Primi passi nell'industria musicale

  • alefunk

02-10-23 13.17

@ maxpiano69
damar21 ha scritto:
Certo che sì. Maradona che è stato il più grande calciatore di tutti i tempi ha iniziato facendo rimbalzare il pallone contro un muro o sbaglio? Sempre calcio era

Paragone poco azzeccato. No, anche nel caso di Maradona non era ancora calcio, erano esercizi, allenamenti di tecnica per arrivare a giocarlo (quello vero, che si gioca in 11, in un campo con determinate misure e regole).

Attenzione a banalizzare o ridurre la complessità per mera comodità di pensiero, che si parli di musica, calcio o altro.
Sì però la musica non è uno sport. Il paragone non regge.
  • Roberto_Forest
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  • Loc: Vicenza
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02-10-23 13.24

Avevo scritto un post lungo che mi ha dato errore e non sono riuscito a recuperarlo…

Quindi sarò sintetico: cerchiamo di tornare in topic, perché l’argomento interessa anche a me. Dieci pagine di commenti, di cui 9 sono off topic diluiscono l’argomento e sviliscono chi deve intraprendere il percorso.

Che cosa deve fare Damar? Andare a produrre il brano, e poi pubblicizzarsi? Pubblicizzare direttamente le pre produzioni e dedicare il budget del producer alla pubblicità? Può diffondere le preproduzioni (volesse girarle anche a noi per capire il livello) senza rischiare? Basta registrare i pezzi alla siae?

Qualcuno conosce città dove ci sono locali interessati a band che non siano tribute o party band come è qui in provincia da me? O basta fare tutto online e cercare di accaparrarsi follower in rete? Come poi?
  • maxpiano69
  • Membro: Staff
  • Risp: 24612
  • Loc: Torino
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02-10-23 13.24

@ alefunk
Sì però la musica non è uno sport. Il paragone non regge.
Infatti, per quello ho premesso che per me il paragone è poco azzeccato in generale, anche se pure il calcio, nonostante sia uno sport, può avere dei momenti "artistici" emo

Tornando in tema, il punto sulla "intenzione musicale" (che riemerge spesso in questo tipo di thread) è uno dei più importanti, soprattutto per chi ambisce a fare il musicista/cantautore (artista) di professione.

Rimane la domanda iniziale: a parte i discorsi di registrazione dei brani (SIAE, Soundreef o fai da te), quali sono le strade migliori per promuoversi oggi? Indubbiamente la rete la fa da padrone, ma è davvero una giungla (non a caso il browser del mio Mac si chiama Safari emo scusate l'OT) e non esiste una ricetta garantita. O perlomeno, io non ce l'ho...
  • alefunk

02-10-23 13.37

@ Roberto_Forest
Avevo scritto un post lungo che mi ha dato errore e non sono riuscito a recuperarlo…

Quindi sarò sintetico: cerchiamo di tornare in topic, perché l’argomento interessa anche a me. Dieci pagine di commenti, di cui 9 sono off topic diluiscono l’argomento e sviliscono chi deve intraprendere il percorso.

Che cosa deve fare Damar? Andare a produrre il brano, e poi pubblicizzarsi? Pubblicizzare direttamente le pre produzioni e dedicare il budget del producer alla pubblicità? Può diffondere le preproduzioni (volesse girarle anche a noi per capire il livello) senza rischiare? Basta registrare i pezzi alla siae?

Qualcuno conosce città dove ci sono locali interessati a band che non siano tribute o party band come è qui in provincia da me? O basta fare tutto online e cercare di accaparrarsi follower in rete? Come poi?
Pubblicizzare direttamente le pre produzioni e dedicare il budget del producer alla pubblicità. È da sciocchi sfornare un prodotto professionale e non pubblicizzarlo.
  • Bob_Braces
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02-10-23 13.42

WTF_Bach ha scritto:
2) musica ipercolta: trascende verso la complessità, la tensione continua, la varietà estrema. Oltre un certo limite cessa di essere musica e diviene uso intellettualistico del suono, volto alla mera ricerca intellettuale.


