Siete contenti dei vostri strumenti?

  • wildcat80
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24-02-23 20.05

Sembra scontato ma non lo è.
Capita con frequenza di leggere critiche, spesso anche piuttosto veementi e corpose, ai propri strumenti, per questo mi è venuta questa curiosità.
Faccio una considerazione preliminare: da un po' di anni a questa parte molti acquisti vengono fatti a scatola chiusa, online dai vari shop arcinoti, per cui è innegabile che ci sia sempre un'incognita, vuoi sul suono, vuoi sul workflow, che ci porta a considerazioni non sempre così lusinghiere.
È innegabile, certi aspetti non si possono comprendere appieno da letture di manuali e consultazioni di video vari, quindi un certo grado di insoddisfazione o non aderenza alle proprie aspettative li ritengo fisiologici.

Io al momento sono molto soddisfatto, non perché abbia strumenti top, ma perché ho trovato strumenti che incontrano le mie esigenze e abitudini.
Alla fine della fiera il pezzo "pregiato" l'ho preso a scatola chiusa (il Fabtom 0), l'Uno Synth Pro idem, però Argon ho avuto modo di testarlo a lungo, e il Minifreak l'ho provato un po'.

E voi? Siete contenti o avete solo sfilze di appunti da fare ai vostri strumenti?
Fatemi sapere che sono curioso!
  • WTF_Bach
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24-02-23 20.10

Della FA08 ero molto contento, tranne che per il suono di piano supernatural.
  • zerinovic
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24-02-23 20.11

@ wildcat80
Sembra scontato ma non lo è.
Capita con frequenza di leggere critiche, spesso anche piuttosto veementi e corpose, ai propri strumenti, per questo mi è venuta questa curiosità.
Faccio una considerazione preliminare: da un po' di anni a questa parte molti acquisti vengono fatti a scatola chiusa, online dai vari shop arcinoti, per cui è innegabile che ci sia sempre un'incognita, vuoi sul suono, vuoi sul workflow, che ci porta a considerazioni non sempre così lusinghiere.
È innegabile, certi aspetti non si possono comprendere appieno da letture di manuali e consultazioni di video vari, quindi un certo grado di insoddisfazione o non aderenza alle proprie aspettative li ritengo fisiologici.

Io al momento sono molto soddisfatto, non perché abbia strumenti top, ma perché ho trovato strumenti che incontrano le mie esigenze e abitudini.
Alla fine della fiera il pezzo "pregiato" l'ho preso a scatola chiusa (il Fabtom 0), l'Uno Synth Pro idem, però Argon ho avuto modo di testarlo a lungo, e il Minifreak l'ho provato un po'.

E voi? Siete contenti o avete solo sfilze di appunti da fare ai vostri strumenti?
Fatemi sapere che sono curioso!
Io al momento sono molto soddisfatto, non perché abbia strumenti top, ma perché ho trovato strumenti che incontrano le mie esigenze e abitudini.

questa è la cosa più importante…per essere contento del proprio strumento.
  • cecchino
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24-02-23 20.50

@ wildcat80
Sembra scontato ma non lo è.
Capita con frequenza di leggere critiche, spesso anche piuttosto veementi e corpose, ai propri strumenti, per questo mi è venuta questa curiosità.
Faccio una considerazione preliminare: da un po' di anni a questa parte molti acquisti vengono fatti a scatola chiusa, online dai vari shop arcinoti, per cui è innegabile che ci sia sempre un'incognita, vuoi sul suono, vuoi sul workflow, che ci porta a considerazioni non sempre così lusinghiere.
È innegabile, certi aspetti non si possono comprendere appieno da letture di manuali e consultazioni di video vari, quindi un certo grado di insoddisfazione o non aderenza alle proprie aspettative li ritengo fisiologici.

Io al momento sono molto soddisfatto, non perché abbia strumenti top, ma perché ho trovato strumenti che incontrano le mie esigenze e abitudini.
Alla fine della fiera il pezzo "pregiato" l'ho preso a scatola chiusa (il Fabtom 0), l'Uno Synth Pro idem, però Argon ho avuto modo di testarlo a lungo, e il Minifreak l'ho provato un po'.

