Il concetto "allargato" di patch sharing

michelet 20-10-15 17.34
Chiedo venia se questo argomento dovrebbe essere inserito in musica e dintorni, ma volevo che avesse una certa visibilità.
Ho scelto come titolo del thread <Il concetto "allargato" di patch sharing> perché c'è certa gente che considera l'opera dell'ingegno altrui come merce di scambio senza alcun valore: io dò una cosa a te e tu dai una cosa a me, gratis. Senza tenere in minima considerazione che quelle patches sono state prodotte con grande fatica da una terza persona e che questa non vedrà un centesimo.
Il fatto è che mentre un applicativo per computer può essere protetto via chiave hardware o software, un banco di patches è liberamente copiabile senza alcun problema (fanno eccezione certi banchi per Korg Kronos, che è un PC travestito da strumento musicale, però).
Di conseguenza, visto che non c'è alcun vincolo alla duplicazione - a parte quello morale, del quale sembriamo non curarci - sottostimiamo l'importanza che ha il trarre guadagno per chi le ha prodotte e pensiamo sia lecito scambiare banch di patches come se fossero le figurine Panini (che per inciso, comunque vanno pagate perché non si possono duplicare).
Di recente sono stato tempestato da un nuovo utente di Motif XF8 il quale, dopo un lungo giro di parole via Messenger per giustificare il patch sharing, voleva gli inviassi i campioni di Epic Grand prodotti da K-Sounds. Tale richiesta era motivata dal fatto che non sapeva se ne valesse la pena acquistarli... emo
Ma dico... Spendi quasi 4000€ per un Motif XF8 - che per inciso non puoi duplicare - e poi vai a formalizzarti per 125€? Ma stiamo scherzando?
Gli ho risposto che, per la sua logica, se avesse potuto trovare Motif XF8 in versione software, l'avrebbe copiato senza alcuna remora.

Tra le altre cose, se non ricordo male, una volta acquistati i banchi di patches è formalmente vietato copiarli, distribuirli e, peggio ancora, trarne degli utili rivendendoli.
Invece, c'è chi pensa che questo sia possibile.
Lo so che sto cercando di combattere contro i mulini a vento, però non sono nemmeno nato ieri. Credo nel software originale e, dopo aver investito molto denaro in banchi suoni di Keyfax, Easy Sounds ed altri, troverei sconveniente distribuirli a terzi, ancorché gratuitamente. In più, il patch sharing con me non funziona perché per Motif XF ho già tutti i banchi possibili esistenti sul mercato...

maxpiano69 20-10-15 17.42
Non c'é molto da dire o aggiungere Michele, se non che hai fatto bene a postarlo qui dato che c'é anche una spetto tecnico in questo (la difficoltà di proteggere patches e samples negli strumenti attuali, rispetto ai tempi in cui le waveform viaggiavano su costose schede dedicate...)

E .... W e lunga vita ai Don Quixotes!
anonimo 20-10-15 17.49
Michelet, da un punto di vista etico e morale il tuo discorso non fa una grinza, ma consideriamo un attimo cos'é una patch:

Una patch é un insieme di regolazioni e settings ottenuta utilizzando esclusivamente le risorse già presenti in uno strumento (waves, samples, filtri, effetti etcetera), senza l'aggiunta di elementi esterni (nuovi samples ad esempio)

1) una patch intesa in questo senso non puo' essere coperta dal diritto d'autore (come invece é possibile fare ad esempio con un sample), anche perché allo stesso risultato si potrebbe arrivare in via del tutto autonoma: immaginiamoci un momento cosa succederebbe se fosse possibile mettere sotto copyright un certo setting del moog....emo

2) dunque da un punto di vista meramente legale non commette reato né illecito civile chi duplica, copia, scambia o addirittura rivende una patch (intesa come un insieme di settings e regolazioni) anche perché, come detto, avrebbe potuto arrivare al medesimo setting in maniera del tutto autonoma

3) ovviamente non si possono utilizzare elementi proteggibili, come brand, logo, nome della patch etcetera

4) altrettanto ovviamente non possono venir duplicati, scambiati o venduti elementi che siano proteggibili come nuovi samples etcetera

Discorso complesso dunqueemo
Edited 20 Ott. 2015 15:50
andreakappa 20-10-15 18.09
La differenza sostanziale secondo me sta tra il patch e il sample..

un conto è condividere appunto delle configurazioni di una macchina un conto è redistribuire dei campioni.

Anche riguardo al condividere le configurazioni, comunque dietro a una configurazione di una patch c'è un'opera intellettuale il cui valore non è facilmente determinabile, ma sicuramente non è 0.

