Il synth di più immediato utilizzo

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13-10-20 22.46





orange1978 ha scritto:
in realtà potrebbe fare si al caso tuo, ma il vero problema semmai è capire cosa vuoi, perche mica l'ho capito ancora!

Orange, ecco il post iniziale, al quale potrei aggiungere che sarei interessato ad ottenere dei PAD e suoni "caldi".

"Qual è il synth hardware polifonico analogico o FM più semplice da usare e con presets? Non importa quante ottave abbia:"
  • Constrictor
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13-10-20 22.51

@ mima85
Non sono affatto d'accordo. Per una persona che non sa assolutamente nulla di sintesi del suono, e forse nemmeno degli aspetti tecnici/fisici del suono in generale, è molto più comprensibile il concetto di una catena costituita da un blocco che crea un suono di base (l'oscillatore), che si immette in un altro blocco che ne altera il timbro (il filtro) e che uscendo da li si immette ancora in un altro blocco che ne altera il volume (l'amplificatore).

Con la FM hai molte più cose da considerare, innanzitutto devi comprendere alla base il concetto di "modulazione di frequenza" e capire in cosa consiste la relazione modulatore -> portante, poi devi comprendere che ci sono alcuni rapporti di frequenze che danno risultati musicali ed altri no e sapere quali rapporti danno quale tipo di suoni, capire che ogni operatore ha il suo inviluppo e come lo si può utilizzare per modulare il pitch e/o il mod index, poi ci sono i vari algoritmi, il feedback, eccetera. Per noi che conosciamo la sintesi questo è scontato, ma per chi non sa nulla e parte da zero tutto questo groviglio di concetti è molto più difficile da afferrare rispetto ad una semplice catena costituita da oscillatore -> filtro -> amplificatore.

Non ho mai visto una guida per principianti sulla sintesi del suono (e ne ho viste parecchie) partire in tromba con la sintesi FM, ma partono tutte con la sottrattiva. Anzi ancora prima della sottrattiva, spiegano le caratteristiche fondamentali del suono (frequenza, ampiezza, timbro) e solo dopo partono a spiegare la sintesi sottrattiva. Se tutti seguono questo percorso un motivo c'è, ed il motivo è che saltare la sottrattiva e partire subito con lo spiegone della sintesi FM, è come pretendere di costruire una casa a partire dal tetto.

Poi è chiaro che non ci si deve per forza fermare alla sottrattiva, il mondo della sintesi è piuttosto vasto ed uno ha di che sbizzarrirsi, se vuole.
Complimenti, Mima85.
Forse con fatica, avrei la cultura necessaria per comprendere i concetti che hai così bene esposto, ma, CERTAMENTE mi mancherebbe la pazienza necessaria alla loro acquisizione ed assimilazione. Grazie, molto esplicito e chiaro.
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13-10-20 22.57

@ orange1978
mima85 ha scritto:
Se tutti seguono questo percorso un motivo c'è, ed il motivo è che saltare la sottrattiva e partire subito con lo spiegone della sintesi FM, è come pretendere di costruire una casa a partire dal tetto.


ma quelle non sono guide, sono escrementi, tipo computer for dummies.
chi faceva i corsi nel passato alla stansford su fairlight o synclavier partiva proprio dalla fm o dall'addittiva come è logico che sia, prima di "sottrarre" imparare ad aggiungere e ad assemblare gli spettri, se no cosa cè da sottrarre?

oltretutto sintesi FM/Sottrattiva/Addittiva etc....sono terminologie commerciali, non esiste alcuna sintesi che non abbia tutti questi elementi che interagiscono tra loro, quando aggiungi segnali o produci armoniche stai lavorando in addittiva, quando filtri o usi qualcosa che va a togliere delle armoniche stai sottraendo, poi vabbè per sintesi "addittiva" si intenderebbe un qualcosa che ti consente con precisione di selezionare quale armonica aggiungere/togliere, perche se io combino due forme d'onda ad esempio alla quadra aggiungo una saw nel minimoog sto gia lavorando in addittiva, ho aggiunto altre armoniche non presenti (quelle pari) nel segnale originale, certo non posso dire toglimi solo la quinta armonica, però l'idea è quella.
quella che molti chiamano FM in realtà ha eccome gli elementi di sottrattiva a seconda di come si settano gli EG e l'output level di un operatore modulante, il fatto che il filtro non fosse prensente nella dx7 era solo per ragioni di costi, gia nella serie SY c'era, e anche nella FS1 o nei vari Montage, quindi anche la FM opera in sottrattiva.

