07-02-23 16.32
@ fefepa
Ciao a tutti.
Da alcuni mesi sto provando con un gruppo che fa cover dei Beatles e ho quindi bisogno di passare con una certa agilità fra pianoforti acustici ed elettrici, organi, brass. strings e un po' di Moog. Finora ho lavorato con una master Studiologic sl73 e Ipad con Camelot per cambiare le scene fra plugin vari (vb3, Grand PIano, Model D, Harmonus, Neosoul keys, bs-16i, Manetron etc.). La cosa funziona abbastanza bene, ma non mi lascia un po' perplesso la necessità di dipendere live da IPad, cavi e cavetti vari, alimentatori e relativa complessità di programmazione e gestione dei vari plugin.
Sto allora meditando di semplificare le cose sostituendo la master, o affincandola, con una tastiera tipo VR09 che contiene molti dei suoni che mi servirebbe già pronti all'uso e di discreta qualità. Mi rende perplesso la tastiera, da quello che leggo. Attualmente comando tutto dalla Studiologic che è duretta, ma essendo io un mezzo pianista, non mi crea problemi, anzi generalmente mi piace. Però quando devo fare parti di organo è decisamente arduo glissare e utilizzzare altre tecniche da organo rock con quella tastiera. Penso che sia su VR09 che su Nord queste parti sarebbero più eseguibili.
Ora mi sono accorto del fatto che una VR09 usata va addirittura a quasi 500 euro mentre una vecchia Nord electro 3 si troverebbe già intorno a 800 euro, forse meno trattando. Con la NOrd forse avrei una keybed migliore della Roland, ma mi chiedo se la Nord è ugualmente utilizzabole anche come master per controllare, se servono, ualche plugin su Ipad, o viceversa se possso con la master pesata suonare i timbri di piano della Nord o della VR09.
Meglio VR09 o Nord? La differenza di prezzo vale la pena? Tenete conto che non sono interessato alla parte arranger e drums, mentre può forse essere più grave il fatto che il Nord 3 Electro non sia splittabile.
Poi cìè il fatto che la VR09 pesa praticamente la metà della Nord.
Insomma, ho le idee confuse. Voi come vi orientereste?
Ciao, limiterò le mie osservazioni in relazione al progetto di riprodurre canzoni dei Beatles e all’utilizzo di una sola tastiera, come mi pare sia richiesto dal forumer.
Per prima cosa, la scelta dello strumento in base alla capacità di riprodurre il suono di Hammond non mi sembra corretta, almeno non prioritaria, visto che stiamo parlando dei Beatles.
Gli strumenti che servono di più sono
-pianoforte a coda abbastanza scuro: loro usavano un Blütner e Nord ha un ottimo campione di questo strumento (Roland?)
-piano verticale e Nord ha la possibilità di caricarne di ogni tipo (Roland?)
- Violini e flauti mellotron e Nord ha i campionamenti ufficiali (Roland?)
- Lowery Organ, qui ci dobbiamo accontentare di altri transistor per entrambe le tastiere in esame, ma forse in rete si trova qualche campionamento per la Nord di terze parti…
- Rhodes Silver Top, che non è il solito Rhodes ma ha le punte dei martelli in feltro anziché neoprene ed un suono del tutto particolare. Manco a dirlo Nord ne ha un bellissimo campionamento (Roland?).
- Pianet T, può essere sostituito da altri ep con un po’ di eq, nessuna delle due credo abbia un campione ufficiale.
-clavicembali e clavicordi vari ed eventuale, con Nord stai tranquillo con Roland credo (e spero) pure
-Moog, qualche suono lo hanno pionieristicamente (al solito) usato in Abbey Road, ma non era il periodo dei virtuosi del pitch band e mod wheel, perciò ci si limita a qualche effetto che non ne prevede l’uso (questo per dire che non ti serve il joystick della Roland). Qui, programmando tramite app, probabilmente sarebbe preferibile Roland, ma il vantaggio decade se si reperiscono in rete campionamenti per la Nord, o se si ha la possibilità di campionare altre fonti (come per esempio il tuo stesso iPad, se hai già preparato i suoni anche meglio).
Funzioni master sull’Electro non ci sono, ma, come accennato, il campionatore su pc ti permette di caricare sulla tastiera sample monostrato da te stesso prodotti, e forse potresti lasciare a casa l’iPad. Molti rumori ed effetti soprattutto del periodo psichedelico, potresti considerare di campionarli dai dischi stessi (mi sovviene il crescendo orchestrale di A Day In The Life).
Dal punto di vista hardware non mi pronuncio su Roland, ma l’Electro 3 è super affidabile, ben costruita, in metallo (ammesso di trovarne una in ordine, ma non credo sia difficile). Meccanicamente la NE3 permette di suonare i suoi pianoforti con sufficiente sicurezza (con un minimo di adattamento) e tutto il resto molto bene.
Per la gestione delle patch dal vivo entrambe non sono il massimo, però, sebbene la NE3 non possa nominare i programmi (il che è un alluce nel didietro), puoi ordinare le tue scalette con l’editor per pc. Puoi anche memorizzare due suoni tra un pianoforte o sample e un organo (con i loro rispettivi effetti) in un unico program, passando così facilmente da l’uno all’altro.
Argomento mono vs multi timbrica. Qui deve vedere tu, ma se devo essere sincero non mi ricordo brani o passaggi in cui si usino più tastiere alla volta in quei dischi, se si escludono le parti di piano+archi di qualche brano in Let It Be.
Formato: non solo non starei a lesinare su tre o quattro chili in più, ma considererei anche la versione 73, pensando all’uso anche pianistico.
Completamente diverso il ragionamento se l’intenzione diventa quella di portare anche la pesata, allora lì la possibilità di controllare un timbro della Roland dall’altra tastiera diventa interessante e il peso ridotto altrettanto.
Ciao