Behringer: tutto e il contrario di tutto...

  • MicheleJD
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05-07-21 21.10

@ anonimo
MicheleJD ha scritto:
A me piacerebbe se facessero un Model D con tastiera del Poly D e la sezione effetti integrata


Se facessero un model D con tastiera del Poly D ed effetti del Deepmind.. (tc Helicon) sarebbe il sintetizzatore perfetto, anche a costo di pagarlo di piu' del Poly D attuale.. So che stravolgerebbe i canoni dei puristi.. ma a me interessa il suono, non i romanticismi del passato.
una curiosità, il Poly D se impostato monofonico e usando 3 oscillatori suona (bene) come il Model D?
  • toniz1
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06-07-21 10.08

valenciano ha scritto:
il resto e' il nome : Moog sta ai sintetizzatori, come Ferrari sta alle automobili.. e se andassimo proprio a vedere, anche nelle elite delle automobili (e di altri settori) alla fine il nome lo si paga profumatamente.

Una T-Shirt con scritto Emporio Armani, costa dieci volte di piu' di una T-shirt anonima fatta con lo stesso tessuto. Non parliamo poi di scarpe sportive ecc..


esatto.. qui scattano meccanismi relativi al posizionamento di un marchio, di un prodotto, l'esclusività etc.etc...
loro non hanno l'interesse a vendere 10.000 model D a 400 euro... ma di venderne 1000 a 4000... perche' il Model D non e' per tutti, perche' deve rappresentare un oggetto desiderabile... etc.etc... che poi quei 4000 siano tutti giustificabili "razionalmente"???... assolutamente no... come per i prodotti Apple, Lamborghini, Ferrari, McLaren... etc.etc..
  • Pianolaio
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06-07-21 10.34

@ toniz1
valenciano ha scritto:
il resto e' il nome : Moog sta ai sintetizzatori, come Ferrari sta alle automobili.. e se andassimo proprio a vedere, anche nelle elite delle automobili (e di altri settori) alla fine il nome lo si paga profumatamente.

Una T-Shirt con scritto Emporio Armani, costa dieci volte di piu' di una T-shirt anonima fatta con lo stesso tessuto. Non parliamo poi di scarpe sportive ecc..


esatto.. qui scattano meccanismi relativi al posizionamento di un marchio, di un prodotto, l'esclusività etc.etc...
loro non hanno l'interesse a vendere 10.000 model D a 400 euro... ma di venderne 1000 a 4000... perche' il Model D non e' per tutti, perche' deve rappresentare un oggetto desiderabile... etc.etc... che poi quei 4000 siano tutti giustificabili "razionalmente"???... assolutamente no... come per i prodotti Apple, Lamborghini, Ferrari, McLaren... etc.etc..
Condivido i commenti precedenti.
C'è da dire però che una Ferrari è realmente superiore in tutto a macchine che costano un decimo o un ventesimo.
Al massimo la si può paragonare ad automobili sullo stesso livello e prezzo come Porsche, Lamborghini...
Ma se da domani la Fiat o la Škoda costruissero macchine simili e di buona qualità con le stesse prestazioni di una Supercar, e le facessero pagare 15000/20000 Euro anzichè 200.000/300.000 Euro, probabilmente si perderebbe, nel tempo (è importante il tempo), l'interesse per i marchi più blasonati e di conseguenza il prestigio e la desiderabilità.
Una Ferrari resterebbe sempre migliore, ma quanto questo blasone sarebbe ancora così importante? Quanti giustificherebbero il costo decuplicato nettamente superiore? Nel tempo probabilmente tutto ciò si perderebbe.
Questo credo sia il senso del paragone con il Model D di Behringer e quello originale.
Il fascino di un Sintetizzatore è sempre stato l'innovazione, che viene da studi e ricerche, e come è stato detto da costi di progettazione e realizzazione, che soprattutto negli anni '70/80 non erano paragonabili a quelli sicuramente più economici di oggi.
Sta lì il nocciolo della questione.
Se negli anni '70 ci fosse stata Behringer con un Synth paragonabile al Minimoog ma a un decimo del costo, Moggo sarebbe ancora oggi così desiderabile?
  • MicheleJD
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06-07-21 10.37

