Viaggio dentro i synth - Roland D50

  • mima85
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30-05-25 23.08

vin_roma ha scritto:
se ricordo bene, l'innovazione del D50 fù l'uso dei "parziali", piccole fette campionate poste prima del suono di sintesi per simulare nella maniera più naturale possibile (per l'epoca) gli attacchi dei suoni dei preset.


Ricordi giusto. La memoria costava a quei tempi e con questo escamotage Roland contava di costruire uno strumento che potesse avere suoni di un certo realismo (per gli standard del tempo ovviamente) usando meno memoria possibile.

C'erano anche alcuni campioni con dei punti di loop in modo da poter essere suonati in modo continuo, vedi quelli di organo.
  • max_65
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30-05-25 23.18

@ orange1978
Eccoci al primo appuntamento (speriamo che possa continuare...) a un viaggio dentro gli strumenti più elettronici che hanno lasciato un segno nella storia, saranno però appuntamenti brevi, diciamo così delle "pillole"....che poi io, avrei preferito lo sciroppo ma il medico non ha sentito ragioni e mi ha prescritto le pillole....vabbè, andiamo avanti!

Dunque il roland d50 è uno strumento musicale che esce nel 1978....o forse nel 1987? ora non ricordo, ma vabbè non perdiamo tempo in questi dettagli.

Fu il primo synth completamente digitale di roland, per questo fu chiamato infatti DI come DIGITAL e 50 come gli anni del suo progettista, ryuichi sakamoto, che lo ideò con lo scopo di creare uno strumento che emulasse bene i suoni acustici, in particolare il clarinetto...perchè sapete giustamente che in giappone usano molto il clarinetto nella musica popolare, anche in cin e infatti ci furono delle proteste perchè uno dei progettisti suonava la cetra poi alla fine trovarono appunto un compromesso tra le cose.

ma non soffermiamoci troppo e passiamo al dunque: il D50 fu subito accolto con grande calore da parte dei musicisti di quel tempo che lo impiegarono con successo nelle loro registrazioni e concerti, basti ricordare michael jackson che lo usò nelle sessioni di bad, nick rhodes dei duran duran, ma poi anche enya, madonna, kate bush, herbie hancock, js bach nella suite francese numero 4, chopin....non fu apprezzato invece da liszt perchè la tastiera non era sufficentemente pesata per i suoi gusti, ehh vabbè.

Dunque, parlando del suono, lo strumento ha 16 voci di polifonia, ma dipende anche dai suoni, a volte di più a volte di meno, certi suoni la polifonia scende a otto note, in altri arriva quasi a 90, dipende insomma se usi o non usi gli effetti.

Poi...una particolarità importante: il D50 non ha un vero filtro digitale, la funzione filtro è creata direttamente modificando la forma d'onda con un waveshaper in tempo reale....questa tecnologia però fu già all'epoca pensata da vorwerk per il suo modello di punta "folletto", che non aveva il filtro! roland tuttavia lo adottò ugualmente nonostante la rumorosità, infatti se ascoltate bene in cuffia il rumore quando aspirate lo sentite eh....un po' si sente va beh! dettagli.

Un altra innovazione era la capacità di memorizzare 64 suoni su una scheda tipo telefonica, eh si....il fatto è che in italia le cabine ancora non avevano preso piede in quel periodo e quindi non si trovavano facilmente le schede, oggi addirittura qualcuno le colleziona pensa te!

comunque, direi che per oggi possa anche bastare, ci rivedremo magari al prossimo appuntamento con "viaggio dentro i synth", buona serata amici e alla prossima!
Adesso piango per la nostalgia.......l'ho avuto in prestito per un anno e mezzo circa e ci andavo matto tanto che, appena uscito, nel '90, comprai la D70 per la libidine dei 76 tasti. Che dire, una meraviglia di suoni ed una buona programmabilità.
  • vin_roma
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31-05-25 01.01

@ max_65
Adesso piango per la nostalgia.......l'ho avuto in prestito per un anno e mezzo circa e ci andavo matto tanto che, appena uscito, nel '90, comprai la D70 per la libidine dei 76 tasti. Che dire, una meraviglia di suoni ed una buona programmabilità.
Io il D70 lo comprai ma non fu mai amore.
Rispetto al D50 era molto più etereo e trasparente, dal vivo spariva.
Era molto più incisivo e personale il D50.
  • orange1978
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31-05-25 01.15