E voi? Siete contenti o avete solo sfilze di appunti da fare ai vostri strumenti?
Fatemi sapere che sono curioso!
Direi che in genere sono contento degli strumenti che ho, forse solo un paio mi hanno dato problemi per la meccanica non adatta alle mie caratteristiche. Però ogni tanto cambiano le mie esigenze e lo strumento che andava bene prima diventa insufficiente. D’altra parte non è che posso riprogrammare le scalette dei gruppi ogni sei mesi, troppa fatica sprecata, quindi tendo ad essere conservativo (magari prendo un modello successivo di quello che ho, oppure lo stesso modello con una meccanica diversa, così riciclo).
In questo momento mi manca una tastiera con la meccanica semipesata e/o waterfall, ma confido che arriiverà a breve.
  • afr
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24-02-23 21.19

Si, direi molto soddisfatto, il tutto è funzionale per quelle che sono le mie esigenze

Ovviamente il tutto è perfettibile, per dire, opsix e wavestate sarebbero a dir poco eccezionali se solo avessero una meccanica migliore, però al netto di questo mi piacciono molto

Poi, se come spero, al namm rilasceranno il wavestate SE, almeno uno dei 2 diventerà perfetto
  • paolo_b3
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24-02-23 22.04

Si, io sono soddisfatto, se non altro sono sicuro che le mie tastiere sono sovrabbondanti rispetto alle mie esigenze. Ma con queste mi trovo decisamente a mio agio, magari anche adattandomi un po'...
  • Lollo78
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24-02-23 23.23

Soddisfatto dopo molti anni di acquisti e rivendite...ho capito da qualche anno che ho sempre sfruttato poco gli strumenti che ho avuto...adesso ho una fantom 06 che imparerò ad usare come si deve fra 5 anni ...😆
  • mima85
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24-02-23 23.29

Non posso certo dire di non essere soddisfatto emo

Specialmente ora che dopo più di 4 anni ho finalmente sistemato definitivamente l'OB-8 (azz... spero di non essermela chiamata emo)
  • toniz1
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25-02-23 00.10

uhhh... bella discussione.
io??? rispondero' per strumento. In generale sono soddisfatto. Ma nello specifico...
Modx7: 8, sono molto soddisfatto, di molti suoni e che si puo' fare sostanzialmente tutto. Un po' meno della programmazione, ma credo cmq che restera' con me per molto.
FA76: 6, ehhhhh... la sto tenendo piu' che altro per valore affettivo. E' quella che conosco meglio ma sente molto il peso degli anni. Ha una tastiera ottima, ma pochi comandi. In compenso i suoni storici Roland ci sono (datati ma ci sono). Sto meditando da un po' di sostituirla. Con cosa? La candidata n. 1 sarebbe il Juno DS, ma probabilmente prendero' una FA07 in quanto la utilizzeri NON per i suoni di piano emo (ci sono passato con FA08emo, ora c'e' modx per quello) ma per la gestione dei suoni Roland che ora uso su FA76 ma con in più la modalita' di gestione dei gruppi o scene (non ricordo come le chiama Roland) fatta con pads, che trovai ottima al tempo di FA08. Juno DS non ce l'ha.
Krome 73: 7, Promossa. E' stata presa per sfizio, sono anni che dico che ne avrei presa una e l'ho fatto. Per ora ci sto giocando, ci si puo' fare molto, e' abbastanza immediata, ma al tempo stesso un po' limitata nei comandi (come li intendo io) .. pero' gradevole da suonare.... ottimo coltellino svizzero. Per ora resta. Ma prima o poi parte... per prendere altro per sfizio (VR9??... lo so, sono Rolandiano dentro...emo)
GO:Keys...7, Soddisfatto, assai. Mi viene da ridere quando ci penso. emo Ma ha ottttttttimi suoni (veramente) e per me, divertente da suonare. Ha un paio di pecche che ogni tanto mi fanno storcere il naso. Ma come fun keyboard ci sta tutta!
Alesis QS7: 6, intramontabile cavallo da soma. Vecchio? si.. Efficace??? si... e' in armadio, la tiro fuori random giusto per vedere se va. Keybed ottima, la migliore che ho, e qualche suono ancora valido. Con 2 di queste ci andavo fuori a suonare. Quando ci gioco, mi ricordo il perchè.
HP 900: "cadenazzo"* che mi segue da anni... credo che sia l'oggetto piu' vecchio che possiedo emo. Finche' va..emo mi piace suonarci sopra, e quando voglio aggiornare il suono lo collego a modx. Keybed di plastica, non graded, liscia... ma veloce come piace a me che sono diventato un mollaccione emoemoemo

