Piano Digitale 'definitivo'

05-01-22 22.59

@ zaphod
CoccigeSupremo ha scritto:
Dopo i miei 10 anni di forum, noto con dispiacere che non abbiamo ancora una risposta a questa domanda.

Perchè è una domanda con risposta impossibile.
Lo stage piano definitivo è quello con vera meccanica pianistica, ma leggero, con suoni dei migliori vst, con pesata che all'occorrenza possa diventare waterfall per uno svolazzo di organo o synth, moduli completi per editing approfondito ma contemporanemente semplice da usare. E in ultimo, ma non ultimo, abbordabile economicamente.
Tutti ossimori che nessuno potrà mai condensare dentro una tastiera. emo

Esiste solo la tastiera "giusta" al momento "giusto", ossia quello che serve, quando serve. Trovato quello, accettandone i compromessi e le inevitabili mancanze, va bene così.
Diciamo che io immagino il "compromesso" definitivo.

A mio avviso una meccanica yamaha da Moxf/Cp73, per quanto leggera, è tra le più "pianistiche" in quel range di prezzo e peso, sicuramente più gradevoli di Casio, Kurzweil, Korg e Casio.
I suoni di Yamaha sono uno "standard", dai pianoforti ai rhodes, fino ai pad ed agli archi. Meno buoni gli hammond, ma comunque "convincenti". Sui Synth ci si può lavorare, anche se non viene fuori la botta di Clavia e il suo nord lead.
L'editing è complesso su schermino, ma si può utilizzare a casa il comodo editor di Melas.
La scheda audio è già inclusa, vi è un input per un eventuale secondo modulo o microfono, con effettistica separata per l'ingresso.
I pomelli possono fungere, in extremis, da sliders per l'hammond.
Le schede di memoria permettono di caricare campioni a piacimento.
Il sequencer permette di lanciare basi o loop.
Mod wheel e Pitch Band sono presenti.
Si accende in circa 12 secondi, pesa appena 13 chili.

Io la sogno a 73 tasti. Se non è la tastiera definitiva, sicuramente, secondo il mio modestissimo parere, si avvicina pericolosamente al "compromesso" definitivo.

Se al tempo d'uscita costava 1800 (se non erro, non ricordo quanto l'ho pagata), con un ottava in meno dovrebbe costare meno.

Mi torna in mente quel topic in cui non ricordo chi di noi chiese "Ma si può tagliare la tastiera?".
Tante risate al tempo, ma sai che non era una cattiva idea. Ad averci le capacità e le conoscenze tecnico-informatiche ci farei oggi un pensierino emo
  • zerinovic
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05-01-22 23.11

@ zaphod
CoccigeSupremo ha scritto:
Dopo i miei 10 anni di forum, noto con dispiacere che non abbiamo ancora una risposta a questa domanda.

Perchè è una domanda con risposta impossibile.
Lo stage piano definitivo è quello con vera meccanica pianistica, ma leggero, con suoni dei migliori vst, con pesata che all'occorrenza possa diventare waterfall per uno svolazzo di organo o synth, moduli completi per editing approfondito ma contemporanemente semplice da usare. E in ultimo, ma non ultimo, abbordabile economicamente.
Tutti ossimori che nessuno potrà mai condensare dentro una tastiera. emo

Esiste solo la tastiera "giusta" al momento "giusto", ossia quello che serve, quando serve. Trovato quello, accettandone i compromessi e le inevitabili mancanze, va bene così.
nel nome del tasto, del suono, e dello spirito creativo..amen.emoemo
  • michelet
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06-01-22 00.06

@ CoccigeSupremo
Il gioco delle aziende è questo: Appuntano ciò che è richiesto, e ci fanno 5/6 tastiere diverse con 2 elementi richiesti e 2 mancanti di volta in volta.

Vogliono una workstation da 76 tasti pesati con sequencer e memoria espandibile:
Gli diamo una workstation con sequencer, memoria espandibile ma ridotta a 1 giga e 76 tasti waterfall.

Tra qualche anno gli diamo una 73 tasti pesati, ma senza sequencer ma memoria per installarci un campione di pianoforte nuovo e un paio di rhodes.

Poi ci prendiamo qualche anno di pausa e tiriamo fuori mini tastierine ma con suoni di super qualità, tanto per puntare sul fatto che diranno "Che sfizio sto reface, uno me lo compro".

Gli tiriamo fuori la nuova flagship, 40 chili di scafandro 88 tasti ma ci piazziamo memoria estesa, un simil sequencer, sintesi avanzata e scheda audio integrata... Mi raccomando però, 40 chili. I modelli a meno tasti? beh, ovvio, waterfall.