@ vin_roma
Io il D70 lo comprai ma non fu mai amore.
Rispetto al D50 era molto più etereo e trasparente, dal vivo spariva.
Era molto più incisivo e personale il D50.
grandissimo strumento il d70, parecchi problemi ma ottime possibilità, anche se in realtà la D70 non esiste, é solo un nome commerciale datogli da roland cavalcando il successo del d50, infatti sullle mainboard vi é spesso la scritta U50, il d70 doveva insomma essere l"evoluzione del u20/220 con il quale mantiene compatibilità tra card e patches, ma in più aggiunge features come il filtro multibanda tvf risonante sui quattro tones (per la prima volta un filtro sui samples pcm) e altre features come la DLM che permette di creare variazioni delle forme d'onda interne.

bellissimo strumento purtroppo disponibile solo a tastiera, unico parente prossimo é roland studio m che però non ha tutte le features della tastiera ed é anche un valido midi controller imparentato con la roland A50.
  • zaphod
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31-05-25 08.53

maxpiano69 ha scritto:
scheda telefonica e batteria tampone tipo gettone

basta non avere batteria tampone tipo O.B.
cambiarla non sarebbe piacevole emo
  • tsuki
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31-05-25 13.52

@ orange1978
grandissimo strumento il d70, parecchi problemi ma ottime possibilità, anche se in realtà la D70 non esiste, é solo un nome commerciale datogli da roland cavalcando il successo del d50, infatti sullle mainboard vi é spesso la scritta U50, il d70 doveva insomma essere l"evoluzione del u20/220 con il quale mantiene compatibilità tra card e patches, ma in più aggiunge features come il filtro multibanda tvf risonante sui quattro tones (per la prima volta un filtro sui samples pcm) e altre features come la DLM che permette di creare variazioni delle forme d'onda interne.

bellissimo strumento purtroppo disponibile solo a tastiera, unico parente prossimo é roland studio m che però non ha tutte le features della tastiera ed é anche un valido midi controller imparentato con la roland A50.
Pur rispettando il parere del grande VinRoma,io il D70 l'ho usato molto (ne ho avuti 3,uno l'ho ancora come nuovo!),lo usavo dal vivo,mi ricordo alcuni concerti dove il suono degli archi e dei fiati,e dei piano-strings si sentiva eccome,ed erano magnifici.Inoltre era uno dei pochi strumenti relativamente leggeri e trasportabili ad avere un pianoforte usabile.Il fatto è che era una cosa molto diversa dal D50,in tutto,io infatti li avevo entrambi,oltre a cio' era delicato di meccanica e a volte il midi ti faceva incaxxare,pero' io globalmente lo ritengo esser stato per l'epoca una gran macchina.
  • mima85
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31-05-25 18.12

tsuki ha scritto:
oltre a cio' era delicato di meccanica


Ha il famigerato problema della colla rossa, quella che tiene i pesetti incollati sotto i tasti che a un certo punto si liquefa e cola sulle contattiere. Anni fa ne ho dovuto "trattare" uno, ho tirato giù tanti di quei moccoli che la popolazione di santi del firmamento si sarà come minimo dimezzata emo

tsuki ha scritto:
a volte il midi ti faceva incaxxare


Anche quella è un'area problematica, l'implementazione del MIDI ha alcuni bug, come ti sei ben accorto evidentemente.
  • paolo_b3
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31-05-25 18.40

Il D50 l'ho avuto per 5 anni: 1988 / 1993 favoloso. Per me che venivo dal Kawai SX210 toccavo con mano di essere uscito dalla miseria... emoemoemo
  • 1paolo
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31-05-25 20.18

Con 500€ oggi e’ possibile prendere un D50 e un M1 originali e fare un setup anni 80 (a cui aggiungere magari un vst Fm è un vst VA) per dei gustosi live cover 80 emo. Il tutto per una spesa che corrisponde ad 1/3 di una mensilità media .
Nel 1985 presi un Korg dw8000 nuovo e un Poly61 usato per una spesa di circa 2.500.000 lire, pari a 3 stipendi di allora, sempre per fare dei gustosi live cover 80..
  • paolo_b3
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31-05-25 21.02

@ 1paolo
Con 500€ oggi e’ possibile prendere un D50 e un M1 originali e fare un setup anni 80 (a cui aggiungere magari un vst Fm è un vst VA) per dei gustosi live cover 80 emo. Il tutto per una spesa che corrisponde ad 1/3 di una mensilità media .
Nel 1985 presi un Korg dw8000 nuovo e un Poly61 usato per una spesa di circa 2.500.000 lire, pari a 3 stipendi di allora, sempre per fare dei gustosi live cover 80..
Certo che nel 1985 non facevi cover anni 90... emoemoemo
  • 1paolo
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31-05-25 21.10