emoemoemo
*: termine veronese per indicare un ferrovecchio, che funziona ancora, magari non al 100% ma a cui si e' legati. si puo' usare sia in senso spregiativo che affettivo. (Pensate a una Fiat Panda... ad esempio emo)
  • Dadopotter
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25-02-23 06.37

che domandona!

ho cambiato molti strumenti, ho atteso che ne uscissero per poi acquistarli ed appena usciti ho desistito per come erano effettivamente, insomma ho passato la trafila che passiamo tutti noi appassionati con quella giusta gas che non manca mai!

oggi, per quello che devo fare, sono soddisfatto del piccolo setup che ho, ma sono conscio che non è proprio come lo vorrei!
  • giannirsc
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25-02-23 08.40

moltissimo, al punto che sono anni che non faccio investimenti imponenti

per la produzione uso Integra7 aggiungendo qualche vst dove serve (specie per le batterie acustiche) oppure un Dx7 che per me è una icona...se serve prendo l'alesis ION con sound molto particolari..oppure cerco su ipad qualche appinteressante..

live il cuore è integra7 che gestisco da una sl88, oppure da una nektar lk88 se non vi ma di portarmi pesi..in aggiunta ci metto live il dx7, o la vr760..poly800..alesis ion...insomma va benissimo così
  • Arci66
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25-02-23 09.51

Sicuramente per l’uso e le mie capacità ho più di quello che mi serve quindi la mia insoddisfazione non è lato strumenti ma lato performeremo
Le tre tastiere che uso le ho praticamente comprate tutte a scatola chiusa ma credo che siano strumenti che difficilmente possano essere criticati
Un NS3 ci puoi fare tutto, un NL4 splendido synth che poi suonando in un quintetto rock blues rimane a casa
Ultimo acquisto una Yamaha YC 61, acquisto esagerato dato dal fatto che mi serviva una seconda tastiera da manuale superiore e una waterfall muta decente….non esisteemo
La YC mi convince parzialmente sono sempre nel dubbio che avrei fatto meglio a prendere una NE6D 61 per rimanere nell’universo nord sia come possibilità di condividere la banca suoni che come pasta sonora nell’assieme
  • ilviandante
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25-02-23 10.03

-
  • zaphod
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25-02-23 11.37

wildcat80 ha scritto:
Faccio una considerazione preliminare: da un po' di anni a questa parte molti acquisti vengono fatti a scatola chiusa, online dai vari shop arcinoti, per cui è innegabile che ci sia sempre un'incognita, vuoi sul suono, vuoi sul workflow, che ci porta a considerazioni non sempre così lusinghiere.