@ toniz1
valenciano ha scritto:
il resto e' il nome : Moog sta ai sintetizzatori, come Ferrari sta alle automobili.. e se andassimo proprio a vedere, anche nelle elite delle automobili (e di altri settori) alla fine il nome lo si paga profumatamente.

Una T-Shirt con scritto Emporio Armani, costa dieci volte di piu' di una T-shirt anonima fatta con lo stesso tessuto. Non parliamo poi di scarpe sportive ecc..


esatto.. qui scattano meccanismi relativi al posizionamento di un marchio, di un prodotto, l'esclusività etc.etc...
loro non hanno l'interesse a vendere 10.000 model D a 400 euro... ma di venderne 1000 a 4000... perche' il Model D non e' per tutti, perche' deve rappresentare un oggetto desiderabile... etc.etc... che poi quei 4000 siano tutti giustificabili "razionalmente"???... assolutamente no... come per i prodotti Apple, Lamborghini, Ferrari, McLaren... etc.etc..
Io credo che se Moog avesse fatto una reissue del Model D sui 1.500-2.000 euro (probabilmente sempre guadagnandoci visto che non credo a produrlo possa costare molto piu di altri modelli loro attualmente in commercio) avrebbe cannibalizzato le vendite di altri modelli quali Granmother and Matriarch. Invece così probabilmente ha venduto tutte le linee di prodotto, ognuno ad un target diverso.
  • Pianolaio
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06-07-21 10.51

@ MicheleJD
Io credo che se Moog avesse fatto una reissue del Model D sui 1.500-2.000 euro (probabilmente sempre guadagnandoci visto che non credo a produrlo possa costare molto piu di altri modelli loro attualmente in commercio) avrebbe cannibalizzato le vendite di altri modelli quali Granmother and Matriarch. Invece così probabilmente ha venduto tutte le linee di prodotto, ognuno ad un target diverso.
Vero.
Però con la tecnologia di oggi e soprattutto con i progetti già pronti già in loro possesso in quanto creatori, l'acquirente sa, in virtù del fatto che ci sono cloni a 300 Euro, che sta comprando il suono a 300/500/1000 Euro (volendo comunque considerare la superiorità di un Model D originale) e 3000 Euro di marchio.
Il nuovo Moog è considerato la copia esatta, non ci sono differenze che possano incidere nel prezzo così tanto.

Certo, poi come è stato detto, c'è chi comunque compra uno Strumento fatto a mano e la certezza del Marchio.
Si paga quello in buona percentuale.

Se proprio uno vuole un'icona deve comprare il Model D originale, perchè di fatto il nuovo model D "reissue" non potrà mai essere paragonato almeno sotto il punto di vista storico.
Quindi se uno vuole la storia è libero e giustificato di spendere anche cifre importanti, diverso è il discorso per un Clone anche se di pregevole fattura.
  • d_phatt
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06-07-21 11.49

Io adesso sinceramente non conosco il processo produttivo Moog, e pertanto la giustificabilità o meno dei prezzi dei loro sintetizzatori, ma bisogna pur sempre considerare che si tratta a suo modo di una piccola realtà, a dispetto della nobiltà del blasone che porta.

E tuttavia sono riusciti nel corso degli ultimi anni a proporre sintetizzatori Moog al 100% e tuttavia piuttosto economici, come il Minitaur, Sirin, per poi piano piano salire verso Grandmother, i Sub e via dicendo.