Poi il fatto che io (utente amatoriale) possa decidere di "regalare" e condividere liberamente una configurazione che ho creato, credo sia un diritto sacrosanto.

michelet 20-10-15 18.34
andreakappa ha scritto:
Poi il fatto che io (utente amatoriale) possa decidere di "regalare" e condividere liberamente una configurazione che ho creato, credo sia un diritto sacrosanto.

Perdona la franchezza.. Ma qui vogliamo fare tutti i cu******i con il c**o degli altri.

Cosa penseresti se dopo aver faticato un bel po' per programmare uno o più banchi di patches, aver pagato uno spazio web per pubblicizzarle e metterle in vendita, ti accorgessi che sono già su qualche Torrent?

Non penseresti che quelli sono tutti soldi non guadagnati?

Il discorso mi sembra veramente semplice da capire. Anche se sei un hobbista che suona mezz'ora al mese, non hai il diritto di procurarti illegalmente l'opera dell'ingegno altrui, anche se da questo non ne ricavi un cent.
Se vuoi le patches per il tuo strumento, che non hai voglia, tempo, capacità di programmarti, paghi qualcun altro che lo faccia per te.
Ed una volta che sarai in possesso di tali patches te le tieni senza distribuirle, anche a terzi, gratuitamente o in cambio di altre patches, perché questo crea un danno a chi le ha create.

Se invece vuoi concedere a terzi l'uso di patches create da te, solamente da te, allora - ovvio - sei libero di farlo. Ma il thread iniziale parlava di condivisione di materiale protetto da copyright.
Edited 20 Ott. 2015 16:36
kurz4ever 20-10-15 18.38
@ anonimo
Michelet, da un punto di vista etico e morale il tuo discorso non fa una grinza, ma consideriamo un attimo cos'é una patch:

Una patch é un insieme di regolazioni e settings ottenuta utilizzando esclusivamente le risorse già presenti in uno strumento (waves, samples, filtri, effetti etcetera), senza l'aggiunta di elementi esterni (nuovi samples ad esempio)

1) una patch intesa in questo senso non puo' essere coperta dal diritto d'autore (come invece é possibile fare ad esempio con un sample), anche perché allo stesso risultato si potrebbe arrivare in via del tutto autonoma: immaginiamoci un momento cosa succederebbe se fosse possibile mettere sotto copyright un certo setting del moog....emo

2) dunque da un punto di vista meramente legale non commette reato né illecito civile chi duplica, copia, scambia o addirittura rivende una patch (intesa come un insieme di settings e regolazioni) anche perché, come detto, avrebbe potuto arrivare al medesimo setting in maniera del tutto autonoma

3) ovviamente non si possono utilizzare elementi proteggibili, come brand, logo, nome della patch etcetera

4) altrettanto ovviamente non possono venir duplicati, scambiati o venduti elementi che siano proteggibili come nuovi samples etcetera

Discorso complesso dunqueemo
Edited 20 Ott. 2015 15:50
Io non sono proprio d'accordo.
La creazione di patch è una opera d'ingegno a prescindere da quali dati contiene... tutte le librerie per PC3 o per Virus o per quel che vuoi sono prive di sample, ma pago chi le ha sviluppate per non diventare scemo io per rifarle.

In sintesi, anche se non conosco la norma sul diritto d'autore sto al buonsenso:
1- mi fa piacere trovare librerie pronte da utilizzare senza fare fatica?
Si
2- voglio trovarle anche in futuro?
Si
Quindi non le copio nè le diffondo (a meno che l'autore non sia esplicitamente d'accordo) ma le compro... altrimenti col cavolo che l'autore ne farà ancora...
alla fine il mercato lo distruggiamo se non permettiamo di produrre guadagno...

michelet 20-10-15 18.41
@ kurz4ever
Io non sono proprio d'accordo.
La creazione di patch è una opera d'ingegno a prescindere da quali dati contiene... tutte le librerie per PC3 o per Virus o per quel che vuoi sono prive di sample, ma pago chi le ha sviluppate per non diventare scemo io per rifarle.

In sintesi, anche se non conosco la norma sul diritto d'autore sto al buonsenso:
1- mi fa piacere trovare librerie pronte da utilizzare senza fare fatica?
Si
2- voglio trovarle anche in futuro?
Si
Quindi non le copio nè le diffondo (a meno che l'autore non sia esplicitamente d'accordo) ma le compro... altrimenti col cavolo che l'autore ne farà ancora...
alla fine il mercato lo distruggiamo se non permettiamo di produrre guadagno...