Questa discussione (sempre interessante) riemerge ogni anno emo
Il "limite" tra la musica e l'uso intellettualistico o, dal basso, tra le varie forme "basse" e la Musica dipende però dall'ascoltatore e non intrinsecamente dall'"oggetto artistico". Io posso ascoltare senza nessuna fatica Messiaen o Hindemith e magari andare in difficoltà su una sequenza di Berio, tu magari ti bevi senza fare una piega Prometeo di Luigi Nono, altri magari già rifiutano l'ultimo Beethoven. Capisci che non se ne esce...

Per tornare in topic, mi ritrovo molto in quanto dice Vin. Conosco piuttosto bene il mondo di chi prova a fare il cantautore o la cantautrice, con alcuni ho collaborato altri li ho accompagnati in qualche concorso nazionale, e al di là del fatto che come è ovvio non tutti sono ugualmente "bravi", ho trovato una qualità media piuttosto alta.
Ma per emergere e viverci essere bravi non basta, come non basta essere bravi e belli e come non basta nemmeno essere bravi e belli e figli di [grosso nome].
Se proprio uno sente che è la sua vocazione, allora provarci è giusto, ma se non si hanno le spalle coperte in altro modo e soprattutto non si è preparati a sbattere contro una gran quantità di pali, il mio suggerimento, per quanto sgradevole, è di lasciar perdere e tenersi questa passione come hobby.
Solo per fare un esempio (di questi concorsi e di come funzionano si può parlare in altra sede), provate a guardare la lista dei vincitori di Musicultura o del Bianca D'Aponte e guardate quanti ne conoscete.
  • alefunk

02-10-23 13.44

@ Bob_Braces
WTF_Bach ha scritto:
2) musica ipercolta: trascende verso la complessità, la tensione continua, la varietà estrema. Oltre un certo limite cessa di essere musica e diviene uso intellettualistico del suono, volto alla mera ricerca intellettuale.


Questa discussione (sempre interessante) riemerge ogni anno emo
Il "limite" tra la musica e l'uso intellettualistico o, dal basso, tra le varie forme "basse" e la Musica dipende però dall'ascoltatore e non intrinsecamente dall'"oggetto artistico". Io posso ascoltare senza nessuna fatica Messiaen o Hindemith e magari andare in difficoltà su una sequenza di Berio, tu magari ti bevi senza fare una piega Prometeo di Luigi Nono, altri magari già rifiutano l'ultimo Beethoven. Capisci che non se ne esce...

Per tornare in topic, mi ritrovo molto in quanto dice Vin. Conosco piuttosto bene il mondo di chi prova a fare il cantautore o la cantautrice, con alcuni ho collaborato altri li ho accompagnati in qualche concorso nazionale, e al di là del fatto che come è ovvio non tutti sono ugualmente "bravi", ho trovato una qualità media piuttosto alta.
Ma per emergere e viverci essere bravi non basta, come non basta essere bravi e belli e come non basta nemmeno essere bravi e belli e figli di [grosso nome].
Se proprio uno sente che è la sua vocazione, allora provarci è giusto, ma se non si hanno le spalle coperte in altro modo e soprattutto non si è preparati a sbattere contro una gran quantità di pali, il mio suggerimento, per quanto sgradevole, è di lasciar perdere e tenersi questa passione come hobby.
Solo per fare un esempio (di questi concorsi e di come funzionano si può parlare in altra sede), provate a guardare la lista dei vincitori di Musicultura o del Bianca D'Aponte e guardate quanti ne conoscete.
l'unica cosa assodata è il palo
  • damar21
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02-10-23 13.55

@ maxpiano69
Infatti, per quello ho premesso che per me il paragone è poco azzeccato in generale, anche se pure il calcio, nonostante sia uno sport, può avere dei momenti "artistici" emo

Tornando in tema, il punto sulla "intenzione musicale" (che riemerge spesso in questo tipo di thread) è uno dei più importanti, soprattutto per chi ambisce a fare il musicista/cantautore (artista) di professione.