per come la vedo io questo pensare la sintesi attraverso algoritmi commerciali inventati da costruttori non è il massimo, in conservatorio infatti si lavora su Csound o Max o altri sistemi (anche synthedit) dove si studiano prima gli elementi isolati e le loro funzioni/ruoli, poi si iniziano a combinare tra loro come un sistema modulare.

le varie D50, Dx7, JX8P, M1 etc....erano solo combinazioni in origine modulari di elementi isolati scelti ad hoc dal costruttore al 80% dei casi in base ai costi.
uno potrebbe pensare che la sintesi della korg m1 ha per scelta il filtro non risonante, certo, per scelta nel senso che la korg all'epoca non sapeva farlo in digitale (a differenza di roland), e 16 filtri DCF analogici avrebbero raddoppiato i costi dello strumento.

insomma, imparare la sintesi su "strumenti commerciali" non è mai una buona idea sopratutto oggi che un pc con synthedit o altre interfacce modulari non costa nulla, gli strumenti commerciali servono dopo quando vuoi dare alla canzone "quel carattere".
Concetti difficili da comprendere, i tuoi, anche se espressi con padronanza conoscitiva della materia.
  • orange1978
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13-10-20 22.57

Constrictor ha scritto:
Qual è il synth hardware polifonico analogico o FM


ecco appunto ma sono due cose agli antipodi, polifonico analogico con il tuo budget te lo scordi a meno di non andare sul behringer deep mind che è ibrido tra l'altro...o su un korg poly61 o roland jx8p/alphajuno.

FM semplice è come dire vorrei un auto da corsa ma che sia lenta e facile da gestire ahaha.

comunque suoni "caldi" e "pad" si possono ottenere da qualsiasi strumento che sia digitale o analogico, anche da un korg triton tanto per dire.
facile da gestire è appunto relativo, per me ad esempio le korg non sono facili da gestire per come organizzano i parametri e trovo piu semplice kurzweil che invece moltissimi trovano complicata e complessa.

io prenderei una cosa che ha tanti presets con cui divertirti e cercherei di imparare a usarla, il mercato è pieno zeppo di alternative di tutti i prezzi e misure, bisogna provarle/sentirle per capire.
  • anumj
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13-10-20 23.05

Il synth più immediato? Tipo il pistolero più veloce del west? Cazzo andate di corsa?

La sintesi è arte creativa, non una ejaculatio precox.
  • orange1978
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13-10-20 23.08

anumj ha scritto:
La sintesi è arte creativa, non una ejaculatio precox.


ooooooh finalmente, esatto! il synth è godimento, va gustato piano piano lentamente e caldo xD

cmq si oggi vanno tutti di fretta ma anche sui computer, quali sono i programmi con cui si registra e si mixa piu velocemente, quali sono i vst piu veloci da gestire etc etc....è vero che per come si fanno oggi le cose in studio la velocità è importante perche i tempi di produzione si sono altamente ridotti (e i guadagni pure...), però è anche vero che questo modus operandi sta producendo musica sempre piu di....merda (purtroppo, e non c'è da stupirsi)
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13-10-20 23.12

@ mima85
orange1978 ha scritto:
chi faceva i corsi nel passato alla stansford su fairlight o synclavier partiva proprio dalla fm o dall'addittiva come è logico che sia, prima di "sottrarre" imparare ad aggiungere e ad assemblare gli spettri, se no cosa cè da sottrarre?


Orange, forse ti sfugge che:

1) Constrictor ha una certa età
2) Non ha una gran pazienza e non vuole scervellarsi troppo (parole sue)
3) Viene da pianoforte, arranger e tastiere generaliste (Constrictor correggimi se sbaglio)
4) Non ha mai toccato un synth, e visto ciò probabilmente di sintesi sa poco o nulla

Infatti chiede qual è il synth più semplice e di immediato utilizzo, cioè un synth per un uno che deve ancora iniziare. Tu parli di corsi della Stanford University e di spettri (di frequenze) da assemblare, ma forse Constrictor ancora manco sa cos'è uno spettro di frequenze, un parziale, una serie armonica, eccetera. Se lo metti davanti ad un DX-7, o davanti ad un MoDX, o davanti a qualsiasi cosa che deve gestire la sintesi FM, si perde. E quindi perde anche la pazienza e la voglia di andare avanti ad esplorare ed imparare. Se invece lo metti davanti a qualcosa come un SH-201, qualche ragno dal buco lo cava e ci capisce qualcosa. Magari cominciando spippolando a caso sul pannello, ma poi inizierà a capire cosa fa ogni elemento della catena di sintesi e come interagisce con gli altri. Per la FM ed altre forme più avanzate di sintesi c'è tempo.