Vedo che c'è qualcuno che comincia a capire il senso del mio discorso... emo
andreakappa 20-10-15 18.43
michelet ha scritto:
Perdona la franchezza.. Ma qui vogliamo fare tutti i cu******i con il c**o degli altri.

Cosa penseresti se dopo aver faticato un bel po' per programmare uno o più banchi di patches, aver pagato uno spazio web per pubblicizzarle e metterle in vendita, ti accorgessi che sono già su qualche Torrent?

Non penseresti che quelli sono tutti soldi non guadagnati?


Attenzione, non ho mai detto che uno possa regalare cose che ha comprato o che gli sono state regalate.
Pensa che di lavoro sviluppo software.. quindi il problema ce l'ho abbastanza presente.

Ed è per quello che dico che l'opera intellettuale messa anche nel cambiare 1 parametro di 1 suono di fabbrica non va svalutata, sopratutto se a farlo è un professionista.

michelet 20-10-15 18.47
@ andreakappa
michelet ha scritto:
Perdona la franchezza.. Ma qui vogliamo fare tutti i cu******i con il c**o degli altri.

Cosa penseresti se dopo aver faticato un bel po' per programmare uno o più banchi di patches, aver pagato uno spazio web per pubblicizzarle e metterle in vendita, ti accorgessi che sono già su qualche Torrent?

Non penseresti che quelli sono tutti soldi non guadagnati?


Attenzione, non ho mai detto che uno possa regalare cose che ha comprato o che gli sono state regalate.
Pensa che di lavoro sviluppo software.. quindi il problema ce l'ho abbastanza presente.

Ed è per quello che dico che l'opera intellettuale messa anche nel cambiare 1 parametro di 1 suono di fabbrica non va svalutata, sopratutto se a farlo è un professionista.

Una volta... quando i software di editor librarian facevano il loro dovere (leggasi Opcode Galaxy plus Editors sotto MacOS) c'era anche la possibilità di controllare in una libreria di migliaia di patches se ci fossero duplicati. Ma il controllo non si fermava solo lì, era anche possibile valutare il grado di discostamento dei valori dei parametri. In altre parole il software era in grado di trovare patches con parametri uguali e dal nome diverso oppure patches dal nome diverso con parametri molto simili, tanto da suonare uguali....

Ahhh, bei tempi quelli emo
kurz4ever 20-10-15 19.07
@ michelet
Una volta... quando i software di editor librarian facevano il loro dovere (leggasi Opcode Galaxy plus Editors sotto MacOS) c'era anche la possibilità di controllare in una libreria di migliaia di patches se ci fossero duplicati. Ma il controllo non si fermava solo lì, era anche possibile valutare il grado di discostamento dei valori dei parametri. In altre parole il software era in grado di trovare patches con parametri uguali e dal nome diverso oppure patches dal nome diverso con parametri molto simili, tanto da suonare uguali....

Ahhh, bei tempi quelli emo
...no , troppo, occorre anche tutelare chi arriva alle patch "ad orecchio", altrimenti diventa l'eccesso opposto.

Basterebbe solo capire che librerie o vst passati aumma aumma o scaricati dal mulo fanno sì che poi il mercato della musica elettonica inteso come strumenti si spenga, e neppure tanto lentamente.
anonimo 20-10-15 19.15
Ribadisco che eticamente sono d'accordo, ma l'onda quadra con il filtro a 12, 5 di resonance e l'inviluppo 0/8/2/11 non é materiale che possa essere protetto a norma di legge...di conseguenza, anche settaggi più complessi non possono venir coperti da copyright

L'unica protezione possibile non é quella legale ma quella tecnologica, che pero' mi pare abbastanza difficile

Resta da vedere se la compilazione di un certo numero di settaggi possa essere protetta di per se a prescindere dai settaggi stessi, per intenderci: i proverbi popolari non sono proteggibili, ma un saggio che ne faccia raccolta lo sarebbe

D'altronde, chi potrebbe mai provare che la patch "Xump" l'ho copiata da Pippo e non l'ho invece settata da me medesimo?

Legalmente, discorso assai intricato

Moralmente, discorso assai semplice: non si faemo

andreakappa 20-10-15 19.26
Cyrano ha scritto:
Legalmente, discorso assai intricato
Moralmente, discorso assai semplice: non si faemo


Direi che è la sintesi perfetta.

Se pensiamo che legalmente Apple ha brevettato il rapporto tra le dimensioni di un dispositivo e il raggio di curvatura degli angoli arrotondati, o Creative che ha brevettato l'organizzazione delle canzoni per "artista","album","anno","titolo"
possiamo dire di essere all'assurdo.

