Vergogna - manuali kurzweil PC3

  • Markelly
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18-07-10 12.26

Per rispondere ad alcuni che hanno scritto che è obbligatorio per legge dotare lo strumento con manuale nella lingua del luogo dove viene venduto, devo deludervi: non è così, non esiste questo obbligo. emo

L'unico obbligo è mettere l'acquirente in grado di utilizzare l'apparato.
Quindi non necessariamente tramite la traduzione di un manuale.
  • ziokiller
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18-07-10 12.49

Anch'io ho tutti i dubbi che sia obbligatorio fornire un manuale in italiano, anzi, sono strasicuro che non è così. Forse lo è solo in alcune categorie merceologiche e per prodotti provenienti da taluni produttori locali, ma sicuramente non per tutta la merce in circolo sul territorio italiano.

In ogni caso non posso che citare ciò che afferma Manuel. Conoscere l'inglese è importante, e più passa il tempo più diventa necessario. Chi non lo vuole accettare, non è certamente obbligato ad usare tutti i giorni il suo calcolatore elettronico, navigare nella rete internazionale, usare i programmi di chiacchiera, le reti sociali, la posta elettronica, ecc. E un musicista dovrebbe limitarsi al suo bell'italico pianoforte classico, lasciando stare le stazioni di lavoro digitali in cui, inevitabilmente, tutti i programmi mostrano voci di menu e opzioni in lingua inglese.

  • giosanta
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18-07-10 13.16

Che l'inglese vada conosciuto è fuori discussione, tuttavia è strano che un mixerino Behringer da 120 euro sia dotato di manuale in in italiano (oltre ad un'altra ventina di lingue) ed una tastiera da oltre un migliaio di euro no.
  • Markelly
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18-07-10 13.25

giosanta ha scritto:
Che l'inglese vada conosciuto è fuori discussione, tuttavia è strano che un mixerino Behringer da 120 euro sia dotato di manuale in in italiano (oltre ad un'altra ventina di lingue) ed una tastiera da oltre un migliaio di euro no.


il fatto è che il manualino del Behringer te lo traduco anch'io (metà delle 20 paginette sono solo per la "sicurezza"), mentre il ben più corposo mauale del Kurzweil necessita di molto più lavoro. Servono traduttori professionisti, che se ne intendano di termini tecnici, e la continua collaborazione col personale della Kurzweil, per chiarire i concetti. Non è così immediato.
Inoltre la traduzione la vogliamo noi italiani, e poi la vogliono anche i serbi, poi i cinesi, poi gli uzbekistani...
molto più semplice lasciarlo in inglese, e favorire politiche internazionali di apprendimento delle lingue straniere!!! emo
  • johnny81
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18-07-10 14.25

Io sono dell'idea che se un'azienda vuole esportare il proprio prodotto in altri paesi, deve fare la traduzione dei manuali o quanto meno deve demandare questo lavoro agli importatori (nel nostro caso Casale Bauer).

Siamo tutti d'accordo che sapere un minimo d'inglese è diventato quasi fondamentale nel 2010 però è anche vero che l'utente italiano, francese, giapponese, vietnamita o uzbekistano deve avere le STESSE POSSIBILITA' dell'utente americano/inglese di capire il funzionamento della macchina.

18-07-10 14.31

@ johnny81
Io sono dell'idea che se un'azienda vuole esportare il proprio prodotto in altri paesi, deve fare la traduzione dei manuali o quanto meno deve demandare questo lavoro agli importatori (nel nostro caso Casale Bauer).