Non stiamo parlando di corsi universitari, stiamo parlando di una persona anziana che vuole divertirsi un po' con i synth e cominciare a capirci qualcosa.
Mima85, hai perfettamente individuato le mie esigenze e correttamente effettuato ogni disamina. Aggiungo, che l'ideale sarebbe l'assenza di menu/sub-menu, ovvero agire solo da pannello esplorare dei presets, tipo Korg Minilogue XD cui sto pensando e suggeritomi in un post iniziale di questo thread.
  • orange1978
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13-10-20 23.14

Constrictor ha scritto:
tipo Korg Minilogue XD cui sto pensando e suggeritomi in un post iniziale di questo thread.


...ma che pads fai con il minilogue che ha 4 voci di polifonia? per farli si fanno anche, però insomma...secondo me per tutto non va bene, è piu per chi fa lead/basslines e suoni cosi, da trap/hip hop.
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13-10-20 23.19

@ orange1978
mima85 ha scritto:
3) Viene da pianoforte, arranger e tastiere generaliste (Constrictor correggimi se sbaglio)
4) Non ha mai toccato un synth, e visto ciò probabilmente di sintesi sa poco o nulla


questo non sarebbe di per se un problema, molti grandi tastieristi famosi hanno fatto lo stesso percorso...

pensiamo per esempio a eddie jobson, o billie currie degli ultravox, arrivavano dal pianoforte e dal violino, eppure sono riusciti dal nulla in poco tempo a farsi i loro suoni (e anche belli) senza alcun titolo di studio da sound designer, jobson con il ems synthi vcs3 che era tutt'altro che semplice, currie ha giocato piu facile con arp odyssey, ma altri famosi hanno iniziato con la dx7 e ci hanno registrato in poco tempo delle hit in studio (magari però usavano i presets? puo essere...).

comunque secondo me la cosa migliore è comprare quello che piace di piu come suono, quello che ti fa sentire piu figo e godere quando lo suoni, poi alla difficolta di gestione ci si penserà dopo, ad esempio modx se piacesse e fosse lo strumento che ti emozionasse di piu non ci si dovrebbe assolutamente preoccupare se sia o no difficoltoso da usare.

tanto inutile raccontarsi dei razzi...se si ha voglia e tempo da perderci si impara qualsiasi cosa, se non si ha voglia ne motivazione c'è ben poco da fare (anche con una juno 60 che ha 15 parametri a dir tanto).
Anche in questo caso, hai evidenziato molte esattezze e verità, anche se tu che parli con tanta competenza, l'hai creata negli anni ed io inizio oggi, che per te è un punto di arrivo e non di partenza.
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13-10-20 23.27

@ anumj
Il synth più immediato? Tipo il pistolero più veloce del west? Cazzo andate di corsa?

La sintesi è arte creativa, non una ejaculatio precox.
Beh, anumj, tu sarai un giovincello, io rischio che certi gaudi diventano solo un ricordo, per ragioni anagrafiche e NON per indebolimenti congeniti e datati.
  • Tama72
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13-10-20 23.30

@ Constrictor
Anche in questo caso, hai evidenziato molte esattezze e verità, anche se tu che parli con tanta competenza, l'hai creata negli anni ed io inizio oggi, che per te è un punto di arrivo e non di partenza.
Ciao Constrictor, tra i vari synth hai preso in considerazione lo Sledge ( Studiologic ) ?
Buona meccanica, 61 tasti, polifonico, un pomello ( o un tasto ) una funzione, niente sottomenu.
Più semplice di così !!!
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13-10-20 23.35

@ orange1978
Constrictor ha scritto:
tipo Korg Minilogue XD cui sto pensando e suggeritomi in un post iniziale di questo thread.


...ma che pads fai con il minilogue che ha 4 voci di polifonia? per farli si fanno anche, però insomma...secondo me per tutto non va bene, è piu per chi fa lead/basslines e suoni cosi, da trap/hip hop.
Se parliamo di polifonia del Korg Minilogue XD, suggeritomi da Wildcat80, mi era sembrato di capire che le voci fossero 64.
  • Constrictor
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13-10-20 23.38

@ Tama72
Ciao Constrictor, tra i vari synth hai preso in considerazione lo Sledge ( Studiologic ) ?
Buona meccanica, 61 tasti, polifonico, un pomello ( o un tasto ) una funzione, niente sottomenu.
Più semplice di così !!!
Ciao Tama72, grazie poer la dritta. No, non avevo pensato allo Sledge della Studiologic.
Ma fammi capire anche il Waldorf ha un modello che si chiama Sledge?
Grazie e ciao.
  • anumj
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13-10-20 23.42