L'anno dopo prendiamo uno stage piano, e ci mettiamo sta benedetta tastiera di 73 tasti con meccanica pesata e di facile trasporto.. Cosi abboccano almeno per il poco peso.

P121 e Cp73: Meccanica da Moxf, semplicità di utilizzo... via gli organi controllabili con gli slider e i pomelli però, quelli glieli mettiamo sulla YC, e ovviamente, addio sequencer.
Se lo volete abbiamo cubase in offerta per questo mese.

Morale della favola, non ci daranno mai nulla di ciò che cerca la gente, altrimenti chiuderebbero bottega. Credo che tirerebbero fuori un qualcosa di astronomico soltanto se dovessero stare in perdita ed in fallimento.

Per quanto riguarda Forte 7, c'è il solito problema della altre case non yamaha (E Clavia): Il peso. 19 chili per un 73 tasti mi sembra eccessivo.

Matematicamente togliendo un'ottava al Moxf8 dovremmo rientrare nei 12 chili...


Un prodotto molto vicino alla perfezione, Yamaha, Korg, Roland ecc. non lo faranno MAI! Il motivo è semplice, perché venderebbero solo quello e tutto il resto della produzione di modelli a 61 e 88 note avrebbero uno spaventoso calo di vendite.
Per assurdo, allora, dovrebbero imporre un prezzo più elevato ai modelli da 73 note pesati, per compensare la perdita sui modelli da 88.

Ho sempre sognato un Motif XF7, Montage 7 e Fantom 7 con una tastiera RH3 o, meglio, TP- 40W o la più recente TP-400W, però sarebbe un prodotto talmente azzeccato che attirerebbe l'interesse della maggior parte dei tastieristi che non vogliono rinunciare alla tastiera pesata, pur con dimensioni e peso contenuti.
Siamo destinati a sognarcele...
Le tastiere di Motif XF7, Montage 7 e Fantom 7 me le faccio piacere, però quando voglio suonare con maggiore soddisfazione, le piloto con CP4.
  • Fabri72
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06-01-22 00.10

@ CoccigeSupremo
Diciamo che io immagino il "compromesso" definitivo.

A mio avviso una meccanica yamaha da Moxf/Cp73, per quanto leggera, è tra le più "pianistiche" in quel range di prezzo e peso, sicuramente più gradevoli di Casio, Kurzweil, Korg e Casio.
I suoni di Yamaha sono uno "standard", dai pianoforti ai rhodes, fino ai pad ed agli archi. Meno buoni gli hammond, ma comunque "convincenti". Sui Synth ci si può lavorare, anche se non viene fuori la botta di Clavia e il suo nord lead.
L'editing è complesso su schermino, ma si può utilizzare a casa il comodo editor di Melas.
La scheda audio è già inclusa, vi è un input per un eventuale secondo modulo o microfono, con effettistica separata per l'ingresso.
I pomelli possono fungere, in extremis, da sliders per l'hammond.
Le schede di memoria permettono di caricare campioni a piacimento.
Il sequencer permette di lanciare basi o loop.
Mod wheel e Pitch Band sono presenti.
Si accende in circa 12 secondi, pesa appena 13 chili.

Io la sogno a 73 tasti. Se non è la tastiera definitiva, sicuramente, secondo il mio modestissimo parere, si avvicina pericolosamente al "compromesso" definitivo.

Se al tempo d'uscita costava 1800 (se non erro, non ricordo quanto l'ho pagata), con un ottava in meno dovrebbe costare meno.

Mi torna in mente quel topic in cui non ricordo chi di noi chiese "Ma si può tagliare la tastiera?".
Tante risate al tempo, ma sai che non era una cattiva idea. Ad averci le capacità e le conoscenze tecnico-informatiche ci farei oggi un pensierino emo
Ciao Coccige.
A suo tempo lo avevo già linkato
Loro te lo tagliano.
Sganciando 1.500 euri si può avere un P125 a 72 tasti.
Ma il prezzo potrebbe essere per il 49

Edit: Qui il link della pagina principale
  • maxpiano69
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06-01-22 00.23

Fabri72 ha scritto:
Ciao Coccige.
A suo tempo lo avevo già linkato
Loro te lo tagliano.

emo emo emo

Fabri72 ha scritto:
Sganciando 1.500 euri si può avere un P125 a 72 tasti

Ma che senso ha quando esiste il P121?
  • Fabri72
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06-01-22 00.31

maxpiano69 ha scritto:
Ma che senso ha quando esiste il P121?


