10-05-19 13.25
Cyrano ha scritto:
1) il bello è ciò che universalmente viene visto come bello.
E torniamo al riconoscimento del bello come tale. In base a cosa? E cos'e' l'universale se non la somma del punto di vista dei singoli?
Cyrano ha scritto:
2) il bello è ciò che provoca nel pensiero umano la sensazione di unificazione, innalzamento, nobilitazione
Di nuovo, parametri qualitativi, non oggettivamente misurabili.
Cyrano ha scritto:
3) il bello è ciò che è gratuito, che non ha motivazioni "economiche" (l'arte per l'arte)
Il che ridurrebbe gran parte della produzione artistica ad una pratica "commerciale". L'arte sacra, o rinascimentale, esiste perché c'era ricchezza del committente. Sarebbero esistite le Cappelle Medicee senza i Medici? Disponibilità che influenza anche materiali, tecniche e possibilità dell'artista, e determina in parte il risultato. Il David sarebbe stato altrettanto bello se Michelangelo avesse avuto a disposizione tufo laziale invece che marmo di Carrara? I dipinti di Caravaggio avrebbero avuto stessa luce e colori senza utilizzare biacca e porpora?
Cyrano ha scritto:
4) il bello (artistico) è ciò che è stato creato con l'intenzione di creare il bello
Quindi "arte per l'arte"? Qui sparisce, al contrario dei punti 1 e 2, il punto di vista dell'osservatore, di chi riconosce il bello come tale.
Cyrano ha scritto:
5) il bello è artigianale, non può mai essere industriale
E quindi per sua natura non popolare, ma destinato ad una elite che può permetterselo (economicamente o culturalmente). Sarebbe dunque inutile discutere della funzione sociale, dato che solo in pochi possono accedervi. E tutta la Pop Art o il design industriale?
Dici bene, fiumi di inchiostro. Ma una summa in effetti non esiste, ognuna di queste definizioni contraddice le altre, e può essere contestata e smentita.