@ paolo_b3
Certo che nel 1985 non facevi cover anni 90... emoemoemo
Più anni 70emo
  • wildcat80
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31-05-25 21.48

@ 1paolo
Con 500€ oggi e’ possibile prendere un D50 e un M1 originali e fare un setup anni 80 (a cui aggiungere magari un vst Fm è un vst VA) per dei gustosi live cover 80 emo. Il tutto per una spesa che corrisponde ad 1/3 di una mensilità media .
Nel 1985 presi un Korg dw8000 nuovo e un Poly61 usato per una spesa di circa 2.500.000 lire, pari a 3 stipendi di allora, sempre per fare dei gustosi live cover 80..
Sei ottimista, con 500 euro trovi il D50, per M1 ne devi mettere altri 300... Purtroppo ormai è tutto così, un filo inflazionato diciamo...
  • 1paolo
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31-05-25 21.51

@ wildcat80
Sei ottimista, con 500 euro trovi il D50, per M1 ne devi mettere altri 300... Purtroppo ormai è tutto così, un filo inflazionato diciamo...
350 trattabili per due distinti d50 e 250 per altri due distinti m1 su mm: oggi si possono togliere gli sfizi; era quello il senso ..
  • wildcat80
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31-05-25 22.14

@ 1paolo
350 trattabili per due distinti d50 e 250 per altri due distinti m1 su mm: oggi si possono togliere gli sfizi; era quello il senso ..
Ho visto che c'è un D50 a 350, però è un caso sfortunatamente sporadico, generalmente il prezzo parte dai 450. Poi c'è gente che prova anche a cifre più alte ma... Restano lì.
A proposito, parlando di strumenti a prezzo basso, sul D50 bisogna prestare attenzione ad alcuni dettagli, motivo per cui non lo comprerei mai a scatola chiusa:
- alcuni esemplari possono essere affetti dalla piaga della colla rossa che vanificherebbe il risparmio, trattasi di strumenti delle ultimissime batch o di strumenti oggetto di revisione meccanica negli anni 90;
- il pitch bend è prono a rotture;
- la contattiera e l'aftertouch sono ancora più facilmente soggetti a malfunzionamenti che finiscono per rendere lo strumento inutilizzabile se non via MIDI (salvo ovviamente riparazione).
Mal comune mezzo gaudio: l'aftertouch è una piaga congenita di Roland da sempre, ancora oggi sul Fantom non convince, negli strumenti degli anni 80/90 era una garanzia avere l'aftertouch andato; la colla rossa è stata il cancro delle tastiere della generazione successiva tipo D70, JD800, JV1000, XP in maniera costante; il D70 come meccanica era ancora più fragile.
  • greg
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02-06-25 09.56

Io comprai il primo D 50 provincia di Salerno, uno dei primissimi distribuiti in Italia, e Roland mi inviò una lettera di congratulazioni per ciò.
Un errore che si commetteva in quegli anni era di pensare alle nuove uscite come a strumenti che potessero sostituire il precedente synth in possesso.
Era accaduto alla grande con DX /.
Ma sappiamo che la sintesi FM ancora oggi è in grado da sola a farti portare avanti una serata coprendo, bene o male, varii strumenti da emulare.
Il D 50 no, Aveva tanta energia e possibilità, ma il suo limite mi saltò subito agli occhi, non caricava nuovi campioni per cui in una era dove i campionatori, e poi M1 Korg, la facevano da padrone, D 50 era destinato ad avere vita molto più breve e comunque le sue sonorità iconiche presto divennero abusate e non utilizzabili cosa che accadde ed accade ancora a larghe mani per i suoni FM e quelli di M 1.
Nonostante tutto resta uno strumento tra i migliori prodotti da Roland.
Io lo riutilizzai con tantissime patches in versione scheda nel mio V Synth nel 2005-06. Avevo a disposizione più controlli sulla plancia e ne ho goduto una seconda vita musicale.
  • gobert4
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02-06-25 21.30

Bellissimo synth…
Narra la leggenda, avesse filtro analoggico!!!

Ebbi una botta di ciapet quando ne comprai un’altro “rotto” insieme al suo controller PG1000 per qualcosa come 500€.
Il D50 aveva i tasti non funzionanti ed alcuni pulsanti non rispondevano ai comandi…
Lo lasciai mesi e mesi sotto il letto, dopo aver guardato lo schema elettrico senza capire il nesso di quei difetti!