Ciao Max, metti che uno sia scaramantico e pensi che 73 porti sfiga! emo

Un erotomane ad esempio potrebbe desiderare un V-Piano a 69 tasti. Così potrebbe suonarlo anche da sotto emoemo
  • Sbaffone
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06-01-22 00.42

1500€ emo

vieni da me te lo sistemo con la sega circolare gratis
  • cecchino
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06-01-22 00.47

@ Sbaffone
1500€ emo

vieni da me te lo sistemo con la sega circolare gratis
Ma la sega circolare fa parte del setup dell’erotomane? emo
  • Fabri72
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06-01-22 00.54

@ cecchino
Ma la sega circolare fa parte del setup dell’erotomane? emo
Qui si entra in un circolo lussurioso!
  • Sbaffone
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06-01-22 01.05

@ cecchino
Ma la sega circolare fa parte del setup dell’erotomane? emo
non la vedo benissimo come pratica emo
  • d_phatt
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06-01-22 01.13

CoccigeSupremo ha scritto:
Il gioco delle aziende è questo: Appuntano ciò che è richiesto, e ci fanno 5/6 tastiere diverse con 2 elementi richiesti e 2 mancanti di volta in volta.

Questo è sacrosanto e mi trovi perfettamente d'accordo.

Premesso che se parliamo di workstation è una cosa, tralasciando che comunque oggi la workstation che utlizziamo tutti è il personal computer, tutti, dal dilettante al superprofessionista, chi Windows, chi Mac, chi Reaper chi Pro Tools, ma la salsa quella è...

Ma tralasciando questo, se parliamo di stage piano faccio notare che esistono le aziende italiane (e a modo suo una certa svedese, anche se diversamente) che in ogni prodotto mettono sempre il meglio della loro tecnologia, senza compromessi artificiali, mettono tutto quello che possono e se non mettono qualcosa è perché non possono...e non è assolutamente per patriottismo, ma è per ammirazione sincera che ritengo fondamentale puntualizzare che Studiologic, Dexibell, Crumar, Viscount (e appunto a modo suo anche Nord, e scusate se dimentico qualcos'altro) non fanno strani giochini con tagli artificiali alle funzioni, non tagliano nulla, per ogni categoria fanno UN solo strumento, magari in vari formati, con cui vanno sempre all in mettendo tutta la tecnologia e le features che possono...

Per dirne una che conosco bene, GSi/Crumar a distanza di 6 (sei) anni dall'uscita del Gemini ha fatto una serie di aggiornamenti impressionante facendo uscire in pochi mesi un editor per computer, un aggiornamento dello stesso editor, due aggiornamenti firmware, e qualcosa come 5 o 6 espansioni di multisamples (oltre alle 5 già rilasciate) che hanno migliorato uno strumento già eccellente in maniera veramente incredibile, ampliandone le possibilità e la tavolozza sonora, il tutto GRATUITAMENTE e in parallelo con il loro stage piano. E non è che il multisample di pianoforte del Gemini faccia più schifo perché il Gemini costa meno, avrebbero potuto dire "vuoi quello buono, spendi 2000 euro e compra il Seven", e invece no, ti danno tutta la loro tecnologia senza remore, in maniera diretta...senza contare un supporto clienti che ti risponde sempre nel giro di uno - due giorni in cui puoi parlare direttamente con Guido Scognamiglio porca miseria...questa per me si chiama serietà e una grande etica professionale.

E anche del supporto clienti Studiologic non posso che parlare bene, per esperienza personale.

E cose analoghe valgono per le altre sopra nominate, i multisamples della Nord Piano Library o della library Dexibell sono gli stessi per tutti i loro strumenti, cambia la keybed, le dimensioni e il peso (e le funzioni nel caso di Nord) ma il contenuto è sempre lo stesso e sempre della miglior qualità a disposizione.

Viscount idem, tutti ottimi prodotti senza versioni castrate a livello software e di suoni.

E tutti questi strumenti sono di qualità alta, quando non direttamente lo stato dell'arte in alcuni ambiti particolari, ognuno con le sue "specializzazioni".