Anche i DRM alla fine sono stati tolti dalle canzoni su iTunes..

direi che l'aspetto legale della proprietà intellettuale delle patch è veramente un casino

anonimo 20-10-15 19.29
Un giorno deposito alla SIAE l'accordo di Do maggiore e faccio il grano quello veroemo

PS e se proteggessi con il copyright i colori dell'arcobaleno? o la tele si rimette al bianco e nero o devono pagarmi le royalties...
Edited 20 Ott. 2015 17:30
slash 20-10-15 19.36
Cyrano sotto il profilo strettamente legale potresti anche avere ragione ...(se non altro per la perseguibilità ...basti pensare che in Italia ogni giorno milioni di persone scaricano da internet musica film e che il fenomeno è difficilmente arginabile) ma il tuo discorso è un po' come quello di considerare la copia di un quadro di un artista famoso come "legale" semplicemente perché per arrivarci tutti usano gli stessi colori.
Però concordo su una cosa, chi crea le patch per commerciarle deve essere cosciente che il suo "know how" non è esclusivo e che effettivamente altri possono arrivare da soli a quel risultato e che non sarebbe possibile privarli di tale libertà solo perché qualcuno l'ha fatto prima di loro e le sta vendendo.
Diverso, ben diverso se chi le ha acquistate se le rivende
anonimo 20-10-15 20.40
@ slash
Cyrano sotto il profilo strettamente legale potresti anche avere ragione ...(se non altro per la perseguibilità ...basti pensare che in Italia ogni giorno milioni di persone scaricano da internet musica film e che il fenomeno è difficilmente arginabile) ma il tuo discorso è un po' come quello di considerare la copia di un quadro di un artista famoso come "legale" semplicemente perché per arrivarci tutti usano gli stessi colori.
Però concordo su una cosa, chi crea le patch per commerciarle deve essere cosciente che il suo "know how" non è esclusivo e che effettivamente altri possono arrivare da soli a quel risultato e che non sarebbe possibile privarli di tale libertà solo perché qualcuno l'ha fatto prima di loro e le sta vendendo.
Diverso, ben diverso se chi le ha acquistate se le rivende
Infatti la copia di un quadro famoso è perfettamente legale, basta che non la spacci per originale emo

Per intenderci: fare una foto ad un quadro ed usare tale foto senza il consenso dell'artista è vietato, eseguire "a mano" la copia esatta di un quadro e venderlo specificando che è una copia è legittimo (tant'è che c'è pieno di pittori ed aziende che si occupano di questo business)

Per traslare questo concetto alle patch: fare brutalmente una copia dal CD (o altro supporto) e rivendersela potrebbe essere illegittimo, scaricare le patch sul proprio synth e quindi ri-uploadarle su un supporto e vendere quel supporto è senza alcun dubbio legale

Fatto sta che nessuno potrà mai discernere il caso 1 dal caso 2
Edited 20 Ott. 2015 18:52
maxpiano69 20-10-15 21.37
@Cyrano: problematica "intrigante", non sono del tutto convinto che le patches (specie quelle commerciali) non siano tutelabili come Intellectual Property, magari non in tutti i paesi ma secondo me lo sono, ad esempio leggevo la policy di questo sito https://www.synthonia.com/open-patches-license o questo post https://www.freesound.org/forum/legal-help-and-attribution-questions/47/

Diverso sarebbe se io, senza guardare ai parametri della patch originale ma semplicemente ascoltandola, fossi in grado di riprogrammarla identica sullo stesso synth (questo sarebbe il caso della "copia d'autore" che hai portato tu, la copia su un dispositivo di memoria equivale a farne la foto invece)
Edited 20 Ott. 2015 19:41
lipzve 20-10-15 21.57
Hai ragione ma anche sbagli (mio personale punto di vista (non ci sono quote quindi mi rivolgo a michelet)).

Certo chi produce un software o patch, sia pur usando risorse esistenti all'interno dello strumento, ma usandole in modo professionale e creando un risultato che piace alla massa, ha diritto ad essere ricompensato.

E qui è il punto dove ti do' ragione.

Ma il secondo punto dolente è il prezzo. Una patch 125 euro? Ma dico io, il grafico Prezzo/acquirenti non è lineare

esempio di grafico lineare: se vendo 10 patch a 1000 euro, ne vendo anche 1000 a 10 euro; una retta insomma.