@ Constrictor
Beh, anumj, tu sarai un giovincello, io rischio che certi gaudi diventano solo un ricordo, per ragioni anagrafiche e NON per indebolimenti congeniti e datati.
Appunto perchè non più giovanissimi, dovremmo essere propensi ad apprezzare la bellezza delle cose che maturano lentamente, che in fin dei conti, come diceva pure Schopenhauer, sono le cose migliori.
  • orange1978
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13-10-20 23.42

@ Constrictor
Se parliamo di polifonia del Korg Minilogue XD, suggeritomi da Wildcat80, mi era sembrato di capire che le voci fossero 64.
eh si certo, un analogico con 64 voci di polifonia...costerebbe come un suv (e pure bello).
  • orange1978
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13-10-20 23.52

@ Constrictor
Ciao Tama72, grazie poer la dritta. No, non avevo pensato allo Sledge della Studiologic.
Ma fammi capire anche il Waldorf ha un modello che si chiama Sledge?
Grazie e ciao.
no, la sledge è frutto di una"joint venture", ossia hanno unito l'esperienza studiologic a livello di master controllers con l'esperienza di waldorf nel campo dei sintetizzatori.

è in pratica un "blofeld" castrato sotto certi aspetti, che però ha il vantaggio di avere tutti i parametri sul pannello (con un layout simile al "minimoog" se guardi con attenzione) che lo rende piu intuitivo e facile da usare, e inoltre ha una tastiera 61 tasti (blofeld solo 49) che è indubbiamente piu comoda quando si suona la polifonia.
le differenze sono che blofeld ha piu parametri, per esempio anche il secondo oscillatore supporta le wavetables, ha una matrice di modulazione piu ricca complessa e altre cose, però non ha per ogni parametro un potenziometro, la sledge ha meno parametri ma tutti presenti sul pannello, questo pur limitandone di piu le possibiltà lo rende piu veloce da gestire.

la disposizione copiata da moog è molto logica, al centro ci sono i tre oscillatori di cui uno con anche le wavetables, andando a destra poi cè il mixer dove si regolano i volumi dei tre oscillatori e del noise (quarta sorgente), poi cè la sezione filtro con relativo inviluppo, piu sotto l'amplificatore di uscita anch'essa con il suo inviluppo, e infine la sezione effetti.
a sinistra degli oscillatori cè la sezione modulazioni formata in sostanza da due lfo (oscillatori a bassa frequenza) che modulano vari parametri assegnabili e sotto il controllo del glide/portamento, e all'estrema sinistra cè la sezione display e menu parametri dove si selezionano i suoni, si cambiano le impostazioni midi etc....tutto molto chiaro e lineare.

è bello lo sledge, non è un vero analogico ma ha quel "feel" analogico senza menu sottomenu vari, e suona anche bene (walford...non si sbaglia)
  • wildcat80
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14-10-20 08.12

Quoto Orange per tutto ciò che riguarda lo Sledge.
Se fosse un Blofeld completo sarebbe un vero spettacolo.
Che poi io ho il Blofeld e non lo trovo così difficile da programmare, se fosse stato però il primo synth non sarebbe stata una passeggiata!
  • filigroove
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14-10-20 11.42

Però... Noto con piacere che alla fine siamo tornati sulla Terra.😄
  • 1paolo
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14-10-20 11.53

Tama72 ha scritto:
hai preso in considerazione lo Sledge ( Studiologic ) ?

.. anche in questo caso, come in altri che non cito emoemo ottimo rapporto q/p per prodotto Studiologic emo
  • Tama72
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14-10-20 12.47

@ Constrictor
Ciao Tama72, grazie poer la dritta. No, non avevo pensato allo Sledge della Studiologic.
Ma fammi capire anche il Waldorf ha un modello che si chiama Sledge?
Grazie e ciao.
Scusa per il ritardo ma comunque ti ha già risposto in maniera decisamente più esauriente Orange ( il Wikipedia delle tastiere ).
Io personalmente lo ritengo uno dei migliori synth di primo approccio ( o da chi è alle prime armi ).
Con in più il vantaggio che essendo a 61 tasti per chi proviene da un pianoforte non si sente poi così castrato da una tastiera a 49 ( non ricordo se Orange l'ha scritto ma la tastiera è splittabile, cioè puoi avere due suoni sulla tastiera, contemporaneamente, suoni che hai creato tu e che hai salvato nella memoria interna ).