E ripeto, non è assolutamente per patriottismo che faccio questo discorso, ma per assoluta ammirazione di questo modo di fare gli strumenti, che è quello che piace a me, senza castrazioni artificiali, ed è per questo che ho scelto di costruire il mio setup su strumenti di questo tipo.
  • giannirsc
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06-01-22 05.24

Siamo tremendamente lontani dal piano definitivo...3/4 anni fa ipotizzavo una master con ingressi audio proprio su questo forum e la studiologic lo ha tirato fuori...
Il prossimo step ne ho già parlato...tastiera da 5/6 kg con meccanica e sensibilità dei tasti variabile in base al suono che seleziono...uso un preset di piano.?..meccanica pesata....uso un synth? ...risposta del tasto synth action e cosi via...
Tanti anni fa c era una korg dove variavi la “durezza” del tasto tramite un cursore passando da tastiera pesata a synth action..forse la korg i1
Insomma la strada è lunga ma allegerire il prodotto e dargli una meccanica variabile è il prossimo step..chi ci arriva prima fa bingo.
  • maxpiano69
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06-01-22 08.37

giannirsc ha scritto:
Tanti anni fa c era una korg dove variavi la “durezza” del tasto tramite un cursore passando da tastiera pesata a synth action..forse la korg i1

Mah... tra una synth action ed una hammer action la differenza non è solo questione di "pesatura", è proprio un leveraggio meccanico (dimensione del tasto, fulcro, movimento del "martelletto") diverso ed 88 (ma anche 76) tasti HA non possono pesare 5/6Kg se voglio avere la sensazione di un pianoforte dove ogni singolo tasto ha un certo "peso"; sognare è lecito e non costa nulla per carità, ma poi bisogna anche confrontarsi con ciò che può o non può essere fatto fisicamente (e alla fine dei conti, costa davvero così tanto avere anche una synth action secondaria insieme alla pesata, come si è sempre fatto?).

PS: non idea di come fosse realizzato quel caso Korg che hai indicato, ma se era un cursore mi aspetto che non facesse altro che introdurre una maggiore o minor frizione sui tasti e se non lo hanno riproposto e quel modello non è diventato così ricercato, magari c'è da domandarsi "come mai?"
  • MicheleJD
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06-01-22 10.07

…mi sa che la soluzione definitiva è lo studio di marcoballa… vuoi suoni e formati diversi?!? sposti la seggiola e via!

06-01-22 10.17

@ Fabri72
Ciao Coccige.
A suo tempo lo avevo già linkato
Loro te lo tagliano.
Sganciando 1.500 euri si può avere un P125 a 72 tasti.
Ma il prezzo potrebbe essere per il 49

Edit: Qui il link della pagina principale
Ne avevo viste tante di idee "geniali": Tastiere montabili ottava per ottava, tastiere che si piegano in 2, tastiere srotolabili.... ma questa le supera tutte emo emo

Uno ci ride e ci scherza, ma ad averci i soldi, una Motif XF7 pesata, che perde magari quei 10 chili di legno e metallo, per me sarebbe una soluzione più che definitiva.

Per puro sfizio, mi informo.
  • zerinovic
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06-01-22 10.40

d_phatt ha scritto:
Premesso che se parliamo di workstation è una cosa, tralasciando che comunque oggi la workstation che utlizziamo tutti è il personal computer, tutti, dal dilettante al superprofessionista, chi Windows, chi Mac, chi Reaper chi Pro Tools, ma la salsa quella è..

bingo...chi rema con la corrente a favore, vince, chi rema contro non ce la può fare...perche il dominio del computer in campo workstation è netto. ma anche come expander...quindi chi meglio con uno strumento interagisce con il virtuale si porta a casa uno strumento infinito..e infinitamente pratico.la qualità dei suoni ha un importanza relativa, RD88 magari non ha un bel piano ma i synth roland sono dall'altra parte un valore aggiunto mica da poco. poi se piace piace e se non piace amen, siamo sempre li..

06-01-22 11.48

d_phatt ha scritto:
tralasciando che comunque oggi la workstation che utlizziamo tutti è il personal computer, tutti, dal dilettante al superprofessionista, chi Windows, chi Mac, chi Reaper chi Pro Tools, ma la salsa quella è...


Purtroppo si, il computer è diventato parte integrante di un setup, ma io per qualche anno ho trovato in Moxf l'all in one che desideravo: Ci importavo suoni, librerie esterne e basi.
Certo il lavoro da fare a casa è doppio tra realizzazione di materiale su computer e sua importazione su Moxf, con tutti i limiti del caso (come l'impossibilità di importare mp3).

Alla fine dei giochi però Moxf riproduceva basi lavorate a casa, nel suo sequencer e mi permetteva di suonare suoni importati e librerie di qualità, E ciò mi dava sicurezza e semplicità di utilizzo.

Col tempo, come è normale che sia, ha cominciato ad infastidirmi unicamente l'ingombro e il peso. Sarebbero bastate dimensioni un pò più generose di una Nord Electro 6hp per rendere la situazione (di compromesso) definitiva.

