Sl88 studio e grand tastiera sensazione tocco confronto PX5s

  • MarcoC
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09-10-16 22.47

@ Mazz56
Anche io concordo in pieno con quello che dici, ma perche' escludere tutte quelle persone che vogliono imparare a suonare il pianoforte ( a che livello poi si vedra') che abitano in un condominio, tornano a casa alle 7/8 di sera , e che possono dedicare tempo allo studio solo dopo cena?. Con un pianoforte tradizionale i legami con i vicini prima o poi si "increspano", si litiga e si creano delle faide per le briciole che svolazzano dai balconi, per l'odore dei cibi, figuriamoci per un'ora di scale fatte dopo le 8 , o forse volete dire che il "vero" studio e' riservato solo ai giovani e pensionati che hanno il pomeriggio libero?. Non penso, a questo punto ben vengano i digitali, li ritengo un compromesso dignitoso. La musica deve essere accessibile a tutti! Grazie .
Assolutamente non escludo i digitali, ho solo detto che ritengo sbagliato tentare improbabili paragoni tra meccaniche e suoni.
Basta solo il fatto che un digitale sostanzialmente NON HA la meccanica del pianoforte ma una sua "riduzione" per simularne l'effetto.
Quando mi riferivo al discorso dello studio naturalmente non intendevo includere chi per diversi motivi si approccia allo strumento in età "lavorativa" e ha quindi degli orari diversi da un ragazzo o da un bambino che dovrebbe dedicare allo studio dello strumento un certo impegno di tempo giornaliero......anche se oggi esistono i Silent!
Purtroppo se vuoi imparare a suonare veramente non puoi fare altro (a meno di casi di particolari fenomeni della natura) perché richiede molte ore (anche 8/10 o in determinati periodi anche di più) di studio al giorno che difficilmente si possono conciliare con una qualsiasi attività lavorativa.
Con questo non voglio dire che il pianoforte è per i professionisti o gli aspiranti tali e il digitale per gli hobbisti ma solo che un aspirante professionista ha bisogno dello strumento.
Poi come diceva Cyrano dipende dagli obiettivi......se si vuole studiare seriamente serve il pianoforte, per me è così.....vi porto l'esempio di un amico sassofonista che sta preparando l'esame di pianoforte complementare....settimana prossima verrà da me per esercitarsi prima dell'esame.....lo farò lavorare prima sul verticale per "sgrossare" e poi sul coda per "affinare" il programma che deve presentare all'esame, avendo lui a casa un digitale.
E questo è un altro aspetto per cui non mi sentirò mai di fare qualsiasi paragone tra un digitale e un pianoforte.....ritengo infatti poco paragonabili anche un verticale e un coda.....le meccaniche sono diverse, le risposte sono diverse, il suono è diverso, le sfumature sono diverse.
Il pianoforte è uno strumento che suona per quello che è......le mani dello strumentista contano in misura minore rispetto ad altri strumenti dove è possibile costruirsi il proprio suono (ad esempio la chitarra).....uno strumento di merda suona di merda anche sotto le mani del miglior pianista.....uno strumento eccellente di contro può dare qualcosa anche ad una esecuzione non eccellente.
Espresse queste mie opinioni aggiungo che ben vengano ANCHE i digitali.....io stesso li uso quando suono in giro (è logico che rispetto ad un pianoforte distrutto di un ristorante preferisco il mio digitale ma quando trovo un pianoforte buono il digitale resta puntualmente in macchina) e a volte anche a casa l'ho utilizzato quando ho dovuto fare qualcosa in orari improponibili!
E spero che lo sviluppo di questi strumenti vada sempre più avanti auspicando che quanto prima si possa davvero iniziare a fare dei confronti ma per il momento secondo me siamo ancora lontani!