Trovo belle la varietà e la caratterizzazione della loro offerta. Poi chiaro che parliamo di prodotti di nicchia e, in un certo senso, di lusso.
  • tsuki
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06-07-21 12.19

@ anonimo
MicheleJD ha scritto:
A me piacerebbe se facessero un Model D con tastiera del Poly D e la sezione effetti integrata


Se facessero un model D con tastiera del Poly D ed effetti del Deepmind.. (tc Helicon) sarebbe il sintetizzatore perfetto, anche a costo di pagarlo di piu' del Poly D attuale.. So che stravolgerebbe i canoni dei puristi.. ma a me interessa il suono, non i romanticismi del passato.
Concordo.
  • anonimo
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06-07-21 13.17

A mio modesto parere, i prodotti moog originali, sono destinati prevalentemente a professionisti di livello.

Tra grandi nomi della discografia, turnisti dei concerti big, musicisti dei grandi studi di registrazione ecc, si raggiungono gia' i numeri di vendita che soddisfano la produzione del costruttore Moog.
Aggiungiamoci anche qualche benestante che non si fa problemi di spesa e vuole l'originale con tutti i carismi, e se moltiplichiamo il tutto su base mondiale (dagli USA al Giappone, passando per l'Europa) ecco che escono le vendite di Moog.

Tant'e' vero che Moog stessa non ha mai storto il naso sulle emulazioni precedente, e per il VSTi del minimoog collaboro' addirittura Bob Moog in persona, fornendo le dritte per realizzare lo strumento virtuale.

Anche piu' recentemente, e in merito all'annuncio di Behringer, ho letto da qualche parte che il marchio Moog rispose che "Bob Moog sarebbe contento di sapere che il suo strumento piu' popolare puo' essere fruito da tutte le tasche". Insomma con grande stile la Moog ha di fatto ribadito che il clone behringer, non solo non intacca i suoi prodotti, ma in qualche modo li rivalorizza.
Effettivamente se alle basi dei musicisti (appassionati, dilettanti, semiprofessionisti ecc) dovesse scoppiare un boom del ritorno del suono moog, questo boom si ripercuoterebbe anche ai vertici dove ci sono professionisti ben pagati.
  • tsuki
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06-07-21 13.34

Infatti,tra il musicista dilettante o semipro ( cioè gente che non lo fa' per vivere) ed il turnista magari a alti livelli e comunque professionista,il Target è ben differente....Per quanto si vedano dilettanti evoluti o semipro con fior di tastiere professionali in giro.
  • anonimo
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06-07-21 13.39

Pianolaio ha scritto:
Condivido i commenti precedenti.
C'è da dire però che una Ferrari è realmente superiore in tutto a macchine che costano un decimo o un ventesimo.


Credimi.. io sulle auto ci lavoro da 35 anni (ed ho anche lavorato per Ferrari).
Senza voler sminuire il marchio (che e' brand piu' prestigioso al mondo tra tutti i settori), dentro una Ferrari c'e' tecnologia di alto livello, precisione, artigianalita', prestazioni esemplari ecc, ma una Ferrari e' sempre composta da motore, trasmissione, sedili, elettronica (evoluta) e nient'altro (in senso poco o niente ammenicoli accessori ecc). Se dovessi sommare i costi dei vari componenti ecc scopriresti che anche quel prezzo e' sproporzionato.

Una vettura di produzione ha tanti componenti in piu' (dal confort all'infotainment, dai dispositivi anti inquinamento a tanto altro) e se dovessi acquistare una vettura (un SUV ad esempio) comprando i singoli pezzi dal ricambista, la pagheresti quasi come una Ferrari.