Siamo tutti d'accordo che sapere un minimo d'inglese è diventato quasi fondamentale nel 2010 però è anche vero che l'utente italiano, francese, giapponese, vietnamita o uzbekistano deve avere le STESSE POSSIBILITA' dell'utente americano/inglese di capire il funzionamento della macchina.
In special modo gli italiani.......................visto che qui ci costa tutto piu' caro, siamo noi i veri "americani", ma solo nello spremerci!emo
  • jacus78
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18-07-10 14.43

non voglio addentrarmi in merito a questa discussione....ma......
immaginatevi una ipotetica grossa ditta italiana che fa tastiere, che ha mercato in america o dovunque nel mondo e fornisse il manuale solo in italiano......

pensate che la suddetta ditta venderebbe i suoi prodotti?

lucabbrasi e manuelcarloni hanno ragione da una parte, ma santini e gli altri, non hanno poi tanto torto dall'altra! (se facciamo finta che santini o gli altri la voglia di imparare il prorpio strumento ce l'abbiano)!!

secondo me il senso di questo 3d non è tanto la voglia che manca, o non conoscere l'inglese, ma ci si chiede il perchè una grossa azienda come la kurz, non metta a disposizione, per i suoi prodotti, manuali in lingua madre per ogni paese, visto che tutte le altre lo fanno!
e non penso che il problema sia pagare dei traduttori professionisti per dei manuali!! (lo fanno tutte le aziende)!
saluti!
Edited 18 Lug. 2010 12:56
  • Paul76
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18-07-10 14.44

@ johnny81
Io sono dell'idea che se un'azienda vuole esportare il proprio prodotto in altri paesi, deve fare la traduzione dei manuali o quanto meno deve demandare questo lavoro agli importatori (nel nostro caso Casale Bauer).

Siamo tutti d'accordo che sapere un minimo d'inglese è diventato quasi fondamentale nel 2010 però è anche vero che l'utente italiano, francese, giapponese, vietnamita o uzbekistano deve avere le STESSE POSSIBILITA' dell'utente americano/inglese di capire il funzionamento della macchina.
oh, meno male

non ho mai detto che non serve sapere l'inglese, oramai oggi è d'obbligo (no, non dirò "un must")

(per la cronaca, come già detto, trovo che quella lista sia esagerata e molti termini oggi non ha più senso tradurli, ma aiuta a riflettere sul limite che a mio modo di vedere si sta oltrepassando.
Non per fare polemica sul modo di parlare, tanto sarebbe alquanto inutile, ma tanto per far notare, non ci fate caso, ma termini tecnici a parte, c'è gente anche qui dentro che in alcune discussioni infarcisce il testo continuamente e per un buon 20-30% di terminologia ed espressioni inglesi a mio avviso inutili.

Non dico di tradurre "computer", sarebbe quantomeno insensato!, ma io prenderei simpaticamente a legnate sulle gambe (senza essere fascisti! sia ben chiaro) quelli che parlano così: "facciamo un briefing, per decidere la mission aziendale, seguirà un brainstorming per definire e raggiungere il target con il counselling del nostro nuovo project manager, etc etc.)... emo

Ma anche chi parla di tastiere "scaled down", "entry-level" o "qualcosa trattino oriented" o ancora "è stato rilasciato il nuovo s.o.", "devo fare l'upgrade", non mi sta simpaticissimo devo dire, bisognerebbe farlo ogni tanto uno sforzo mentale per dirlo in italiano.
Questi non sono termini tecnici , a differenza, che so, al limite di cutoff, lfo, click o quant'altro, ma non voglio farla lunga.

Insomma si deve imparare l'inglese, ma si deve pretendere il manuale in itailano di una tastiera che si è pagata e si vuole saper usare e sfruttare bene.
Poi se l'inglese lo so, tanto meglio, ma è una questione di principio. Lo chiederei lo stesso, ammesso chiaramente che la traduzione sia stata fatta in modo professionale.

Edited 18 Lug. 2010 13:11
  • manuel_carloni
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18-07-10 17.18

jacus78 ha scritto:
non voglio addentrarmi in merito a questa discussione....ma......
immaginatevi una ipotetica grossa ditta italiana che fa tastiere, che ha mercato in america o dovunque nel mondo e fornisse il manuale solo in italiano......

