Sanremo 2024

  • jacus78
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12-02-24 21.22

EADgbe ha scritto:
Personalmente tutto ciò non mi attira, quindi ho visto solo l'unica cosa che mi interessava: i 5 minuti di Pino D'Angiò che, avendo letto un anno fa questa intervista, mi ha fatto piacere rivedere sul palco.

La TV è anche psicologia, sanno che gli esseri umani provano emozioni, e che in genere è la sofferenza degli altri che attira di più la gente (non si spiega il perchè), così da far provare tanta empatia nel dolore e pochissima nella gioia altrui, anzi della gioia altrui si prova invidia certe volte. Loro lo sanno, è con queste cose che giocano, coi sentimenti della gente, fortemente manipolabili emotivamente, tanto da distrarli dall'oggettività reale delle cose.
  • WTF_Bach
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12-02-24 21.48

Mio figlio aveva circa sei anni quando Bocelli vinse Sanremo.

Il suo commento fu: l’anno prossimo faranno vincere un muto.
  • paolo_b3
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12-02-24 22.17

@ WTF_Bach
Mio figlio aveva circa sei anni quando Bocelli vinse Sanremo.

Il suo commento fu: l’anno prossimo faranno vincere un muto.
Ecco, il fatto che Bocelli vinca S.Remo è la prova che sia la manifestazione, sia la musica che viene proposta sono totalmente avulse dalla cultura e dalla società. Una vetrina, anzi un museo
  • WTF_Bach
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12-02-24 23.42

@ paolo_b3
Ecco, il fatto che Bocelli vinca S.Remo è la prova che sia la manifestazione, sia la musica che viene proposta sono totalmente avulse dalla cultura e dalla società. Una vetrina, anzi un museo
Nel caso di Bocelli trattasi del museo degli orrori
  • 1paolo
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13-02-24 06.17

@ WTF_Bach
Nel caso di Bocelli trattasi del museo degli orrori
Ma almeno lui e quelli del Volo sono intonati; nella serata che ho visto (cover) la Nannini e la concorrente abbinata hanno steccato alla grande..!..
Brava invece la rappresentante di lista sul pezzo degli Euritmics
  • Roberto_Forest
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13-02-24 07.44

@ vin_roma
Tanto per ...curiosità dal passato

CORREVA L'ANNO...
La situazione del festival di Sanremo è davvero degenerata. Ormai non è più una rispettabile, manifestazione canora, è un costoso baraccone con cantanti sconosciuti e completamente negati alla buona musica. Fra assurdi “urlatori” e improbabili “cantautori” è impossibile non rimpiangere le edizioni del passato. C’è gente che si ribella all’idea di pagare il canone per uno spettacolo del genere (farcito di ragazzotti senza alcun talento) e che sostiene - o addirittura minaccia - di spegnere il televisore piuttosto che sorbirsi gli urletti di Mina, gli strampalati testi di Giorgio Gaber, la noia di Gino Paoli, le stravaganze di Adriano Celentano, le canzoncine di Edoardo Vianello, l’inconsistenza di Tony Renis, la finta cultura musicale di Pino Donaggio, il ridicolo ciuffo di tale Little Tony, le velleità artistiche di una certa Milva, per non parlare dell’ambiguità di Umberto Bindi. Il Festival, di questo passo, non durerà più di un paio d’anni. Assolutamente impossibile immaginare che possa sopravvivere a questo decennio appena iniziato
Sanremo, 5 febbraio 1961

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È un articolo scritto quest’anno, quel che manca è la postfazione:
“Si prega di non commentare se non si è capito il senso di questo articolo (apocrifo)? L’unico che pubblicherò durante il 74mo Festival”

In pratica non è autentico del 61.
  • michelet
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13-02-24 08.05

@ Raptus
Scusate, nessuno che scrive di Sanremo 2024? Che è successo a sto forum?
Uno se ne va per qualche mese e siete scomparsi tutti? emo

