17-06-22 12.33
@ keyboard7
leggo sul sito
"supporto a 4 gambe (non incluso)" se non è troppo tardi, posso proporre di includere nel prezzo anche le gambe? Del resto è talmente bello che mi sembra un sacrilegio appoggiarlo su un mostruoso supporto ad X, e dai veniteci incontro
Mossa intelligente invece. Lo spazio per appoggiare qualcosa sopra sembra ancora più risicato di quello del Seven, i musicisti saranno comunque “costretti” all’uso di un doppio stand, magari riservando il top del Seventeen a piccoli ammennicoli.
…e nessuno ti costringe a comprarne uno a x.
Ragazzi, che dire? Sono contento di avere il Seven, ma, alla luce dell’esperienza maturata con l’utilizzo e conoscendone pregi e difetti, trovo il Seventeen molto più appetibile. Troppo.
Nello specifico, come già detto, si usano per lo più i suoni di Rhodes e piano acustico e qui siamo pari, il Clav a modelli fisici è superiore, ma è un suono che si riserva generalmente a una tastiera non pesata. Il Dx a modelli fisici è veramente bello, ma l’uso che se ne fa è così ampio? Inoltre ci sono dei suoni che più che suoni sono “esperienze”, tipo appunto il Rhodes con tutte le sue caratteristiche e idiosincrasie, ma lo stesso si può dire della Dx7?
Poi dal punto di vista hardware. Il tappo dà allo strumento un aspetto completo, ma, mentre nel Rhodes e simili aveva un ruolo funzionale, ossia proteggeva la tastiera e il resto, nel Seven si tratta solo di feticismo, perché nessuno sano di mente andrebbe in giro per concerti solo con il tappo, ci vuole comunque il trolley, anche perché la finitura del Seven è una vernice corrugata che se non fai attenzione si può sbreccare, non è tolex (invece questo del Seventeen sembra proprio tolex, altro punto in più). Quindi dopo 2 gig in cui l’ho portato adesso sta nell’armadio dello studio.
Zampe: secondo me sono leggermente troppo lunghe, ma sono belle, stabili e hanno una loro utilità, per esempio se devi spostare il piano. Però se devi portare una seconda tastiera da sovrapporre che ha una certa profondità, lo ribadisco, devi avere comunque un doppio stand. Quindi il fatto di renderle un accessorio acquistabile separatamente ha un senso.
Il potenziometro del volume! Parrebbe hardware sul Seventeen, spero proprio che abbiano rimediato a questa ingenuità e abbiano semplicemente copiato il sistema del Nord Electro: un gain memorizzabile per ogni patch e un master.
L’unico discrimine pesante per me a questo punto è l’assenza della presa per un pedale di espressione. Personalmente lo uso per controllare il volume del pad che puoi mettere in layer coi piano, ma una funzione ancora più utile è quella di controllare un eventuale fonte di suono esterna. Per fare un esempio ci controllo il panel B di un Nord Stage Compact.
Se non arricchiscono in qualche modo il Seven (e io sarei il primo a gioirne 😁), o non mettono in commercio un MkII (e io sarei il primo a dispiacermi 😁) la vedo dura per il fratellone.