Solo che la vettura di produzione conta su elevata automazione (minor precisione dei componenti), e su volumi di vendita stratosferici. Non a caso i costruttori stanno facendo varie fusioni.
Con tutti i pezzi che contiene una vettura odierna, se non ne produci almeno qualche milione l'anno non ci stai dentro.
Ai tempi della 127 un'auto era composta da motore, trasmissione, sedili e carrozzeria e tutti i pezzi erano prodotti dal costruttore.
Le vetture odierne hanno talmente tanti ammenicoli (elettronica e centraline con relativa necessita' di programmazione/calibrazione), airbag, dispositivi anti inquinamento, infotainment, guida assistita ecc.. ed e' tutta roba comprata da terzi, sulla quale il costruttore guadagna poco o nulla.
La somma di questi componenti rende elevati i costi di produzione, e rende sostenibile la vendita solo se si raggiungono volumi enormi di vetture vendute. (salvo le vetture di gamma alta che invece garantiscono buoni margini di guadagno)
Per questo motivo i vari marchi stanno imponendo due prodotti sul mercato :
1) i SUV : vetture piu' grandi= margini di guadagno meno strimizziti.
2) Vetture elettriche o ibride : molto piu' semplici a livello costruttivo ed ora che si stanno imponendo i grandi numeri, si stanno abbattendo anche i costi dei componenti (pacco batterie, motori elettrici, inverter ecc).

A dirla tutta (ma dovrei tacere), l'inquinamento sembra centrare poco o nulla su questo cambio di tecnologia (ma qui il discorso diventa lungo e complesso).

Ti do ragione su una cosa pero' (il mio paragone con la Ferrari era in un certo senso fuorviante).
Un clone di una Ferrari non puo' esistere, se non a livello goliardico amatoriale e pacchiano, perche' riprodurre una vettura cosi' tecnologica a costi popolari e' davvero impossibile, in quanto la componentistica base (particolari del motore, elettronica ecc) non e' certo diventata materiale di largo consumo.
Io intendevo semplicemente dire che se si fa il paragone tra il prezzo di una Ferrari, e il suo reale contenuto, anche li c'e' comunque una certa sproporzione ed una bella fetta di costo del marchio.

Insomma, tornando a Behringer il discorso e' che se e' riuscita a fare i suoi miracoli, e' perche' esisteva un sottobosco di componentistica a basso prezzo che nessuno considerava piu'. Behringer ha avuto l'idea di sfruttare la scadenza dei brevetti, raccogliere quella componentistica ed assemblarla facendo rivivere miti del passato.

  • PandaR1
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06-07-21 14.07

@ anonimo
Pianolaio ha scritto:
Condivido i commenti precedenti.
C'è da dire però che una Ferrari è realmente superiore in tutto a macchine che costano un decimo o un ventesimo.


Credimi.. io sulle auto ci lavoro da 35 anni (ed ho anche lavorato per Ferrari).
Senza voler sminuire il marchio (che e' brand piu' prestigioso al mondo tra tutti i settori), dentro una Ferrari c'e' tecnologia di alto livello, precisione, artigianalita', prestazioni esemplari ecc, ma una Ferrari e' sempre composta da motore, trasmissione, sedili, elettronica (evoluta) e nient'altro (in senso poco o niente ammenicoli accessori ecc). Se dovessi sommare i costi dei vari componenti ecc scopriresti che anche quel prezzo e' sproporzionato.

Una vettura di produzione ha tanti componenti in piu' (dal confort all'infotainment, dai dispositivi anti inquinamento a tanto altro) e se dovessi acquistare una vettura (un SUV ad esempio) comprando i singoli pezzi dal ricambista, la pagheresti quasi come una Ferrari.