Comunque IMMENSO Allevi ieri sera, alla faccia di chi lo denigrava quasi fino all'insulto 10/15 anni fa emo
Ho conosciuto Giovanni Allevi più di qualche anno fa grazie ai suoi CD, ammirando la costanza e la determinazione con cui è riuscito a farsi largo in questo mondo musicale, difficile e talvolta incomprensibile. La sua musica la trovavo molto fresca, originale, piacevole ma non banale… finché non ha iniziato a partecipare ai vari programmi televisivi, dove, sinceramente, la figura dell’artista fuori di testa mi sembrava più un atteggiamento che una reale condizione mentale. A quel punto, ho pensato che tutta la considerazione che avevo per Giovanni Allevi fosse semplicemente mal riposta. Avendo acquistato quasi tutta la sua discografia, a parte le registrazioni dal vivo, mi sono accorto anche di un notevole scadimento qualitativo generale, nei CD più recenti s’intende.
Di recente, ho appreso della sua malattia e di quanto sta lottando per sconfiggerla. Non ho visto la diretta di Sanremo, ma la registrazione della parte di trasmissione su YouTube e devo dire , finalmente, ho ritrovato un Allevi con i piedi per terra che mi ha un po’ commosso.
  • zaphod
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13-02-24 12.15

jacus78 ha scritto:
La TV è anche psicologia, sanno che gli esseri umani provano emozioni, e che in genere è la sofferenza degli altri che attira di più la gente (non si spiega il perchè), così da far provare tanta empatia nel dolore e pochissima nella gioia altrui, anzi della gioia altrui si prova invidia certe volte.

Posso essere più pessimista di te? A volte l'empatia di qualcuno mi pare solo una malcelata soddisfazione di trovare qualcuno messo peggio di lui. Ho due conoscenti (non ragazzine, donne sulla quarantina) che hanno seguito Sanremo, fan di Emma, e non hanno lesinato su FB invettive contro la Mango. Una l'ha apostrofata malamente per il cognome che porta, l'altra addirittura ha scritto un triste "Finalmente è caduta!!!" quando la poveretta si è inciampata sui gradini. Due leonesse da tastiera, certo, ma anche persone cattive nella realtà, posso assicurartelo: dietro un sorriso di circostanza o un interesse verso qualcuno hanno sempre un fine più o meno nascosto dietro. Per fortuna non sono mostri di intelligenza e le persone si accorgono di come sono veramente. Posso confermarti che sono invidiose della gioia (o del successo) altrui. Certo, per due così ne trovi altre più positive. Per fortuna. Ma immagino ce ne siano parecchie altre - e altri - come loro.
  • WTF_Bach
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13-02-24 13.33

Al netto delle disavventure cliniche di Allevi - di cui mi dispiace molto - le sue composizioni migliori sarebbero adatte come elevator music di un albergo tre stelle del Burkina Faso.
  • vin_roma
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13-02-24 14.28

@ WTF_Bach
Al netto delle disavventure cliniche di Allevi - di cui mi dispiace molto - le sue composizioni migliori sarebbero adatte come elevator music di un albergo tre stelle del Burkina Faso.
Quello che gli condannavo era il fatto che, a fronte di una musica elementare, alle orecchie degli inesperti si spacciava come un novello Mozart o Beethoven.

Devo dire, avendolo ascoltato il brano di Sanremo, che tutto sommato non era male, più composto, semplice ma costruito ...anche lui era più umile, quindi più in equilibrio.

Mi ha aperto gli occhi wildcat80:
autismo ad alta funzionalità.
Penso che dipenda da questo.
Posso essere più comprensivo.
  • giosanta
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13-02-24 16.07

vin_roma ha scritto:
Quello che...

Molto sommessamente reputo che la produzione di un artista vada valutata a prescindere dalla sua condizione, per il contributo che da in termini artistici, storici ed emozionali, secondo parametri sia oggettivi che soggettivi, con questi ultimi sempre degni del massimo rispetto.
Naturalmente, come per chiunque sia in uno stato di sofferenza, di malattia, l'augurio è che ne venga fuori al meglio e quanto prima, ci mancherebbe.
  • vin_roma
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13-02-24 16.18

@ giosanta
vin_roma ha scritto:
Quello che...

Molto sommessamente reputo che la produzione di un artista vada valutata a prescindere dalla sua condizione, per il contributo che da in termini artistici, storici ed emozionali, secondo parametri sia oggettivi che soggettivi, con questi ultimi sempre degni del massimo rispetto.
Naturalmente, come per chiunque sia in uno stato di sofferenza, di malattia, l'augurio è che ne venga fuori al meglio e quanto prima, ci mancherebbe.
Infatti resto della prima idea.

