolo...emo immagina la MIb quando arriva al sol...
  • WTF_Bach
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06-09-23 09.56

@ Pianov
Aggiungo, oltre a quello che è stato detto, che permette di contrastare anche il razzismo inconscio del pollice. Suonare una scala col il pollice sul tasto nero ti porta a raggiungere posizioni mai provate, prima giudicate "pericolose" o da evitare. Invece vedrai che se la mano si spinge (tutta) all'interno della tastiera non ci saranno eccessive difficoltà e ti si aprono nuove possibilità.

La lotta al razzismo, anche sul pianoforte, è una battaglia per la vita, mai abbassare la guardia emo
Bravissimo. Tra l'altro imparare ad usare il pollice su tasti neri (cosa consigliata da chopin in persona) è la strada maestra per capire la volta col pollice sopra.
  • Pianov
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06-09-23 10.11

zerinovic ha scritto:
sindrome del dito d'apostolo


mi hai messo in crisi, sono andato subito su google ma ho trovato solo un tipico dolce palermitano!