Solo che la vettura di produzione conta su elevata automazione (minor precisione dei componenti), e su volumi di vendita stratosferici. Non a caso i costruttori stanno facendo varie fusioni.
Con tutti i pezzi che contiene una vettura odierna, se non ne produci almeno qualche milione l'anno non ci stai dentro.
Ai tempi della 127 un'auto era composta da motore, trasmissione, sedili e carrozzeria e tutti i pezzi erano prodotti dal costruttore.
Le vetture odierne hanno talmente tanti ammenicoli (elettronica e centraline con relativa necessita' di programmazione/calibrazione), airbag, dispositivi anti inquinamento, infotainment, guida assistita ecc.. ed e' tutta roba comprata da terzi, sulla quale il costruttore guadagna poco o nulla.
La somma di questi componenti rende elevati i costi di produzione, e rende sostenibile la vendita solo se si raggiungono volumi enormi di vetture vendute. (salvo le vetture di gamma alta che invece garantiscono buoni margini di guadagno)
Per questo motivo i vari marchi stanno imponendo due prodotti sul mercato :
1) i SUV : vetture piu' grandi= margini di guadagno meno strimizziti.
2) Vetture elettriche o ibride : molto piu' semplici a livello costruttivo ed ora che si stanno imponendo i grandi numeri, si stanno abbattendo anche i costi dei componenti (pacco batterie, motori elettrici, inverter ecc).

A dirla tutta (ma dovrei tacere), l'inquinamento sembra centrare poco o nulla su questo cambio di tecnologia (ma qui il discorso diventa lungo e complesso).

Ti do ragione su una cosa pero' (il mio paragone con la Ferrari era in un certo senso fuorviante).
Un clone di una Ferrari non puo' esistere, se non a livello goliardico amatoriale e pacchiano, perche' riprodurre una vettura cosi' tecnologica a costi popolari e' davvero impossibile, in quanto la componentistica base (particolari del motore, elettronica ecc) non e' certo diventata materiale di largo consumo.
Io intendevo semplicemente dire che se si fa il paragone tra il prezzo di una Ferrari, e il suo reale contenuto, anche li c'e' comunque una certa sproporzione ed una bella fetta di costo del marchio.

Insomma, tornando a Behringer il discorso e' che se e' riuscita a fare i suoi miracoli, e' perche' esisteva un sottobosco di componentistica a basso prezzo che nessuno considerava piu'. Behringer ha avuto l'idea di sfruttare la scadenza dei brevetti, raccogliere quella componentistica ed assemblarla facendo rivivere miti del passato.

C'e' da dire che in ferrari c'e' una ricerca pazzesca, sono sempre all'avanguardia della tecnologia... un moog e' una roba che oggi la puo' riprodurre praticamente chiunque, a livello di elettronica stiamo all'eta' della pietra rispetto ad un microprocessore o una memoria ram dove sono ammassati letteralmente miliardi di transistor grandi pochi nanometri...
  • giosanta
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06-07-21 14.41

PandaR1 ha scritto:
C'e' da dire che in ferrari c'e' una ricerca pazzesca, sono sempre all'avanguardia della tecnologia... un moog e' una roba che oggi la puo' riprodurre praticamente chiunque, a livello di elettronica stiamo all'eta' della pietra

Concordo
  • paolo_b3
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06-07-21 17.04

@ anonimo
Pianolaio ha scritto:
Condivido i commenti precedenti.
C'è da dire però che una Ferrari è realmente superiore in tutto a macchine che costano un decimo o un ventesimo.


Credimi.. io sulle auto ci lavoro da 35 anni (ed ho anche lavorato per Ferrari).
Senza voler sminuire il marchio (che e' brand piu' prestigioso al mondo tra tutti i settori), dentro una Ferrari c'e' tecnologia di alto livello, precisione, artigianalita', prestazioni esemplari ecc, ma una Ferrari e' sempre composta da motore, trasmissione, sedili, elettronica (evoluta) e nient'altro (in senso poco o niente ammenicoli accessori ecc). Se dovessi sommare i costi dei vari componenti ecc scopriresti che anche quel prezzo e' sproporzionato.

Una vettura di produzione ha tanti componenti in piu' (dal confort all'infotainment, dai dispositivi anti inquinamento a tanto altro) e se dovessi acquistare una vettura (un SUV ad esempio) comprando i singoli pezzi dal ricambista, la pagheresti quasi come una Ferrari.