Ho solo notato una maggiore coerenza tra proposta e risultato.
Le strade per raggiungere l'equilibrio sono tante anche se quelle indotte dalla malattia sono le meno auspicabili.
Umanamente un abbraccio ad Allevi per il suo momento...anche se dalle mie parti non si ride emo
  • Ilaria_Villa
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13-02-24 17.31

@ WTF_Bach
Mio figlio aveva circa sei anni quando Bocelli vinse Sanremo.

Il suo commento fu: l’anno prossimo faranno vincere un muto.
emo
  • bluesboy
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15-02-24 10.26

Deckard ha scritto:
sai perchè piacciono molto i Maneskin? Perchè sono una scopiazzatura ben impacchettata di "ciò che è stato",

Premesso che non sono un fan dei Maneskin credo che dobbiamo intenderci su "ciò che è stato".........quando? In che anni? Chi scopiazzerebbero?
Immagino (voglio credere) che tu ti riferisca agli anni 80 del galm/hair..... giusto per usare un paio di etichette che tanto piaccionio a quelli bravi.
Per quello che ho potuto constatare (e magari mi sbaglio) i Maneskin non si atteggiano a nuovi santoni del rock nè in tal modo mi sembra che vengano davvero presentati.
Sono un gruppettino? Si ok sono un gruppettino che fa un rock semplice un pò più poppeggiante/orecchiabile. Trovo ingeneroso nonchè improprio - ad oggi - paragonarli a mostri sacri del rock di cinquant'anni fa.
La cosa che mi incuriosisce è anche il fatto che (non tu) certi paragoni non li ho mai sentiti fare ad es. con il grunge anni '90.....
Perchè il grunge all'epoca non era "ciò che è stato" ma qualcosa di nuovo?

Deckard ha scritto:
in tempi in cui questo genere di proposta musicale era all'odine del giorno non gli avrebbe cacati nessuno PROBABILMENTE..

Vedi sopra, ma secondo me bisogna anche tener conto che (senza tirare questioni del tipo se giusto o sbagliato, bello o brutto ecc...) nel mainstream della musica industriale le mode sono cicliche, cambiano...spariscono e poi ritornano.... e i Maneskin in tal senso potrebbero aver riempito un "vuoto", no?
Probabilmente - in qualche misura - devono evidentemente pensarla così anche gli americani o quanto meno un certo tipo di show businness da quelle parti che, per inciso, avendo avuto a disposizione tutti gli "originali", delle varie copie in giro per il mondo non sanno che farsene. E non da oggi, da sempre.
Forse - e ripeto forse - anche questo spiega molte cose.
  • bluesboy
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15-02-24 10.50

Raptus ha scritto:
I Gentle Giant erano di nicchia pure negli anni 70 dai, la maggior parte della gente ascoltava Battisti...

semplicemente fattuale.
A precindere dai legittimi e non discutibili gusti di ciascuno, s'intende.
Al netto delle citazioni didascaliche (e sovente autoreferenziali) sono trent'anni che la narrazione che in molti fanno sui seventies gira intorno alla progressive, al rock dei Led Zeppelin/Deep Purple, ai cantautori impegnati ecc. ed è giusto, intendiamoci. Peccato però che il più delle volte questi si fermano lì.....costituendo una sorta di moloch da prendere quale pietra di paragone per demolire tutto e tutti.
E poi c'era Battisti...quello che diceva che gli accordi devono essere semplici (che reazionario emo)
  • Sbaffone
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15-02-24 11.01

Una volta la musica era altra cosa, come non ricordare Viola
  • WTF_Bach
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15-02-24 11.11

Che poi il concetto “qualcosa di nuovo” andrebbe maneggiato con le pinze…
  • 1paolo
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15-02-24 11.12

@ bluesboy
Raptus ha scritto:
I Gentle Giant erano di nicchia pure negli anni 70 dai, la maggior parte della gente ascoltava Battisti...