Rimane la domanda iniziale: a parte i discorsi di registrazione dei brani (SIAE, Soundreef o fai da te), quali sono le strade migliori per promuoversi oggi? Indubbiamente la rete la fa da padrone, ma è davvero una giungla (non a caso il browser del mio Mac si chiama Safari emo scusate l'OT) e non esiste una ricetta garantita. O perlomeno, io non ce l'ho...
Con tutto il dovuto rispetto, permettimi, il paragone col calcio non l'ho fatto io. Al massimo la mia può essere una risposta sbagliata ad un paragone poco azzeccato (non mio) emo
  • giosanta
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02-10-23 13.57

Bob_Braces ha scritto:
Capisci che non se ne esce...

Non se ne esce perché non se ne può uscire. Il motivo è semplice, non si puo "classificare " l'inclassificabile. La musica è dicotomia "suono" "non suono", tutto il resto è valutazione personale. Rispetto a questo ognuno puo inventare la tassonomia che più gli aggrada, ma personale resta.
  • damar21
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02-10-23 13.58

@ Roberto_Forest
Avevo scritto un post lungo che mi ha dato errore e non sono riuscito a recuperarlo…

Quindi sarò sintetico: cerchiamo di tornare in topic, perché l’argomento interessa anche a me. Dieci pagine di commenti, di cui 9 sono off topic diluiscono l’argomento e sviliscono chi deve intraprendere il percorso.

Che cosa deve fare Damar? Andare a produrre il brano, e poi pubblicizzarsi? Pubblicizzare direttamente le pre produzioni e dedicare il budget del producer alla pubblicità? Può diffondere le preproduzioni (volesse girarle anche a noi per capire il livello) senza rischiare? Basta registrare i pezzi alla siae?

Qualcuno conosce città dove ci sono locali interessati a band che non siano tribute o party band come è qui in provincia da me? O basta fare tutto online e cercare di accaparrarsi follower in rete? Come poi?
Grazie, perdendomi tra tutti i vari messaggi sulla fine sono andato off topic io stesso emo
  • Dallaluna69
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02-10-23 14.11

Roberto_Forest ha scritto:
Che cosa deve fare Damar? Andare a produrre il brano, e poi pubblicizzarsi? Pubblicizzare direttamente le pre produzioni e dedicare il budget del producer alla pubblicità? Può diffondere le preproduzioni (volesse girarle anche a noi per capire il livello) senza rischiare? Basta registrare i pezzi alla siae?

Sicuramente, per prima cosa, depositare i brani alla SIAE o su Soundreef, visto che sono brani in cui crede e li ha pure già fatti sentire in giro. Tutto il resto viene dopo.
  • maxpiano69
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02-10-23 14.34

@ damar21
Con tutto il dovuto rispetto, permettimi, il paragone col calcio non l'ho fatto io. Al massimo la mia può essere una risposta sbagliata ad un paragone poco azzeccato (non mio) emo
Infatti il remark al paragone non calzante per me era da intendersi in generale, anche se stavo rispondendo ad un tuo post sul tema emo

Ma basta calcio e torniamo a parlare del tuo quesito; visto che stanno venendo fuori altri interventi che secondo me dovresti trovare interessanti, ad esempio quello di bob_braces o di Dallaluna69 sul deposito dei brani (per quel che vale, io compongo brani strumentali e anche se non mi aspetto nulla, quelli migliori e che sono finiti su un CD autoprodotto li ho depositati lo stesso, in SIAE, non si sa mai...)
  • giannirsc
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02-10-23 14.41

Comunque ecco qui come si diventa famosi..le chiacchiere stanno a zero...

video
  • paolo_b3
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02-10-23 14.44

@ giosanta
Bob_Braces ha scritto:
Capisci che non se ne esce...