Una cosa vedo che ancora non è chiara: la lingua internazionale ed accettata da tutti per il commercio e la comunicazione è l'inglese, non è l'italiano, il francese o lo spagnolo. Non conta la diffusione di tale idioma (altrimenti sarebbero lo spagnolo o il mandarino...), ma per convenzione è così.
Per cui la Kurzweil mette un manuale in inglese anche se è Sud Coreana.
Non è come se una ditta italiana esportasse solo con manuali in italiano, perchè l'italiano non è la lingua intenazionale.

L'inglese si tratta di quella che una volta veniva chiamata Lingua Franca e guardate che c'è una lingua franca c'è sempre stata e chi commerciava o aveva contatti con altri popoli la doveva sapere anche 1000 anni fa. Ai tempi di Marco Polo, la lingua franca era il persiano e Marco Polo la conosceva e la parlava, non pretendeva che i mercanti orientali che gli vendevano i loro prodotti gli parlassero in veneziano.

Questa apertura mentale che aveva Marco Polo 800 anni fa, non la ritrovo oggi nel 2010 leggendo queste pagine, il che mi fa pensare che in italia, dal punto di vista culturale, c'è qualcosa che non va.

CIAO.

  • Paul76
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18-07-10 17.30

L'unica cosa , a mio avviso, che non va è che in Italia non frega un cavolo più a nessuno di come parliamo e scriviamo.

Poi che l'inglese sia lingua internazionale e purtroppo predominante mi sta benissimo, come lo è stato il francese fino agli anni '70 in ambito politico e diplomatico.

In sociolinguistica ogni lingua o dialetto ha pari dignità, ma non è così nella realtà pratica del commercio e quant'altro. Si sa.

Però questo non deve diventare un pretesto per mandare a morte l'italiano. A mio avviso dovrebbe esserci maggiore rispetto e consapevolezza delle proprie radici.

L' arretramento culturale, oggi, non è di chi non sa l'inglese, bensì di chi crede che mettendo due termini inglesi ogni otto parole italiane abbia svoltato nella vita. Amio avviso è profonda ignoranza questa.

Sapere una lingua straniera risiede anche nell'umiltà di saperla usare al momento e contesto opportuno.
Edited 18 Lug. 2010 15:36
  • giosanta
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18-07-10 17.50

A mio modesto parere si sta correndo il rischio di fare confusione.
Un conto sono delle considerazioni di tipo sociale, storico e culturale sulle implicazioni derivanti dalla mancanza o meno della conoscenza di una lingua, tutte interessanti ancorché assolutamente risibili, altro il fatto che mentre Casio, Korg, Moog, Roland Yamaha e quant'altri forniscono un manuale utente in italiano, Kurzweil (o meglio il suo importatore) no. Ovvero agli utenti italiani, dall'importatore di quest'azienda, non viene offerto questo servizio. Questo è il dato da stigmatizzare e di cui tener conto al momento dell'acquisto.
  • ziokiller
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18-07-10 18.24

manuel_carloni ha scritto:
Questa apertura mentale che aveva Marco Polo 800 anni fa, non la ritrovo oggi nel 2010 leggendo queste pagine, il che mi fa pensare che in italia, dal punto di vista culturale, c'è qualcosa che non va.


C'è sempre stato qualcosa che non va culturalmente in Italia, così come in tutti gli altri Paesi del mondo, e in tutte le epoche, e fortunatamente possiamo ammettere che oggi c'è meno ignoranza che al periodo di Marco Polo. Fatto sta che all'epoca chi non conosceva la Lingua Franca non poteva commerciare con le colonie, oggi chi non conosce l'inglese non può fare acquisti sui siti stranieri, non può leggersi la trama di un film in anteprima, non può cuccare un'americana sulla spiaggia, non può capire se il tassinaro inglese lo sta fregando quando va in gita a Londra, e... non può usare il Kurzweil PC3...

A ognuno il suo. Conoscere l'inglese è importante, ma per molti non è necessario, purtroppo è così.



  • afr
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18-07-10 18.37

ma non siamo un pelino OT o fuori tema per non usare troppi termini inglesi? Oh che poi l'inglese tecnico non è l'amleto in lingua originale!
  • MadDog
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18-07-10 19.07

Secondo me il manuale in Italiano, per una workstation da un editing piuttosto ampio, dev'esser sacrosanto.