Guarda, paradossalmente gli strumenti che mi hanno soddisfatto meno ma ho continuato ad usare per un po' di tempo erano stati acquistati in negozio (parlo comunque di millenni fa) ed erano Korg wavestation rack e Oberheim Ob3^2. Rispetto a quest'ultimo suonava meglio il Roland VK7 ma non potevo permettermelo.
(aggiungo, anche se non sono strumenti, le casse QSC K8 che dopo la prima serata ho riportato indietro per due K10, nettamente più potenti)
L'acquisto online con recesso mi ha dato la possibilità di respingere strumenti che invece avrei dovuto tenere e usare controvoglia.
Per quanto riguarda il setup attuale, sono talmente soddisfatto che non riesco a vendere niente del surplus che ho... CP1 lo uso poco, così come il Prophet 08, ma non riesco a separarmi da nessuno dei due, così come dal Kawai 100f che tengo più per valore affettivo che per reale utilizzo.
L'organo Legend mi soddisfa quanto può soddisfare un clone pur ben suonante: forse il Legend Soul sarebbe più appagante, ma visto che sono passato dal KeyBduo al Legend per risparmiare sul peso, mi darei la zappa sui piedi a prendere il Soul che è di nuovo 26Kg.
Riguardo il setup che uso attualmente di più, Ne6+Rd88... comprati entrambi a scatola chiusa, NE è nè più nè meno di quanto mi aspettassi, piacevole sorpresa la Sample Library e la possibilità di campionare, tant'è che quando avrò un po' di tempo vorrei campionare qualche suono del Roland (non i pianoforti emo) per averlo sempre anche su NE. RD88 mi soddisfa molto come keybed e trasportabilità, suoni sintetici generalmente molto belli, ma castrato da un'interfaccia utente anni 90, diciamo che come masterkeyboard con suoni di contorno vale tutti i soldi spesi emo
Questo, parlando di setup live. In casa, davanti al mezza coda Kawai, tutti gli altri si fanno piccoli piccoli, analogici a parte.

P.S. Se qualcuno fosse scontento del proprio Korg Grandstage 73, non è che per caso me lo vende? Sono arrivato troppo tardi a scoprire che non lo fanno più emo
  • michelet
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25-02-23 11.54

Bella domanda Doc, sarebbe quasi da considerare un quesito da seduta di analisi… (non matematica, ovvio).
Posso dire di essere stato molto contento dei miei strumenti in passato, alcuni dei quali fanno ancora parte del mio setup, però di non esserlo del tutto di quelli che ho acquistato più recentemente.
Sono stato particolarmente soddisfatto (in ordine cronologico) di Roland JX-8P, Korg M1REX, Korg T1, Yamaha S90, S90ES, Roland RD-300sx, di cui purtroppo non sono più in possesso.
Di quelli che possiedo ancora, posso elencare Yamaha Motif XF7, AN1x, Korg Wavestation A/D, Radias R, Yamaha CS6x, Motif ES rack, Roland Fantom XR, JV-2080, JD-990, SE-02, JU-06A.
Tra gli strumenti che mi hanno molto deluso metto al primo posto il nuovo Roland Fantom, costoso e sottosviluppato, Yamaha Montage, per la sua assurda e contorta complessità, specialmente nel settore FM-X, tipologia di sintesi potentissima ma allo stesso tempo eccessivamente complicata, non gestibile ed imparabile in tempi brevi. Sono rimasto parzialmente deluso anche da Yamaha CP4, perché a parte l’ottima dinamica di tastiera e pochi timbri (a distanza di 10 anni) di pianoforte acustico ed elettrico accettabili, ne possiede una notevole quantità di qualitativamente scadenti, tanto che ormai lo uso solo come tastiera di controllo.
Altri strumenti che mi hanno lasciato più indifferente che deluso, sono Waldorf Blofeld, Roland JD-Xi, Korg microKORG, microKORG XL+, Roland D-05 quest’ultimo perché per quanto sia un “must have” mi ha stancato la sua timbrica.
Ulteriori strumenti che, pur facendo parte del setup, è anni che rimangono spenti sono Yamaha TG77, FS1R, Emu Morpheus e Proteus 2000 con le due ROM del Virtuoso.
Ritornando sul discorso dell’aspetto psicologico del possedere (molti) strumenti, ritengo che da un lato servano a gratificare il proprio ego, dall’altro però, mettano spesso a nudo le nostre incapacità a saperli usare compiutamente. O meglio, acquistando una workstation o uno strumento costoso, ci illudiamo di fare un passo avanti come compositori, arrangiatori e di ricevere nuove idee, migliorare il nostro modo di fare musica. Invece, capita che ci si debba scontrare con complessità inattese e manualistiche non all’altezza, senza contare poi la disponibilità di tempo sempre risicata. Tutto ciò porta ad un fallimento annunciato.
Altro aspetto connesso, che meriterebbe un approfondimento di natura psicologica, è l’acquisto di strumenti oltre che costosi, palesemente al di là delle nostre capacità tecnico esecutive, come ad esempio, se (avendone la possibilità e lo spazio in casa) acquistassi uno Steinway a coda per suonare, con fatica, il BWV999.
  • maxpiano69
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25-02-23 12.08