Le alternative con qualità simili ci sono: Viene in mente il kurzweil forte, ma anche la stessa Electro, la casio px5s o le varie studiologic), solo che una pesa troppo, l'altra non ha sequencer, e le altre ancora non hanno memoria per importare campioni o hanno suoni di bassa qualità.

d_phatt ha scritto:
Ma tralasciando questo, se parliamo di stage piano faccio notare che esistono le aziende italiane

Personalmente mi sono trovato malissimo con Studiologic, idem per l'assistenza, e mi son detto "mai più".
Le demo mostrate dei nuovi modelli, con note che ciccano mi portano immediatamente alla mente l'esperienza pessima avuta con Acuna.
Dexibell molto bella, mai provata, ma il suono di pianoforte non mi piace.

Per il resto del discorso, i tagli artificiali in casa Clavia li fanno. Non a caso spezzettano il mercato tra nord piano/Electro/Stage/Lead/Wave. Ad ognuna manca qualcosa dell'altro.
In termini di mercato ci sta eccome, in termini di pura (e ovviamente non possibile) correttezza meno emo
  • d_phatt
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06-01-22 13.24

@ zerinovic
d_phatt ha scritto:
Premesso che se parliamo di workstation è una cosa, tralasciando che comunque oggi la workstation che utlizziamo tutti è il personal computer, tutti, dal dilettante al superprofessionista, chi Windows, chi Mac, chi Reaper chi Pro Tools, ma la salsa quella è..

bingo...chi rema con la corrente a favore, vince, chi rema contro non ce la può fare...perche il dominio del computer in campo workstation è netto. ma anche come expander...quindi chi meglio con uno strumento interagisce con il virtuale si porta a casa uno strumento infinito..e infinitamente pratico.la qualità dei suoni ha un importanza relativa, RD88 magari non ha un bel piano ma i synth roland sono dall'altra parte un valore aggiunto mica da poco. poi se piace piace e se non piace amen, siamo sempre li..
Sì, però io parlavo più che altro dell'uso in studio, per registrare e produrre, per quanto mi riguarda una tastiera deve avere suoni buoni di suo, se per farla rendere bene a livello timbrico devo pure comprare un iPad o un Mac, per me rimane in negozio.

Poi la necessità del sequencer interno per uso live come lo intendeva CoccigeSupremo, eh, ti porta per forza su una WS con tutti i limiti del caso...perché ce sono diversi per chi è principalmente un pianista. Le top di gamma sono tutte bare difficilmente trasportabili...mentre molti stage piano top stanno sotto i 20 kg.
  • d_phatt
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06-01-22 13.31

CoccigeSupremo ha scritto:
Per il resto del discorso, i tagli artificiali in casa Clavia li fanno. Non a caso spezzettano il mercato tra nord piano/Electro/Stage/Lead/Wave. Ad ognuna manca qualcosa dell'altro.
In termini di mercato ci sta eccome, in termini di pura (e ovviamente non possibile) correttezza meno

Infatti per Nord ho un po' differenziato la questione nel mio messaggio, è "borderline" diciamo, però resta che in tutti i Nord Piano, Electro e Stage hai a disposizione tutti i sample Nord senza esclusioni né differenze di qualità...poi certo le più vecchie hanno meno memoria ma è naturale che sia così.

Però prendi Dexibell, nel catalogo hanno stage piano di diversi formati, pesi e dimensioni ma il software e i suoni e le funzioni sono sempre gli stessi (tolto mi pare l'S9 che ha il clone hammond). Idem Viscount e Studiologic. È questo che a me piace, l'idea di avere uno strumento realizzato con l'idea di fare tutto al massimo possibile.
  • zerinovic
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06-01-22 14.07

d_phatt ha scritto:
, però io parlavo più che altro dell'uso in studio, per registrare e produrre, per quanto mi riguarda una tastiera deve avere suoni buoni di suo, se per farla rendere bene a livello timbrico devo pure comprare un iPad o un Mac, per me rimane in negozio.

però perche uno non si puo portare il suono fatto a casa al pc in live...qualsiasi suono non pensare solo al piano ac. da 15000gb...cè un suono che ha la sua magia giusta ed uno se lo porta, senza stare a riprodurlo accanitamente sulla tastiera che magari proprio non ce la fa..da qui nasce l'idea di usarlo come expander, uno potrebbe fare tutto con master? si e no...lo strumento/master è decisamente un plus, suoni pronti e che bucano, molto meglio in generale di quelli sul pc, quindi allarghi le sonorità a disposizione., hai un backup sempre pronto nel caso di guasti o malfunzionamenti.