Solo che la vettura di produzione conta su elevata automazione (minor precisione dei componenti), e su volumi di vendita stratosferici. Non a caso i costruttori stanno facendo varie fusioni.
Con tutti i pezzi che contiene una vettura odierna, se non ne produci almeno qualche milione l'anno non ci stai dentro.
Ai tempi della 127 un'auto era composta da motore, trasmissione, sedili e carrozzeria e tutti i pezzi erano prodotti dal costruttore.
Le vetture odierne hanno talmente tanti ammenicoli (elettronica e centraline con relativa necessita' di programmazione/calibrazione), airbag, dispositivi anti inquinamento, infotainment, guida assistita ecc.. ed e' tutta roba comprata da terzi, sulla quale il costruttore guadagna poco o nulla.
La somma di questi componenti rende elevati i costi di produzione, e rende sostenibile la vendita solo se si raggiungono volumi enormi di vetture vendute. (salvo le vetture di gamma alta che invece garantiscono buoni margini di guadagno)
Per questo motivo i vari marchi stanno imponendo due prodotti sul mercato :
1) i SUV : vetture piu' grandi= margini di guadagno meno strimizziti.
2) Vetture elettriche o ibride : molto piu' semplici a livello costruttivo ed ora che si stanno imponendo i grandi numeri, si stanno abbattendo anche i costi dei componenti (pacco batterie, motori elettrici, inverter ecc).

A dirla tutta (ma dovrei tacere), l'inquinamento sembra centrare poco o nulla su questo cambio di tecnologia (ma qui il discorso diventa lungo e complesso).

Ti do ragione su una cosa pero' (il mio paragone con la Ferrari era in un certo senso fuorviante).
Un clone di una Ferrari non puo' esistere, se non a livello goliardico amatoriale e pacchiano, perche' riprodurre una vettura cosi' tecnologica a costi popolari e' davvero impossibile, in quanto la componentistica base (particolari del motore, elettronica ecc) non e' certo diventata materiale di largo consumo.
Io intendevo semplicemente dire che se si fa il paragone tra il prezzo di una Ferrari, e il suo reale contenuto, anche li c'e' comunque una certa sproporzione ed una bella fetta di costo del marchio.

Insomma, tornando a Behringer il discorso e' che se e' riuscita a fare i suoi miracoli, e' perche' esisteva un sottobosco di componentistica a basso prezzo che nessuno considerava piu'. Behringer ha avuto l'idea di sfruttare la scadenza dei brevetti, raccogliere quella componentistica ed assemblarla facendo rivivere miti del passato.

Il concetto in linea di principio è giusto, ma non estremizzarlo.
Un marchio è una ricetta che ha tanti componenti: i costi di ricerca per mettere a punto le tecnologie, l'immagine che il prodotto si è conquistato sul mercato, il giusto compromesso buy or make... ma ce n'è uno più importante di tutti: il prezzo a cui si riesce a vendere il prodotto sul mercato, che è meramente emozionale.

In teoria si possono fare tante cose, ma poi ci si scontra con la realtà.
  • anonimo
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06-07-21 20.06

paolo_b3 ha scritto:
Il concetto in linea di principio è giusto, ma non estremizzarlo.


Conosco molto bene quel marchio, so bene cosa si muove dentro e come (sia nel reparto produzione, che in quello corse), altrimenti non mi sarei espresso.

Di fatto stai dicendo cio' che sostenevo anche io : il prezzo a cui si vendere il prodotto e' meramente emozionale. Ferrari non ha bisogno di cercare riduzione costi o cose di questo genere anzi : se mai dovesse accadere, perderebbe il suo prestigio.

  • PandaR1
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06-07-21 20.11

@ anonimo
paolo_b3 ha scritto:
Il concetto in linea di principio è giusto, ma non estremizzarlo.