No, non è così: il grafico è una curva che implica che se io vendo a 10 persone le mie patch a 1000 euro ricavo 10.000 - giusto? - ma se io le vendo a 10 euro, non ne vendo affatto 1000 ma qualche milione! Oltre a non rendere più conveniente lo sbattimento di balle di cercare qualcuno che le abbia.

Questo è il problema. 125 euro per una patch, hai voglia di dire che ho speso 4000 di un motif e magari mi sono svenato oppure ho svenato i genitori, oppure ho studiato per un anno intero per sudarmi la promozione e relativo regalo!

Qui non si tratta di un esercizio commerciale, dove entrano in gioco altri fattori, il più evidente dei quali è che se io ho 100 clienti vendendo il gelato a 2 euro a palla, facile dire che se lo vendo a 1 euro mi riempio la gelateria, perchè proprio per questo motivo dovrei assumere altro personale ed avere altre spese di gestione.

il software ha il vantaggio di non essere vincolato da queste problematiche, e inoltre non dimentichiamo che l'autore stesso fa una copia del suo SW per venderlo, mentre il gelataio deve alzarsi presto e produrre il gelato ogni mattina.

Si evince, al netto di queste problematiche, che il programmatore medio (ossia NON uno che abbia progettato un SW inimitabile.... - Autocad? -) che abbia dato vita ad un sw che può essere replicato da altri utenti con risultati piu o meno similari dovrebbe avere tutta la convenienza a proporre un prezzo che sia un deterrente alla copia abusiva.

Ho parlato. emoemoemoemoemo
mima85 20-10-15 22.45
michelet ha scritto:
andreakappa ha scritto:
Poi il fatto che io (utente amatoriale) possa decidere di "regalare" e condividere liberamente una configurazione che ho creato, credo sia un diritto sacrosanto.


Perdona la franchezza.. Ma qui vogliamo fare tutti i cu******i con il c**o degli altri.


Credo che andreakappa intendesse dire il poter decidere di distribuire una patch che lui stesso ha creato. È materiale di sua produzione che decide di mettere a disposizione, ed ha tutti i diritti di farlo. Un po' come chi sviluppa software e decide di renderlo freeware, nessuno può impedirglielo.
Edited 20 Ott. 2015 20:52
anonimo 20-10-15 23.19
@ maxpiano69
@Cyrano: problematica "intrigante", non sono del tutto convinto che le patches (specie quelle commerciali) non siano tutelabili come Intellectual Property, magari non in tutti i paesi ma secondo me lo sono, ad esempio leggevo la policy di questo sito https://www.synthonia.com/open-patches-license o questo post https://www.freesound.org/forum/legal-help-and-attribution-questions/47/

Diverso sarebbe se io, senza guardare ai parametri della patch originale ma semplicemente ascoltandola, fossi in grado di riprogrammarla identica sullo stesso synth (questo sarebbe il caso della "copia d'autore" che hai portato tu, la copia su un dispositivo di memoria equivale a farne la foto invece)
Edited 20 Ott. 2015 19:41
il tuo ragionamento condurrebbe a questa conseguenza: una volta una patch creata e venduta, sarebbe vietato a chiunque usare un setting uguale, qualunque sia il modo in cui questo setting viene impostato, senza pagare il creatore

Quindi un programmatore sveglio programmerebbe tutte le possibili combinazioni di setting di un dato strumento e proibirebbe a chiunque di smanettare senza pagargli una royaltyemo

Io direi:

1) é vietato fare una copia diretta del media su cui la patch (le patches) commerciale é/sono contenuta

2) é assolutamente legittimo ricreare tali patches, storarle sul proprio strumento, estrarle dal proprio strumento e condividere l'estrazione sia gratuitamente che a pagamento

emo

l'unica maniera legale di impedire la riproduzione di una patch sarebbe una protezione tecnologica che, pur abilitando uno strumento a settarsi secondo i parametri contenuti nel supporto, ne renda il contenuto/source opaco e non leggibile/riproducibile
Edited 20 Ott. 2015 21:23
michelet 20-10-15 23.36
lipzve ha scritto:
o, non è così: il grafico è una curva che implica che se io vendo a 10 persone le mie patch a 1000 euro ricavo 10.000 - giusto? - ma se io le vendo a 10 euro, non ne vendo affatto 1000 ma qualche milione! Oltre a non rendere più conveniente lo sbattimento di balle di cercare qualcuno che le abbia.

Consentimi di dissentire. emo
Conoscendo com'è fatto il nostro modo di pensare, per il gusto di copiare copieremmo anche se i banchi suoni da 128 patches costassero 5€ l'uno.