07-07-15 20.15
Giupa è tutto giusto quello che dici.
Nessuno sta dicendo di fermarsi al totem.
E non si sta neanche dicendo che i vst suonano peggio delle tastiere: come avevo scritto tante volte, suonano diversi.
Non c'è il peggio o il meglio, sono semplicemente suoni diversi, come del resto ci sono suoni diversi anche tra tastiere e tastiere.
Per cui per quel che mi riguarda il problema non si pone, non sono contrario alle tecnologie, non sono contrario ai vst, e non voglio fermarmi al totem.
L'unica vera questione di tutto questo topic è "l'interazione" che il musicista prova quando suona un determinato strumento.
Secondo me il problema è solo questo.
Ci sono musicisti che faticano a digerire questo tipo di interazione che vuole che tu suoni su uno strumento ma i suoni saltano fuori da un "disegnino virtuale" di un Pc appoggiato su un trespolo.
So che detta così sembra una cretinata, ma qualcosa di vero c'è.
Io stesso quando suono il vst Symphobia col NS avverto questa sensazione di "virtualità", come se ci fosse un distacco tra due realtà.
Occhio non parliamo di suono (Symphobia è eccezionale), ma di... boh non so come spiegarlo... gestualità, di sensazione percepita.
Facendo un esempio idiota è come trovare soddisfazione a dare un bacio a una fotografia.
Cioè al posto di avere una donna vera davanti, tu baci la foto pensando di provare la stessa sensazione.
Ecco, io penso che l'avversità di donlino verso i vst sia una cosa più o meno similare, ovvero se lui suona un moog analogico prova un certo tipo di emozione e gli viene voglia di baciare il suo strumento vero.
Se invece suona un vst gli prende brutto dare un bacio ad un Pc.
Forse perchè è pc (o mac, fa lo stesso).
Forse perchè ha meno fascino.
Forse perchè lì dentro non ci sono gli oscillatori veri, ma solo dei disegnino sullo schermo.
Tanti e tanti forse, che rispecchiano in un certo qual modo quel senso di "possessione" che da sempre il musicista ha nei confronti del suo strumento.
Ma di quale strumento?
Quello hardware (tipo Motif, Kronos, etc)... o quello virtuale, cioè che non esiste?
Di solito lo si ha nei confronti dello strumento hardware.
Lo strumento, non il Pc, lo strumento!
Il Pc è vero che può fare anche lo strumento musicale, ma sostanzialmente non è uno strumento musicale, è un Pc, un tamagochi su cui fa girare la posta elettronica, internet, i videogame, i film porno, qualsiasi cosa OLTRE a fare lo strumento musicale.
E questa particolarità del Pc può creare quel senso di distacco tra il musicista "possessivo" del suo strumento che, attraverso il Pc, non diventa più possessivo, non è più il tuo strumento, ma è qualcosa di virtuale, di maligno, di insulto verso il tuo strumento.
E se vogliamo anche di inaffidabile, perchè può effettivamente succedere (a me è successo) che vai a suonare in un posto, accendi il Pc, e per motivi strani non parte più il sistema operativo.
E lì maledici a bestemmioni la virtualità, te la vedi scomparire sotto il naso.
Solo allora capisci che quegli strumenti non esistono, sono appunto virtuali.
Ecco io credo che il pensiero di donlino sia questo.
Lui non ama le cose "finte", non gli va di suonare strumenti che, di fatto, non esistono, sono solo proiezioni grafiche sullo schermo di un Pc, e succubi a tutte le problematiche tipiche di un pc.
Se il pc funziona, tutto ok.
Se il pc pianta, spariscono i tuoi strumenti e ti ritrovi in mutande.