Conosco molto bene quel marchio, so bene cosa si muove dentro e come (sia nel reparto produzione, che in quello corse), altrimenti non mi sarei espresso.

Di fatto stai dicendo cio' che sostenevo anche io : il prezzo a cui si vendere il prodotto e' meramente emozionale. Ferrari non ha bisogno di cercare riduzione costi o cose di questo genere anzi : se mai dovesse accadere, perderebbe il suo prestigio.

Si ma su una ferrari da 300k euro, togliendo completamente il discorso blasone, a quanto potresti venderla? 150k? perche' comunque la tecnologia, i materiali, la lavorazione c'e'... cucire a mano i sedili in pelle non e' come farli in tessuto a macchina, ci vogliono giorni, un motore ferrari lo montano a mano, non con i robot, e cosi' via... un moog se togli il blasone quanto ti costa? te lo dice behringer, 250 euro, ok senza tastiera, il polyD attualmente viene 550, quindi siamo ad un ottavo del prezzo (ed e' parafonico)

Nessuno potrebbe clonare una ferrari al 98% vendendola a 40k euro, e' proprio impossibile, anche se la volesse regalare...
  • paolo_b3
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06-07-21 20.41

@ anonimo
paolo_b3 ha scritto:
Il concetto in linea di principio è giusto, ma non estremizzarlo.


Conosco molto bene quel marchio, so bene cosa si muove dentro e come (sia nel reparto produzione, che in quello corse), altrimenti non mi sarei espresso.

Di fatto stai dicendo cio' che sostenevo anche io : il prezzo a cui si vendere il prodotto e' meramente emozionale. Ferrari non ha bisogno di cercare riduzione costi o cose di questo genere anzi : se mai dovesse accadere, perderebbe il suo prestigio.

Si quella di Ferrari è una situazione molto particolare, il mio ragionamento voleva essere più generale.
  • paolo_b3
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06-07-21 20.52

@ PandaR1
Si ma su una ferrari da 300k euro, togliendo completamente il discorso blasone, a quanto potresti venderla? 150k? perche' comunque la tecnologia, i materiali, la lavorazione c'e'... cucire a mano i sedili in pelle non e' come farli in tessuto a macchina, ci vogliono giorni, un motore ferrari lo montano a mano, non con i robot, e cosi' via... un moog se togli il blasone quanto ti costa? te lo dice behringer, 250 euro, ok senza tastiera, il polyD attualmente viene 550, quindi siamo ad un ottavo del prezzo (ed e' parafonico)

Nessuno potrebbe clonare una ferrari al 98% vendendola a 40k euro, e' proprio impossibile, anche se la volesse regalare...
Vediamo, chissà se Behringer sarà in grado di mettere in difficoltà Moog. E lo dico senza polemica, potrebbe anche essere che i clienti giungessero alla consapevolezza che i cloni di Behringer offrono la stessa qualità dei grandi synth analogici ad una cifra così evidentemente più bassa. Lasciamo scorrere l'acqua sotto ai ponti...
  • d_phatt
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06-07-21 21.03

@ paolo_b3
Vediamo, chissà se Behringer sarà in grado di mettere in difficoltà Moog. E lo dico senza polemica, potrebbe anche essere che i clienti giungessero alla consapevolezza che i cloni di Behringer offrono la stessa qualità dei grandi synth analogici ad una cifra così evidentemente più bassa. Lasciamo scorrere l'acqua sotto ai ponti...
Sinceramente, credo e spero di no. Come già detto da qualcuno sopra, sono prodotti rivolti a fasce di utilizzatori diverse.

Poi non dimentichiamo una cosa, Moog in questo momento NON ha in catalogo un Minimoog, né un sostituto del Minimoog. Offrono cose diverse al momento, i Subsequent e i semimodulari a tastiera, più tutti i vari moduli. Pur essendo in larga parta sovrapponibili, sono synth diversi da un Minimoog.