@ Dadopotter
che domandona!

ho cambiato molti strumenti, ho atteso che ne uscissero per poi acquistarli ed appena usciti ho desistito per come erano effettivamente, insomma ho passato la trafila che passiamo tutti noi appassionati con quella giusta gas che non manca mai!

oggi, per quello che devo fare, sono soddisfatto del piccolo setup che ho, ma sono conscio che non è proprio come lo vorrei!
Quoto l'amico dadopotter, anche per me è una cosa difficile da dire in assoluto, la "contentezza" è uno stato temporaneo.

Di sicuro al momento sono contento del mio setup perchè va bene per quel che sto facendo, anzi un po' sovrabbondante (al solito) ma sono pronto a cambiarlo (come ho sempre fatto) se le esigenze dovessero cambiare o uscisse qualche prodotto che mi permettesse di migliorarlo o anche solo semplificarlo.

Viceversa se di qualcosa non sono contento... quel qualcosa ci mette poco a non fare più parte del mio parco strumenti, anche a costo di rimetterci qualcosa, la vita è troppo breve (ed il tempo troppo poco) per suonare strumenti che non ci piacciono.
  • tsuki
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25-02-23 12.43

Cio' che a volte mi sorprende è ritrovarmi a volte "contento" delle prestazioni di strumenti non considerati top,rimanendo sorpreso del risultato ottenuto,e magari a volte con una puntina di delusione dallo strumento top.Probabilmente ogni macchina andrebbe utilizzata nel contesto per il quale è stata progettata,perchè lo strumento che fa' "tutto ovunque" e lo fa' "sempre benissimo" probabilmente non c'è.
  • wildcat80
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25-02-23 13.02

Le riflessioni di Michele sono molto interessanti, perché provengono da una persona esperta e obiettiva.
Io negli anni strumenti ne ho cambiato per così, ma c'è una costante comune: momenti di maggior movimento sono sempre stati quelli di minor attività in senso musicale.
Perché quando non si hanno scopi è difficile capire di cosa abbiamo veramente bisogno, e la novità di uno strumento da scoprire è un buon riempitivo.
  • cecchino
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25-02-23 13.11

@ wildcat80
Le riflessioni di Michele sono molto interessanti, perché provengono da una persona esperta e obiettiva.
Io negli anni strumenti ne ho cambiato per così, ma c'è una costante comune: momenti di maggior movimento sono sempre stati quelli di minor attività in senso musicale.
Perché quando non si hanno scopi è difficile capire di cosa abbiamo veramente bisogno, e la novità di uno strumento da scoprire è un buon riempitivo.
Vero, ma vale anche all'inverso, almeno per quanto riguarda il mio caso. Nei momenti di maggior attività musicale, soprattutto live con vari gruppi, mettersi a riprogrammare tutti i suoni delle scalette per un capriccio o quasi è deleterio.
  • MarcoC
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25-02-23 13.23

@ cecchino
Vero, ma vale anche all'inverso, almeno per quanto riguarda il mio caso. Nei momenti di maggior attività musicale, soprattutto live con vari gruppi, mettersi a riprogrammare tutti i suoni delle scalette per un capriccio o quasi è deleterio.
Al momento più che contento posso ritenermi “tranquillo” dal punto di vista degli strumenti. Ho Genos per le situazioni “matrimoniali” RD88 quando mi serve un piano agile e decente da portare in giro e MODX8 allo studio. Ma l’unico strumento che posso dire di sentire MIO e di cui a distanza di anni sono ancora contento è il mio Kawai a coda…….tutti gli altri sono passati e passeranno senza troppi rimpianti quando sarà il momento