Poi mentre cercavo di fissare a muro un orologio in bagno, caddi dal water e picchiai la testa sul lavandino; e fu lì che ebbi l’illuminazione:
il Midi Local Off.

Purtroppo per questioni di spazio li vendetti per il D550 che possiedo ancora, insieme al suo controller!

Lo potete sentire anche nei Rammstein in Tier!!emoemo
  • mima85
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03-06-25 10.47

gobert4 ha scritto:
Narra la leggenda, avesse filtro analoggico!!!


Avevo letto anch'io di questa cosa. In realtà la "leggenda" nasce dal travisamento di una serigrafia sulla scheda madre vicino a un paio di componenti, che recita "FILTER". Si, sono due filtri passa basso, ma sono quelli messi dopo l'uscita del DAC, uno per ogni canale stereo, per smussare gli scalini del segnale convertito in analogico prima di entrare nella sezione delle uscite audio.

Il filtro dei parziali SYN del D-50 è digitale, non ci sono VCF analogici nel D-50.

gobert4 ha scritto:
Poi mentre cercavo di fissare a muro un orologio in bagno, caddi dal water e picchiai la testa sul lavandino; e fu lì che ebbi l’illuminazione:
il Midi Local Off.


A quando il flusso canalizzatore? emo

Poi quando l'hai costruito avvisami, che voglio tornare indietro di una 50ina d'anni e vivermi il resto della mia vita tra il 1970 e il 2019. Dopo posso anche schiattare, anzi se sarò ancora in giro dopo il 2019, cosa già difficile di per sè perché non sono in molti ad arrivare ai 90 anni, probabilmente ci penserà il coviddi a togliermi di mezzo emo

E tranquillo, dal 1985 in poi eviterò accuratamente di incrociarmi con l'altro me stesso, non voglio causare un paradosso temporale e rischiare di distruggere l'universo.
  • gobert4
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03-06-25 11.19

mima85 ha scritto:
Il filtro dei parziali SYN del D-50 è digitale, non ci sono VCF analogici nel D-50.


Eh già...
Anche perchè il filtro è pure chiamato TVF


mima85 ha scritto:
Poi quando l'hai costruito avvisami, che voglio tornare indietro di una 50ina d'anni


Lasciami recuperare un almanacco sui risultati degli eventi sportivi.
Io voglio tornare nei primi anni 90, quando i synth analogici te li tiravano dietro.
Fare acquisti "folli" ridendo come un cretino, mentre il venditore mi guarda con aria interrogativa!
  • mima85
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03-06-25 11.51

gobert4 ha scritto:
Io voglio tornare nei primi anni 90, quando i synth analogici te li tiravano dietro.
Fare acquisti "folli" ridendo come un cretino, mentre il venditore mi guarda con aria interrogativa!


Lascia stare va... che io in quegli anni ho abbandonato la musica per l'informatica, per poi riprendere più di 10 anni dopo. OK che oggi l'informatica mi porta il pane a casa, ma avrei potuto anche portare avanti parallelamente la musica e fare incetta di analogici a basso costo.

Non che adesso mi possa lamentare eh, sarei ipocrita se lo facessi perché sapete cos'ho nella mia tana, oltrettutto quei synth li ho presi in tempi in cui i prezzi per quanto tendenti già al rialzo erano ancora gestibili senza essere dei milionari. Il mio cruccio principale infatti riguarda le mie capacità come tastierista, che se non avessi mollato la musica per quel lungo periodo sarebbero molto, molto più elevate.
  • maxpiano69
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03-06-25 11.57

@ mima85
gobert4 ha scritto:
Io voglio tornare nei primi anni 90, quando i synth analogici te li tiravano dietro.
Fare acquisti "folli" ridendo come un cretino, mentre il venditore mi guarda con aria interrogativa!


Lascia stare va... che io in quegli anni ho abbandonato la musica per l'informatica, per poi riprendere più di 10 anni dopo. OK che oggi l'informatica mi porta il pane a casa, ma avrei potuto anche portare avanti parallelamente la musica e fare incetta di analogici a basso costo.

Non che adesso mi possa lamentare eh, sarei ipocrita se lo facessi perché sapete cos'ho nella mia tana, oltrettutto quei synth li ho presi in tempi in cui i prezzi per quanto tendenti già al rialzo erano ancora gestibili senza essere dei milionari. Il mio cruccio principale infatti riguarda le mie capacità come tastierista, che se non avessi mollato la musica per quel lungo periodo sarebbero molto, molto più elevate.
Storia di molti, caro mima85... emo