Perché un conto è un VA o un clone hammond dove i controlli sono pochi e li devi conoscere per forza, ma sono anche standardizzati da 40 anni e più.

Allora tutti bene o male impareranno cutoff, adsr, lfo, drawbars, chorus, keyclick...


Ben diverso è una workstation, dove ogni marca ha la sua architettura, non solo, spesso cambia da generazione a generazione o ancora peggio da modello a modello!

In questo caso è plausibile che uno che ha 45 o 50 anni e che non ha mai studiato l'inglese, non abbia voglia mentre legge il manuale, di dover tradurre

[c]In this way you can scroll through all performances which already
exist in memory. There are 112 performances preset from
the factory and an additional 112 memories into which you can
store your own creations.

You can move from one part to another with the cursor up/down
keys. The part shown selected (negative highlight) is the active
zone of the display, therefore, sound selection is made either
from the dial or numeric keypad as in Sound mode. The cursor
Left and Right keys can be used to select different sound banks
in exactly the same way as Sound mode[/c]

Che è semplicissimo, sì, ma per uno che l'ha studiato, o al limite che lo legge e lo parla da un po' di tempo.
Io faccio questo da quando ho 8 anni, sono stato spesso in GB e in paesi in cui lingua franca è l'inglese, quindi sono avantaggiato.

Ma non sono io lo standard, né nel mio paese, né in Francia, Spagna o Portogallo.

Allora, non si tratta di arrivare alla "malattia" francese per ordinateur (però ricordiamoci che a differenza di noi i francesi non hanno la parola digitale presente da tempo nella loro lingua) o alla storia della Spagna (dittatura fascista fino al 75) che guardano la serie de televisión Perdidos... ma giusto di fornire al cliente un minimo di supporto che potrebbe essere premiato dalla sua fedeltà!

Un cliente si fidelizza grazie anche a questo, non solo alla macchina in sé.
Edited 18 Lug. 2010 17:08
  • afr
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18-07-10 19.54

ok marco, ma non perdiamo di vista un aspetto. Non trovi il manuale tradotto? Almeno un pizzico di sbattimento, contatti l'importatore (chiedi i riferimenti al tuo negoziante o li cerchi in rete) e vedi che in tempo e costo zero risolvi il problema. Se il pc3 è nei fatti un k2600 migliorato anche il manuale del modello precedente potrà soddisfare le esigenze di santini.
  • cick
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18-07-10 20.41

afr ha scritto:
Non trovi il manuale tradotto



...io, sto benedetto e bramato manuale in italiano del Kurzweil serie PC3, ce l'ho!!!...anche se in formato PDF.
posso anche garantirvi, che confrontato con la versione cartacea in lingua ING, la traduzione rimane sufficientemente fedele ed adeguta.
  • MadDog
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18-07-10 20.43

cick ha scritto:
..io, sto benedetto e bramato manuale in italiano del Kurzweil serie PC3, ce l'ho!!!...anche se in formato PDF.


Ah, ma allora c'è??!


5 pagine di commenti buttate nel cesso?? emoemo
Edited 18 Lug. 2010 18:43
  • afr
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18-07-10 20.58

@ cick
afr ha scritto:
Non trovi il manuale tradotto



...io, sto benedetto e bramato manuale in italiano del Kurzweil serie PC3, ce l'ho!!!...anche se in formato PDF.
posso anche garantirvi, che confrontato con la versione cartacea in lingua ING, la traduzione rimane sufficientemente fedele ed adeguta.
ma è quello ufficiale tradotto da casale bauer oppure la traduzione di un privato che tempo fa aprì un 3d per venderlo?
  • Mykelus
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18-07-10 20.58

ma c'è almeno in dialetto tarantino?
  • doremi58
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18-07-10 21.53

azz... il manuale in italico idioma esiste


stavamo su scherzi a parte? emo