semplicemente fattuale.
A precindere dai legittimi e non discutibili gusti di ciascuno, s'intende.
Al netto delle citazioni didascaliche (e sovente autoreferenziali) sono trent'anni che la narrazione che in molti fanno sui seventies gira intorno alla progressive, al rock dei Led Zeppelin/Deep Purple, ai cantautori impegnati ecc. ed è giusto, intendiamoci. Peccato però che il più delle volte questi si fermano lì.....costituendo una sorta di moloch da prendere quale pietra di paragone per demolire tutto e tutti.
E poi c'era Battisti...quello che diceva che gli accordi devono essere semplici (che reazionario emo)
Nel “golden age” dei ‘70 l’eccellenza era diffusa, cosa mai più ripetuta nei 50 anni successivi.
Chi amava l’hard rock aveva Deep Purple, Led Zeppelin ma anche decine di altri gruppi (Black Sabbat, Acdc etc,etc)
Il rock psichedelico aveva i Pink Floyd e anche qui c’erano altri importanti esempi .
Se amavi il prog; Genesis, Jehtro tull, PFM, Banco, Orme etc etc etc
Amavi la fusion: Weather, Steps Haed, Yellowjackets, Brand X etc etc
Ti piaceva la west coast, avanti con Eagles, Csny, Denver etc etc etc
Se eri un disco boy avevi i Beegees, Heart Wind e fire, Commodors, Boney m, etc
Se poi ti piaceva la musica impegnata avevi tutta la categoria dei migliori cantautori da Guccini in avanti.
Eri un ribelle punk ; Ramones, sex pistol, Clash
Persino la musica pop era “rappresentata” da eccellenze in questo settore..!
Poi, verso la fine degli anni 70 ecco che arrivano i Police, i Dire straits e i jazzisti si mettono a proporre cose come Miles Davis del periodo o Sting con il suo primo album solista.
E ho certamente dimenticato qualcuno..
  • bluesboy
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15-02-24 13.49

1paolo ha scritto:
Nel “golden age” dei ‘70 l’eccellenza era diffusa, cosa mai più ripetuta nei 50 anni successivi.

Sono d'accordo. Ma è anche vero che questa è la percenzione che - ad oggi - abbiamo in tanti tanti guardando a ritroso quegli anni, a cominciare di chi allora era adolescente. Ed è del tutto legittimo come altrettanto leggittima poteva essere l'opinione ad es. di chi, all'epoca, veniva dagli anni 60 dato che, forse (e ribadisco forse) certe cose poteva magari non percepirle proprio allo stesso modo.
I Deep Purple ed i Led Zeppelin anche all'epoca non piacevano a tutti.
Come anche adesso a qualcuno non piace il Jazz.
A me a sempre infastidito il "corollario" a certe narrazzioni secondo cui, più o meno velatamente, gli anni 70 sono stati il rock, la progressive, i cantautori impegnati ed il punk perchè tutto il resto era per gente poco avveduta ed ignorante......in alcuni casi è cosi. Ma non sempre.

Fermo restando che anche negli anni '80 potevi trovare molta varietà e qualità

Io anagraficamente parlando, negli anni '70 ero un bambino (la scelta del mio avatar è funzionale a far capire subito l'età che ho) e ne ho ricordi splendidi d'infanzia.
Ma i miei anni sono stati soprattutto gli '80 da cui è derivata la fascinazione per le tastiere e per certe sonorità più ancora degli anni 90 che ho trascorso, da adolescente, suonando in una band rock-blues (una sorta di personalissima finestra spazio-temporale musicale oltre la musica dance più orrenda della storia ed il grunge che non mi è mai piaciuto).

Queste piccole note biografiche non richieste per dire che le narrazioni che si fanno sui decenni passati alla fine risentono in qualche misura delle esperienze, dei vari punti di vista, delle interpretazioni e del vissuto di chi racconta. E tutto sommato è giusto che sia così.
Da noi accade però che la narrazione musicale che spesso viene promulgata (specie sugli anni '70), seppur dettagliata e puntuale, appaia a ben vedere limitata e questo un pò mi infastidisce perchè l più ampia
  • bluesboy
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15-02-24 13.57

WTF_Bach ha scritto:
Che poi il concetto “qualcosa di nuovo” andrebbe maneggiato con le pinze…

Perfettamente d'accordo