Non se ne esce perché non se ne può uscire. Il motivo è semplice, non si puo "classificare " l'inclassificabile. La musica è dicotomia "suono" "non suono", tutto il resto è valutazione personale. Rispetto a questo ognuno puo inventare la tassonomia che più gli aggrada, ma personale resta.
Straquotone!
  • paolo_b3
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  • Risp: 13525
  • Loc: Ravenna
  • Thanks: 2060  

02-10-23 14.45

@ damar21
Grazie, perdendomi tra tutti i vari messaggi sulla fine sono andato off topic io stesso emo
Chi è senza peccato scagli la prima pietra...
  • WTF_Bach
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02-10-23 15.58

@ alefunk
quindi per musica definiresti un insieme di suoni ritmati in un modo che prevede uno sviluppo con tensione e e risoluzione e con ripetizioni e variazioni, il tutto con un'intenzione artistica di base?
In linea di massima è proprio così
  • WTF_Bach
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  • Thanks: 779  

02-10-23 16.07

Trovo che la discussione di cui sopra non sia affatto OT ma estremamente pertinente, in quanto se parliamo di musica bisogna focalizzarsi sul creare un’opera veramente buona e ben realizzata, in quanto questo è ciò che fa la differenza.

Se invece cominciamo a parlare di social, followers etcetera usciamo dal mondo della musica ed entriamo in quello del cibo per cani (e puttane, cit. Elio).
  • alefunk

02-10-23 16.12

@ WTF_Bach
Trovo che la discussione di cui sopra non sia affatto OT ma estremamente pertinente, in quanto se parliamo di musica bisogna focalizzarsi sul creare un’opera veramente buona e ben realizzata, in quanto questo è ciò che fa la differenza.

Se invece cominciamo a parlare di social, followers etcetera usciamo dal mondo della musica ed entriamo in quello del cibo per cani (e puttane, cit. Elio).
Non c'entra perché io titolo della discussione è

"Primi passi nell'industria musicale". Chiede un percorso da intraprendere per avere successo facendo musica, non altro.
  • WTF_Bach
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02-10-23 16.21

@ alefunk
Non c'entra perché io titolo della discussione è

"Primi passi nell'industria musicale". Chiede un percorso da intraprendere per avere successo facendo musica, non altro.
Allora tutto ciò che concerne social, followers, talent etcetera non dovrebbe riguardarlo.

Che investa tempo e risorse nel creare buona musica, e se essa vale troverà le sue soddisfazioni.

Lo avverto però che in una società vomitevole come la nostra il successo lo si fa coi tatuaggi, la pelle nuda, la volgarità e la semplicioneria… e con spintarelle varie e botte di culo.

Però chissà, magari qualcuno che vuole investire su un cantautore capace di scrivere ed interpretare delle belle canzoni ci può essere.

Partecipare a dei festival?
  • maxpiano69
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02-10-23 16.31

@ WTF_Bach
Allora tutto ciò che concerne social, followers, talent etcetera non dovrebbe riguardarlo.

Che investa tempo e risorse nel creare buona musica, e se essa vale troverà le sue soddisfazioni.

Lo avverto però che in una società vomitevole come la nostra il successo lo si fa coi tatuaggi, la pelle nuda, la volgarità e la semplicioneria… e con spintarelle varie e botte di culo.

Però chissà, magari qualcuno che vuole investire su un cantautore capace di scrivere ed interpretare delle belle canzoni ci può essere.

Partecipare a dei festival?
Ci sono ancora dei cantautori propriamente detti ed emersi relativamente di recente, penso a Mannarino o Brunori Sas (ma di sicuro ce ne sono altri), se l'idea è di seguirne le orme ovvero puntare a quel tipo di discorso artistico, magari potrebbe essere interessante leggere la loro storia, per capire la gavetta che hanno fatto e quali "canali" hanno usato (festival, concorsi,...)
.
  • vin_roma
  • Membro: Supporter
  • Risp: 9189
  • Loc: Roma
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02-10-23 16.38

@ maxpiano69
Ci sono ancora dei cantautori propriamente detti ed emersi relativamente di recente, penso a Mannarino o Brunori Sas (ma di sicuro ce ne sono altri), se l'idea è di seguirne le orme ovvero puntare a quel tipo di discorso artistico, magari potrebbe essere interessante leggere la loro storia, per capire la gavetta che hanno fatto e quali "canali" hanno usato (festival, concorsi,...)
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Mannarino si impegnò in circoli culturali romani, amicizia con S. Dandini e RAI x 3 anni.

Brunori figlio di un imprenditore calabrese senza problemi economici ma si fa notare al premio Tenco della RAI

Esattamente tutti i canali ritenuti sbagliati che avevo esposto in altro post..