Non dimentichiamo neanche che Studio Electronics ha prodotto ottime repliche rack del Minimoog, eppure non mi pare che abbia intaccato la vendite Moog.
  • MiLord
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06-07-21 22.06

d_phatt ha scritto:
Poi non dimentichiamo una cosa, Moog in questo momento NON ha in catalogo un Minimoog, né un sostituto del Minimoog

Sì ma lo aveva fino a poco tempo fa. Correggetemi se sbaglio. Ed era proprio una replica venduta a 4000 euro. Se questo prezzo era giustificato negli anni '70, ora no. Behringer lo fa a 250 euro e ci guadagna pure.
E' evidente quindi che rifare un minimoog oggi sulla base di quello storico costa poco, di sicuro meno di 250 euro
E gli altri 3800? emo
Ok lo fanno a mano come hanno detto, lo paghi mille! E gli altri 3000? Su dai fanno leva solo sul marchio e su molti che avevano il sogno di un model d originale. Ma chi compra il modello "reissue" non ha la storia in mano! Ne ha una replica! Una replica che avrebbe potuto fare una qualsiasi altra marca. Esattamente uguale anche esteticamente, da roland a yamaha anche a casio. Sono tutte grandi aziende con grandi ingegneri. Cosa rende speciale quindi il costoso "reissue"?
Solo, esclusivamente, la scritta moog,
Il problema sai qual è? Che NESSUNO fino adesso aveva mai messo in dubbio che un minimoog valesse 4000 euro. Finchè behringer non ha dimostrato al mondo che invece rifacendolo oggi lo si può vendere a 20 volte in meno e ci si guadagna pure. Nessuno ci avrebbe creduto fino a poco tempo fa.
Ovviamente non si parla di tutti i prodotti moog.
  • d_phatt
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06-07-21 22.20

@ MiLord
d_phatt ha scritto:
Poi non dimentichiamo una cosa, Moog in questo momento NON ha in catalogo un Minimoog, né un sostituto del Minimoog

Sì ma lo aveva fino a poco tempo fa. Correggetemi se sbaglio. Ed era proprio una replica venduta a 4000 euro. Se questo prezzo era giustificato negli anni '70, ora no. Behringer lo fa a 250 euro e ci guadagna pure.
E' evidente quindi che rifare un minimoog oggi sulla base di quello storico costa poco, di sicuro meno di 250 euro
E gli altri 3800? emo
Ok lo fanno a mano come hanno detto, lo paghi mille! E gli altri 3000? Su dai fanno leva solo sul marchio e su molti che avevano il sogno di un model d originale. Ma chi compra il modello "reissue" non ha la storia in mano! Ne ha una replica! Una replica che avrebbe potuto fare una qualsiasi altra marca. Esattamente uguale anche esteticamente, da roland a yamaha anche a casio. Sono tutte grandi aziende con grandi ingegneri. Cosa rende speciale quindi il costoso "reissue"?
Solo, esclusivamente, la scritta moog,
Il problema sai qual è? Che NESSUNO fino adesso aveva mai messo in dubbio che un minimoog valesse 4000 euro. Finchè behringer non ha dimostrato al mondo che invece rifacendolo oggi lo si può vendere a 20 volte in meno e ci si guadagna pure. Nessuno ci avrebbe creduto fino a poco tempo fa.
Ovviamente non si parla di tutti i prodotti moog.
Innanzitutto grazie.

Ma allora però perché molti cloni minimoog rack di Studio Electronics, pur non essendo gli originali, pur non avendo la tastiera né la scritta Moog, sono tutt'altro che economici?

SE-1X 2019, modulo rack senza tastiera, costa più di 2000 euro. E non si chiama Moog.

Loro stessi parlando del progetto SE02, scrissero che il know how di Roland nella miniaturizzazione fu fondamentale per produrlo e venderlo ai prezzi bassi che conosciamo.

Mi sto perdendo qualcosa?